OULX E L’OPERA INCOMPIUTA DA 1 MILIONE DI EURO. DOVEVA ESSERE PRONTA NEL 2006, MA ORA NON CI SONO PIÙ I SOLDI. IL COMUNE CERCA UN’IMPRESA CHE INVESTA ALMENO 400MILA EURO

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E poi ci si chiede perché in Italia le grandi opere non si fanno mai…se al lettore capita di passare a Oulx, in via Des Ambrois, si potrà imbattere nella Caserma Picco. Si tratta di un edificio di proprietà comunale, che doveva diventare struttura alberghiera già per i Giochi di Torino 2006. Prima come “Media center” per ospitare i giornalisti durante le Olimpiadi, e poi “Casa dello studente” in supporto all’Istituto Des Ambrois. Sono passati quasi 9 anni dall’inizio del cantiere, nel maggio 2005, e i lavori non sono mai finiti. Niente da fare: si sono succedute aziende più o meno fallite (che però – guarda caso – vincono spesso gli appalti pubblici), operai, appalti e subappalti…eppure il cantiere é rimasto incompleto. Ma non solo: essendo passati tutti questi anni ed essendoci tutto questo ritardo, la Regione Piemonte ha chiuso i rubinetti del finanziamento olimpico, e i soldi per finire l’opera non sono più disponibili (tecnicamente si dice “in perenzione”). Quindi il Comune, avendo come spada di Damocle anche il patto di stabilità, non ha soldi da investire per finire i lavori ed é ricorso all’estremo rimedio: cercare un’impresa a cui cedere il diritto di superficie della Caserma, per una durata compresa tra i 20 e 40 anni. L’edificio presenta forma a “C” ed é composto da tre maniche. Ha una superficie coperta di circa mq. 310 disposto su tre piani, oltre ad un piano interrato. Al piano terra ci sono gli spazi adibiti a ristorante, bar, cucina e reception, mentre al primo e secondo piano ci sono in totale 18 camere con servizi igienici. L’impresa o la società che vorrà metterci mano per completare il cantiere, dovrà spendere almeno 400.000 euro, farsi carico di tutte le opere di completamento dell’edificio. Ma la destinazione d’uso é vincolata ad attività ricettive o para ricettive: albergo, residence, residenze assistenziali per anziani, casa per ferie, ostello, alloggi vacanza a rotazione, ecc. Tutte le opere che avranno realizzate, rientreranno comune a patrimonio del Comune di Oulx. Ma non solo: sarà a carico dell’impresa anche ogni allestimento e arredo necessario per aprire l’attività alberghiera (ma almeno quei beni resteranno di sua proprietà), così come tutte le spese di gestione, burocratiche, contrattuali ecc. Il Comune aspetta di ricevere eventuali offerte entro il 20 dicembre, anche se le speranze sono poche. Soprattutto in questi tempi di crisi, sarà davvero un’impresa trovare una società disponibile a investire cifre così importanti ad Oulx. A tal proposito, a pochi metri dalla Caserma Picco, il Comune di Oulx ha da tempo a disposizione un altro palazzo completamente vuoto e inutilizzato, per il quale aveva indetto un’asta pubblica, andata sempre deserta: la vecchia sede del Liceo Des Ambrois. Una beffa olimpica, quella della Casema Picco, se si pensa che invece a Oulx per i Giochi é stata realizzata velocemente un’altra opera, totalmente inutile: la strada – con tanto di marciapiede e sottopasso – in zona Gad, che porta in un vicolo cieco direttamente nei prati lungo corso Torino. Sprechi olimpici: ma tanto, come sempre, sono i cittadini ad aver pagato e a pagare.

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