OULX, STASERA INCONTRO SUI PROBLEMI DELLA SANITA’ IN ALTA VALLE: CON I TAGLI ALL’OSPEDALE DI SUSA, SONO A RISCHIO I SERVIZI SANITARI PER RESIDENTI, TURISTI E SCIATORI.

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

Con la “morte” dell’ospedale di Susa, i maggiori danni li avrà proprio l’Alta Valle Susa, che non avrà più a portata di mano servizi sanitari all’altezza, se non scendendo fino a Rivoli o spostandosi a Briancon, in Francia.

Di questo e altri argomenti si parlerà domani sera a Oulx. Una serata di taglio istituzionale, con cittadini e amministratori locali, per parlare dei problemi e dei tagli alla sanità in Val Susa, che rischiano di danneggiare anche l’offerta turistica dell’alta Valle e delle località sciistiche montane.

L’incontro pubblico si terrà presso la sala consigliare del Comune in Piazza Garambois, e parteciperà come relatrice la consigliera regionale valsusina Stefania Batzella, componente della Commissione Sanità, appartenente al Movimento 5 Stelle. All’incontro sono stati invitati tutti i sindaci dell’alta Val Susa: da Oulx a Bardonecchia, da Sestriere a Sauze d’Oulx, ecc. Saranno illustrati gli effetti della “riforma” sanitaria della Regione Piemonte.

“La Regione ha approvato una delibera Torinocentrica, che penalizza gravemente i paesi montani dell’alta Val Susa, e non solo – spiega la Batzella – questo provocherà delle ripercussioni sia sulla popolazione che vive in montagna, che sulla qualità dei servizi ai turisti, pensando ad esempio agli sciatori”.

Basti pensare, ad esempio, al reparto di Ortopedia all’ospedale di Susa, indispensabile per curare chi si fa male sulle piste, con incidenti sugli sci o quant’altro: “Ad oggi non sappiamo se il servizio verrà mantenuto, visto che la Regione ha deciso di declassare l’ospedale – aggiunge la consigliera regionale – intanto però hanno già ridotto i posti letto, a seguito delle indicazioni date dal direttore generale dell’Asl”.

Insomma, il futuro dell’ospedale di Susa, aldilà della chiusura del punto nascite, riguarda tantissimo anche l’alta Valle, che aldilà della relativa “vicinanza” con Briancon, sul lato italiano sarà fortemente penalizzata, anche di più rispetto alla bassa Valle, la cui distanza con Rivoli è meno “pesante”.

Con la lenta eutanasia dell’ospedale di Susa, a perderci sarà soprattutto l’area dell’alta Val Susa, ancora più lontana dal primo ospedale italiano disponibile: Rivoli, alle porte di Torino, quasi 70/80 km di distanza per potersi curare dignitosamente.

La serata di domani sarà l’occasione per confrontarsi con sindaci e amministratori locali, in modo da valutare eventuali azioni politiche istituzionali e trasversali, aldilà del partiti, ma con l’obiettivo di tutelare davvero i Comuni montani.

IMG_2512.JPG

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.