OLIMPIADI 2026 IN VALSUSA E A TORINO? LA BATZELLA ATTACCA I 5 STELLE: “SONO INCOERENTI”

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di STEFANIA BATZELLA (Consigliera regionale Movimento Libero Indipendente)

Come è possibile che gli errori del passato non siano serviti a nulla e che sia già stato dimenticato il forte indebitamento, che ancora stiamo pagando, provocato dall’edizione del 2006 delle Olimpiadi? I danni provocati dall’evento sono ancora sotto gli occhi di tutti, e c’è chi oggi lancia la sfida della candidatura di Torino per le Olimpiadi 2026. Ma a stupirmi ancora di più è che a lanciare e sostenere la proposta siano proprio alcuni amministratori del M5S, che non ha certo lesinato dure critiche a chi le Olimpiadi a Torino le aveva volute e ottenute.

No, la mia posizione non è favorevole. Ne sono la prova gli impianti realizzati per l’occasione, oggi in stato di degrado e abbandono, a Cesana, così come a Sauze d’Oulx e a Pragelato. Per non parlare del Villaggio Olimpico di Torino.

Le priorità per la Regione Piemonte sono altre. La mancanza di lavoro è una delle piaghe più urgenti, sulla quale concentrare energie, risorse e strategie. Il tasso di povertà delle famiglie piemontesi ha ormai raggiunto livelli inimmaginabili. Sono tantissime le persone senza fissa dimora, che dormono in strada al freddo e che non possono permettersi neppure i beni di prima necessità. E sono tanti anche i cittadini che rinunciano a curarsi, perché non hanno i soldi per le medicine. Di fronte a tutto questo c’è chi pensa di buttare via denaro pubblico per altre iniziative di facciata, come i “Giochi 2026” che, come abbiamo visto, non hanno portato alcun beneficio, ma soltanto tanti costi e altrettanti debiti. A meravigliarmi davvero è, lo ribadisco, l’incoerenza del M5S.

 

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12 COMMENTI

    • Non concordo e vedo ottusità e poco altro.
      Dagli errori del passato si può imparare ed evitare che accadano di nuovo, cercando di non sbagliare più ma facendo comunque qualche cosa di importante, senza trincerarsi dietro comode paure.
      Ma l’avete capito o no che questa città sta morendo, questa regione è già morta.
      E se da qualche parte ancora si respira un briciolo è grazie al turismo ed alla promozione culturale che hanno iniziato a “spingere” dal 2006 in poi.
      Lavoro? Dove sono le vostre iniziative?
      A mio personalissimo giudizio ancora una volta siete solamente capaci di dire “no”, probabilmente perché siete persone represse e repressive.
      Suggerimento:
      proponete un referendum sull’argomento, credo che la risposta che avrete tra le mani sarà chiara ed esaustiva.
      Altrimenti suggerite in fretta qualcos’altro altro, oppure eventualmente tacete. Grazie.

  1. Sempre per parlar di coerenza, è farsi eleggere con un partito, poi fottisene dei cittadini che ti han votato e formare un gruppo proprio solo per il denaro ed il potere, vero ?

  2. Ricordatevi di dare sempre la mancia al cameriere , se volete fare le olimpiadi. Non bastano le PORCHERIE del 2006 ?

  3. Perchè ďovrebbero essere contrari? Chiamparino con quelle del 2006 ha fatto diventare Torino il comune più indebitato d’Italia e certi elettori lo hanno fatto diventare presidente della Regione Piemonte. Quindi conviene.

  4. Olimpiadi.
    Operazione economica dai costi astronomici e ritorni risibili. Devastazione ambientale certa e duratura. Crescita indebitamento pubblico a rischio di default per la nazione, la regione o la città metropolitana organizzatori. Ritorni certi per una ristretta cerchia di privati privilegiati, sempre i soliti. Corruzione e concussione garantite. Ritorni occupazionali stabili pari a zero.
    Specialità sempre più confinata in paesi a democrazia debole se non vere e proprie dittature e in località ad altissimo tasso di inquinamento.
    Specialità abbandonata da nazioni prospere, politicamente stabili e senza truffe nelle regole elettorali.
    Ok mister Giorgio lanciamo un referendum, rigorosamente tra Sauze di Cesana e Pragelato.

  5. Anch’io sarei per un referendum consultivo, e penso che qualsiasi persona che avesse già l’età della ragione nel 2006 non esiterebbe un’istante a votare contro.
    Per rilanciare il turismo sarebbe molto più utile una politica di differenziazione dei prezzi; il turismo non può essere solo di elite e gli hotel di lusso semivuoti ne sono la riprova.
    Col senno di poi tutti avevano concordato che sarebbe stato più utile per il turismo creare un’attrazione permanente; come un parco divertimenti che buttare miliardi con un evento spot con il risultato che i turisti che sbarcano a Caselle vanno nel comprensorio francese perché costa meno.

  6. Precisazione.
    La mia proposta di referendum era uno sberleffo in piena sintonia con il carnevale e con il coincidente abituale periodo olimpico invernale.
    Se qualcuno l’ha presa sul serio me ne spiace.
    A mister Giorgio che con prepotenza chiede di proporre in fretta un’alternativa o di tacere provo a rispondere con calma.
    Sabato scorso a tarda sera sono salito a Sestriere da Pinerolo, era da almeno sei anni che non percorrevo quella strada e mi è parso, da Fenestrelle in su,di essere precipitato nel quarto mondo.
    E’ una fortuna che i numerosi stranieri in vacanza sul colle vi giungano in pulmann e che i sobbalzi lungo il tragitto si dimentichino presto ma il contesto mi è parso veramente deprimente e ancora più deprimente dell’ex statale 23 mi è parsa Pragelato (purtroppo nel week end di carnevale, quindi in altissima stagione).
    Facciamo qualcosa.
    Certamente, curiamo il nostro territorio e le sue infrastrutture,sia pubbliche che private, offriamo a chi già ci sceglie e villeggia da noi prova tangibile di amore per i luoghi in cui abitiamo e della capacità di investirvi importanti risorse per mantenerli curati ed efficienti.
    Non mi viene in mente nulla di più importante.

  7. Dire no ad una candidatura ad eventi di risonanza mondiale basando il giudizio su una presunta incapacità del sistema di gestire correttamente un grande evento, per un territorio che vuole vivere di turismo, pare una sconfitta, un chiudersi nel reticolato della “certezza” che ogni cosa che si fa sia fatta male. Una tristezza. La Valle ha potenzialità turistiche da valorizzare sia in campo invernale sia come turismo estivo quale escursionismo, mtb e ciclismo. E ben venga la tappa del giro che fa conoscere i percorsi ad appassionati ciclisti che, magari, come turisti ritornano. Ovviamente occorrono strutture ricettive accoglienti ed a prezzi accettabili.

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