OULX DICE ADDIO ALLO SCUOLABUS. DISAGI PER LE FAMIGLIE, IL SINDACO: “NON C’È ALTERNATIVA”

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di ANDREA MUSACCHIO

OULX – Da settembre Oulx dirà addio al servizio scuolabus per le famiglie di Oulx e frazioni. A inizio agosto la giunta comunale ha messo nero su bianco questa scelta su una delibera in merito al trasporto scolastico: “A seguito del parere della Corte dei Conti, è acclarata l’impossibilità di poter continuare a garantire il Servizio Scuolabus per la tratta di collegamento tra la Scuola e le frazioni del Comune di Oulx, in quanto l’integrale copertura dei costi di servizio a carico degli utenti risulterebbe antieconomica”.

Ma l’addio allo scuolabus sarebbe un problema grosso per un paese di montagna che ha parecchie frazioni come Oulx, con bambini che vivono molto distanti dalle scuole del capoluogo: basti pensare a Beaulard, Royeres, Savoulx, ecc.

Questa decisione è stata presa dal Comune di Oulx a causa delle problematiche poste dalla Corte dei Conti: nel maggio 2019 i giudici hanno fatto presente che i Comuni non possono pagare il servizio di trasporto scolastico, ma che tale costo deve essere a carico delle famiglie.

Scrivono i giudici: “Il servizio di trasporto “Scuolabus” deve essere fornito all’utenza senza determinare nuovi e maggiori oneri per gli enti territoriali e dietro pagamento di una quota di partecipazione diretta da parte dell’utenza quale corrispettivo della prestazione dovuta (….) quota la quale, nel rispetto del rapporto di corrispondenza tra costi e ricavi, non può non essere finalizzata ad assicurare l’integrale copertura dei costi del servizio”. 

Il problema doveva essere risolto con una modifica alla legge, che era stata votata alcuni mesi fa a Roma, ma la crisi di governo ha bloccato la pubblicazione della norma sulla Gazzetta Ufficiale, congelando la soluzione.

Il sindaco Andrea Terzolo spiega la questione, annunciando un incontro pubblico con le famiglie:Ci sarà una riunione lunedì 2 settembre alle 21 in municipio, dove illustreremo il tutto alla cittadinanza. Purtroppo si tratta di un problema nazionale, che coinvolge tutti i Comuni d’Italia e non solo quello di Oulx. Perché nasce da un parere della Corte dei Conti, che impone che il servizio di scuolabus sia interamente pagato dalle famiglie. Su Oulx illustreremo, lunedì sera, le problematiche, che ripeto, sono comuni. L’Uncem (Unione degli enti e dei comuni montani, ndR) si era mosso immediatamente per cercare di ottenere subito una risposta dalla politica. Era stata fatta una bozza di decreto, che non è stata ancora approvata, ma con la caduta del Governo la palla è tornata ai Comuni“.

Non c’è alternativa al momento – aggiunge Andrea Terzolo – non per fare i primi della classe, ma quando il problema venne fuori a giugno, il consigliere comunale De Marchis (ex sindaco) con delega all’istruzione, si era attivato subito per capire con altri amministratori come risolverlo e l’80-90% di questi non ne sapevano nulla. Abbiamo subito cercato di trovare una soluzione, ma al momento non la sappiamo. Ne discuteremo meglio alla riunione di lunedì, ma il tutto è molto sgradevole: si va a togliere un servizio perché si è obbligati. Al momento l’unica soluzione è di far rimborsare la spesa di trasporto totalmente ai genitori, ma con dei costi folli. Non parliamo di 2 o 3 euro. Non abbiamo ancora deciso niente, stiamo valutando tutte le opzioni. La speranza è che il Governo riesca a mettere mano in qualche maniera”.

Quale sarà la soluzione? “Il Comune al momento non può fornire il servizio di trasporto scolastico integrando, da parte delle casse comunali, i costi per la gestione – risponde il sindaco – questa è l’unica cosa sicura che sappiamo. Non sappiamo quello che possiamo fare, ma quello che non dobbiamo fare. Noi non possiamo usare i soldi pubblici, ed è paradossale, per pagare il servizio di trasporto scolastico. È veramente brutto. Siamo tutti quanti nella stessa situazione, dalle Alpi alla Sicilia.”

Al momento il Comune di Oulx sta studiando ad una soluzione alternativa, nonostante sia molto complicato: “Con i responsabili degli uffici, insieme al segretario comunale e il responsabile dell’Area finanziaria stiamo studiando tutte le possibilità. E’ una situazione molto sgradevole, non è piacevole assolutamente. Però a fronte di un parere della Corte dei Conti, il tutto è molto chiaro. Non lascia margine d’interpretazione. Nel corso della riunione spiegheremo come si è giunti a questa situazione che è veramente paradossale. Io vorrei sapere come tutti gli altri Comuni si stanno muovendo, abbiamo tutti lo stesso problema e molti sperano che il Governo intervenga. Io però, forse sono pessimista, ma ho l’impressione che il governo abbia altro a cui pensare e non allo scuolabus. Quindi non so se questa soluzione arriverà e quando arriverà. E’ molto brutto, specialmente nei comuni montani. Però ci sono comuni ancora più penalizzati di noi, quei comuni che ad esempio non hanno nessuna scuola sul proprio territorio“.

Inoltre, il costo di una semplice corsa, afferma Terzolo, è fuori da ogni possibilità economica per qualsiasi famiglia: “Il Comune deve chiedere che i genitori rimborsino integralmente il costo dello scuolabus. Questo vuol dire che la corsa, per pochi km, avrà dei costi assolutamente folli. Fuori da ogni possibilità per qualsiasi famiglia, indipendentemente il proprio reddito. Tra l’altro meno sono gli utenti dello scuolabus, più il costo aumenta per quei poverini che rimangono ad utilizzare il servizio. E’ una situazione che ci siamo beccati tra capo e collo. Rispecchia un vero e proprio abbandono degli enti periferici, come sono i Comuni, da parte dello Stato centrale. E’ una beffa bella e buona“.

Una notizia, questa, che andrebbe a rovinare quanto di buono ha fatto negli anni il Comune di Oulx per la scuola: “Negli anni scorsi il Comune ha dato molto. Sull’autobus c’era un servizio di accompagnamento, con una persona pagata dal Comune che faceva da vigilante. Così come il sostegno economico alla mensa, per cui in base al reddito il Comune copre la fascia del costo sostenuto. Ci sono tante agevolazioni che Oulx ha messo in piedi. Tra queste anche il sostegno al trasporto scolastico, ma ci hanno detto che non si può fare”.

Per Terzolo, questa decisione è un ulteriore passo verso la “chiusura” dei Comuni : “Gli Enti Montani e l’Uncem si battono perché si contrasti lo spopolamento, perché vivere in montagna sia facile e agevole. Un colpo del genere è una mazzata. Questo vuol dire andare contro a tutto quello che si è cercato di fare in questi anni. Vuol dire avere più veicoli in circolazione, più inquinamento, genitori che devono prendere ore di permesso, devono pagare, trovare soluzioni alternative. Se vogliono chiudere i Comuni, se l’obiettivo del Governo è questo lo dichiarino. Per ora ci stanno riuscendo bene, stanno facendo un eccellente lavoro in quel senso. Ma non è la prima brutta sorpresa che riceviamo dalle istituzioni centrali”.

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29 COMMENTI

  1. Sempre meglio. Assenza dello stato foraggiato con abbondanti tasse dai cittadini onesti che restano senza servizi. Vergogna. Poi le montagne si spopolano, le famiglie non fanno figli ecc. ecc. problemi noti di una società in declino in cui però ai cittadini costa tantissimo vivere.

    • Concordo Gloria 85 ….ma visto che e’ lo stato a obblugare i bimbi a andare a scuola basterebbe fare l’ anno sabbatico…visto che togliendo il servizio si dimostra di avere disisteresse per la scuola.Cio’ comportera’ insegnanti , bidelli a casa …pazienza

  2. Non e’ corretto lagnarsi degli italiani che non fanno figli, delle zone montane poco popolate e poi mettere agli abitanti i bastoni nelle ruote.

  3. Bardonwcchia usa la linea 1 urbana.Perché non mettere un bus urbano anche a Oulx che non ha mai dato questo servizio a tutti i suoi cittadini. L unica corsa esclusiva degli studenti sarebbe quella del mattino e quella di uscita.
    Potrebbe essere una soluzione.
    Non finanzia già il biglietto di treni per quelli che vengono da bassa valle a studiare al liceo?
    Bene adesso darà un po’ meno a loro e un po’ anche a chi qui ci vive tutto l anno.

    • Che bella questa mentalità salviniana per cui per avere qualcosa bisogna sempre prendere agli altri, perché il problema è sempre che sono gli altri a togliermi le cose, morte tua vita mia. Se chi ha governato avesse lavorato anziché andare in spiaggia e invocare la Madonna, il problema non esisterebbe memmeno. Però non devono pagare loro, deve pagare lo studente che fa il pendolare perché ha la sfortuna di essere nato in un posto dove non c’è un liceo, a discapito del più fortunato che invece la scuola ce l’ha nel proprio comune, anche se abita in una frazione sperduta, e pretende di essere scarrozzato avanti e indietro, perché per lui i diritti valgono, agli altri invece si possono togliere. Complimenti signora Silvia!

      • La bassa valle è piena di scuole, di licei e di istituti tecnici..
        E poi semmai siamo noi gli svantaggiati che non abbiamo alternative.
        Cordialmente vada a bersi una camomilla.

        • Le alternative ce le avete, lo ha detto lei, scendete voi in bassa valle visto che c’è tutto sto ben di Dio. Il problema è chiaro, è dovuto ad una legge malnata che ha obbligato la corte dei conti ad un parere sfavorevole. Basta cambiare la legge. Lei ha imparato a leggere nelle scuole di Oulx? Perché allora sì che c’è un problema.

  4. Non c’è che dire, come inizio mandato va molto male per il neo-Sindaco. Prima il problema dell’acqua non potabile ad inizio estate, poi le critiche diffuse (e giustificate) per la viabilità sempre pessima e la mancanza di iniziative. Adesso questa tegola. Vediamo se il nuovo Primo Cittadino prenderà queste critiche e problematiche come spunto per cambiare, capendo che è arrivato il momento del “adesso o mai più”, o se si siederà a braccia incrociate, in continuità con le vecchie amministrazioni, a vedere il paese morire definitivamente.

  5. Bisogna risolvere il problema alla radice: eliminare tutti i bambini delle frazioni di Oulx così lo scuolabus non serve più!
    Scherzo ovviamente….che stato di m…a!!!!

  6. Non ho sentito pero’ La CORTE DEI CONTI esprimersi sul fatto che il tunnel del tav per i 3/4 francese sia PAGATO DAGLI ITALIANI per i 3/4. Li va bene , pagarlo coi soldi degli italiani, mentre lo scuolabus degli alunni italiani lo devono pagare le famiglie!! vergogna!! la corte dei conti da che parte sta?

    • La Corte dei Conti ha semplicemente applicato un decreto legge ratificato dal Governo del Cambiamento, che imponeva di tagliare fondi in ogni dove per porre rimedio ai disastri fatti, è tutto ben scritto e spiegato nell’articolo, è il Governo che deve modificare la legge, lo stesso Governo che vi ha preso per il deretano spergiurando che non avrebbe fatto la TAV e che dopo nemmeno un anno di delirio d’onnipotenza l’ha approvata tra le risate generali. Se smetteste di latrare ad ogni opportunità e imparaste a leggere, magari otterreste anche qualcosa.

    • Ma cosa centra la/il TAV?Siete dei fanatici ossessionati!Riuscite a tirarlo fuori a sproposito in tutte le occasioni.

  7. La soluzione c’è. Non va chiamato scuolabus. Il comune puô istituire linee di trasporto pubbliche in cui il costo è si di tre euro. Poi se le tratte coincidono con le zone dei bambini è altro discorso. Questa partita va giocata nella furbizia non nella trasparenza. Basta cambiare colore. none del bus. Atac Roma e GTT dimostrano che ci possono essere enti giuridici riconosciuti in perenne passivo. Trovate un avvocato sveglio e risolverete il problema.

      • Non ti preoccupare Salvina, ce ne restiamo tutti a Torino, così poi vedrai che bella vita fai. Solita mentalità bacata da montanari, se non fosse per quelli a cui auguri di stare a casa pascoleresti le capre, o verresti tu in bassa valle con il tuo diploma di terza media a fare l’operaia nelle ferriere. Mai una volta che vi vergognate della vostra ignoranza.

        • Mia madre aveva fatto solo le elementari e prima della Greta sapeva gia’ come proteggere la natura….che c’ entra se la sig.ra Silvia ha fatto le medie e basta? I montanari non sono scemi anzi da persona che ha sempre vissuto in una periferia di citta’ posso fare loro i complimenti per le loro conoscenze….sono certo un po’ testoni …ma sempre disponibili e cordiali e pnestamente a Oulx vado sempre volentieri e non solo li.

        • I montanari voi dite sono ignoranti e voi che non sapete cos’e’ il codice stradale allora? Avete visto come parcheggiate, come fate il viale principale? Girate dove non si puo’ , urtate le auto altrui ecc.E le pare intellugiente e corretto? Non sara’ lei o gli altri forse a fare cosi’ ma voi a Torino lo fate sovente.

          • Se non fosse penoso, questo commento farebbe abbastanza ridere. Conosco una marea di persone a Oulx, avendoci fatto il militare io come mio padre prima di me, ed avendo casa da quasi quattro decenni, e posso assicurarle che i primi che mollano la macchina sui marciapiedi della statale ostacolando i pedoni, piuttosto che andare contromano o eludere divieti, sono gli stessi abitanti del paese, che si credono autorizzati a qualunque cosa solo perché sono ulcensi. Se non ci crede, incontriamoci e gliene faccio conoscere qualcuno. Quando una persona che abita in un paese il cui unico introito dipende dai turisti, si scaglia contro i turisti stessi e si augura che stiano a casa, è segno evidente di ignoranza. Il suo invece è un discorso zeppo di supposizioni tutte sue, quindi non vale nulla. Comunque, per la cronaca, io non abito a Torino. Non ne ha proprio beccata una!

      • Penso che chi se ne sia lagnato e e’ stato scambiato per polemico al di la’ di tutto gli dia fastidio il fatto che a fine agosto le famiglie vengano a conoscenza di cio, inoltre non e’ un quotidiano online con i commenti che deve suggerire una soluzione ma il Comune di Oulx. Perche’ e’ una soluzione che tanti hanno pensato ma il Comune no.Quindi credo dia fastidio il menefreghismo e l’ incapacita’ di trovare soluzioni altwrnative pur essebdo pagati dai cittadini.Lei certo che mandale persone dove meglio gli fa piacere non e’ certo una santa, e’ un quotidiano online non uno spazio di critiche e insulti.

        • Non capisco come possa essere così difficile da capire: è uscita una legge del mitico governo del cambiamento che rende impossibile per i comuni finanziare gli scuolabus, il comune si è trovato da un giorno all’altro in brache di tela, con la Corte dei Conti che gli ha comunicato una possibile denuncia per danno erariale. Tale legge era già stata calendarizzata per essere modificata ma la crisi di governo ha fermato i lavori. Tra due settimane, col nuovo governo, la cambieranno e si ricomincia con lo scuolabus. Dove sarebbe il menefreghismo e l’incapacità di trovare soluzioni alternative? Devono istituire un sistema di trasporto pubblico comunale per sopperire a qualche settimana di scuolabus? Se poi lo facessero, tutti qui a starnazzare contro il comune che butta via i soldi per un sistema di trasporto pubblico che non serve, perché c’è già lo scuolabus. Perché non lasciare che questa bega la gestiscano i professionisti ed evitare di scrivere sempre la prima scemenza che passa per la testa?

  8. è sufficente che il comune continui a finanziare lo scuolabus fregandosene di questa direttiva, mandano la guardia di finanza a pignorare il comune ? non credo propio

  9. L’unica fortuna che avete a Oulx, paradossalmente, è che alcuni con l’ottusità e l’arroganza di cavernicoli vorrebbero che la gente non venisse a rompervi le scatole e se ne stesse a casa, sono riuscite a rovinare talmente bene il paese da aver fatto crollare il mercato immobiliare; i poveretti che si ritrovano sul groppo una casa che non riescono a vendere sono l’unica fonte residua di sostentamento che vi rimane, e si prendono ancora sputi in faccia. Nel frattempo vi inalberate perché, chissà come mai, il comune non ha più soldi per garantire i servizi. Continuate così ancora qualche annetto, il tempo che tutti si sbarazzino del peso della seconda casa in un paese defunto e vi mandino al diavolo una volta per tutte, poi vedrete che bel servizio pubblico vi rimarrà, coi muli andrete in giro.

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