OULX, GLI ANIMALISTI CONTRO LA FIERA FRANCA: “VIETATE L’ESPOSIZIONE DEGLI ANIMALI”

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Gli animalisti da tutta Italia prendono di mira una delle manifestazioni più antiche e amate della Val di Susa: la Fiera Franca di Oulx, evento che si tiene da oltre 500 anni.

In questi giorni, come una catena di Sant’Antonio, in centinaia hanno spedito e-mail al Comune di Oulx e alla nostra redazione, cosi come all’ufficio del turismo, alla polizia municipale e all’Ascom, tutte con lo stesso tono (più o meno determinato) per chiedere principalmente il divieto dell’uso di animali durante questa storica fiera, o che venga “riconvertita in senso etico, abbandonando l’esposizione e la vendita di animali, esseri senzienti e titolari di diritti, come noi”, riportano numerosi mittenti.

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A far nascere il caso, è stata una lettera pubblicata il 15 ottobre sul settimanale diocesiano locale La Valsusa, nella quale una lettrice denunciava un caso di presunto maltrattamento di due vacche, che secondo la lettrice sarebbero state “tenute in un recinto all’interno della fiera, sono state portate via dai loro proprietari ricorrendo a metodi molto violenti, ovvero tiravano i poveri animali per le corde che avevano legate sul muso e arrivando a piantare le dita nelle narici, per costringerle a muoversi: le mucche muggivano dal dolore, ma nessuno è intervenuto per porre fine a tale maltrattamento”.

Ma a detta dei vari animalisti, questo non sarebbe un caso isolato: “risulta che anche in precedenti edizioni di tale fiera, si maltrattavano crudelmente i vitelli, tenuti con corde strettissime per impedire loro i movimenti, spinti a bastonate sui camion e via di questo passo”. Affermazioni che però non trovano riscontro in prove reali, nè testimonianze e documentazioni fotografiche.

Anche i volontari della Onlus LEAL “Lega Antivivisezionista” accusano: “Abbiamo saputo che durante la fiera in oggetto, è norma che gli animali subiscano inutili violenze. Legati con corde corde, spintonati e bastonati se non fanno quello che vuole il proprietario. Volatili tenuti in gabbie piccolissime. Tutto questo è vergognoso!È ora di smettere di usare gli animali a nostra soddisfazione. Chiediamo che mai più nessun animale venga sfruttato durante le fiere”.

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Gli animalisti chiedono alla polizia municipale “di effettuare controlli sullo stato in cui gli animali sono tenuti” e chiedono al Comune e agli organizzatori “di evitare la messa in mostra e vendita di animali: si può fare una fiera anche senza sfruttare questi esseri indifesi e farne mercato come se fossero degli oggetti da usare a nostro piacimento” scrivono.

 

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A onor del vero, la “Fiera Franca” di Oulx non è certamente un macello a cielo aperto, nè tanto meno una sagra degli orrori, come molti animalisti la descrivono, e probabilmente parecchi degli autori delle mail non l’hanno mai visitata davvero. È un evento simbolo dell’alta Val Susa, a tutela delle tradizioni alpine e occitane, che rimette al centro l’attività degli allevatori e della pastorizia montana, oggi sempre più in estinzione. La rassegna zootecnica prevede proprio premi e riconoscimenti per i migliori allevamenti, e gli animali in fiera vengono esposti in ampi spazi, principalmente lungo la via di Regione Sotto La Rocca e nei prati circostanti.

A riguardo dell’attacco degli animalisti, il sindaco di Oulx, Paolo De Marchis, non vuole ancora fare dichiarazioni: il Comune è in attesa di una più certa documentazione scritta riguardo il trattamento  degli animali in fiera, da parte dei veterinari e degli organizzatori. E un apposito comunicato sarà diffuso nei prossimi giorni.

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9 COMMENTI

  1. E’ vero ciò che dicono gli animalisti .Mi ricordo( ero presente), di un consigliere comunale, che strappò dalle mani di un “margaro” un nodoso bastone con cui stava massacrando una vacca, che si rifiutava di salire su di un camion. Tra le urla di disapprovazione ( indirizzate al margaro) ; sia da parte del pubblico, che dagli altri margari e allevatori presenti. Attenzione a non fare di ogni erba un fascio.

  2. Mai fare di ogni erba un fascio. sono oriundo della montagna condovese e ricordo che mio nonno ripeteva sempre:
    Tra un professore laureato animalista ed un margaro analfabeta
    che vive sui monti con un gregge di capre e pecore mi schiererò e difenderò sempre quest’ultimo: è ora di finirla con
    proteggere cinghiali e LUPI quando si ha uno stipendio anche non lavorando. I lupi faranno tanto tenerezza, se i nostri
    antenati li avevano eliminati avevano sicuramente ragione. In Francia sono ricorsi ai bocconi avvelenati: dispiace per i
    cani, mai lupi sono diminuiti. Viva l’Italia patria del diritto dove non si può sparare ai ladri che ti assalgono in casa
    per derubarti: vieni accusato di eccesso in legittima difesa. Buon pranzo vegetariano.

    • Da come ragiona Lei, allora quando Hitler ha dediso di eliminare gli Ebrei, gli zingari, gli omosessulai “aveva pienamante ragione”: Se pensa che tutte le nefandezze compiute dai nostri antenati siano giustificate e da ripetersi ai giorni nostri, mi fanno più paura le sue idee dei lupi.

    • io invece mi schierero’ sempre dalla parte del più debole e cioè il lupo ed il cinghiale. Non siamo i padroni del mondo né delle montagne e loro hanno lo stesso nostro diritto alla vita. E smettiamola con questa idea “romantica” del margaro in comunione con la Natura… spesso esprimono mentalità retrograde ed ottuse senza contare che sovente il bestiame sparisce non certo per colpa dei lupi ma per poter prendere i lauti rimborsi previsti…

  3. Mai fare di ogni erba un fascio. sono oriundo della montagna condovese e ricordo che mio nonno ripeteva sempre: “Chi a bastuna sua bestia, a bastuna so portafeuil”
    Tra un professore laureato animalista ed un margaro analfabeta che vive sui monti con un gregge di capre e pecore mi schiererò e difenderò sempre quest’ultimo: è ora di finirla con
    proteggere cinghiali e LUPI quando si ha uno stipendio anche non lavorando. I lupi faranno tanto tenerezza, se però i nostri antenati li avevano eliminati avevano sicuramente ragione.
    In Francia per difendersi da questo nuovo flagello sono ricorsi ai bocconi avvelenati:
    dispiace per i cani, mai lupi sono diminuiti.
    Viva l’Italia patria del diritto dove non si può sparare ai ladri che ti assalgono in casa
    per derubarti: vieni accusato di eccesso in legittima difesa. Difendiamoci almeno dai lupi
    Buon pranzo vegetariano.

  4. In riferimento alla lettera inviata al direttore de “La Valsusa” pubblicata sul numero 38 di giovedì 15 ottobre 2015, a firma dell’ing. Cristina Sandri, dal titolo “Fiera Franca” ricevo questa risposta da parte di Roberto Barbero, presidente provinciale della C.I.A. Piemonte.

    Spettabile Signor Sindaco,

    con riferimento alle Sue segnalazioni di cittadini che avrebbero osservato episodi di maltrattamento ai danni degli animali in esposizione alla Fiera Franca, la Confederazione Italiana Agricoltori di Torino desidera portare a Sua conoscenza quanto segue.

    La Cia di Torino ha partecipato alla 521ª edizione della Fiera Franca di Oulx organizzando domenica 4 ottobre due appuntamenti didattici sulla trasformazione del latte grazie alla collaborazione di un’azienda agricola associata che ha messo a disposizione due mucche da latte, rispettivamente di razza Pezzata Rossa Italiana e Austriaca, per mostrare al pubblico la fase di mungitura.
    Gli animali sono stati condotti in piazza Dorato Guido la mattina presto, prima dell’avvio della Fiera Franca, per evitare loro ogni possibile fonte di stress. Nel corso della giornata sono stati ricoverati in un apposito recinto dotato di una confortevole lettiera di paglia e segatura e provvisto delle riserve di cibo e acqua necessarie.

    Al termine del secondo appuntamento dimostrativo, in concomitanza con un momento di affluenza particolarmente alta di visitatori per la Fiera, si è deciso di spostare gli animali presso i pascoli al limitare dell’abitato per dare loro riposo ed evitare che l’inquinamento acustico dovuto all’ingresso in piazza della banda musicale cittadina potesse costituire un’ulteriore fonte di agitazione. In questo frangente si è cercato di far percorrere agli animali un itinerario libero da ostacoli ma è stato inevitabile attraversare anche spazi affollati da visitatori e bancarelle della manifestazione, in corrispondenza dei quali le mucche sono state invitate a procedere nella direzione stabilita senza mai fare uso di strumenti di coercizione.

    In conclusione si desidera sottolineare che la partecipazione di capi bovini, ovini e ovi-caprini alla Fiera Franca appartiene alla tradizione storica e alla stessa vocazione di questa manifestazione, che rinnova ogni anno il legame di alleanza tra il territorio dell’Alta Valle e la comunità di pastori e margari che animano gli alpeggi. La salvaguardia del benessere animale deve essere osservata in ogni situazione e certamente rappresenta un’attenzione ben radicata in quegli allevatori che scelgono di portare gli animali in alpeggio anziché confinarli a vivere tutta la vita in qualche ambiente a posta fissa.

    Cordiali saluti. Roberto Barbero, presidente provinciale della C.I.A.- Piemonte

    Mi permetto tuttavia di aggiungere un’informazione importante e di fare alcune considerazioni di carattere personale avendo ricevuto una cinquantina di mail da tutta Italia con proteste più o meno educate.
    La Rassegna Zootecnica, abbinata alla Fiera Franca, è autorizzata dal Servizio Veterinario. Questo servizio, braccio tecnico del Sindaco, che rappresenta l’Autorità Sanitaria, è incaricato di vigilare sul rispetto delle norme in maniera di igiene, sanità e benessere degli animali e non ha contestato infrazioni alle norme vigenti.
    I veterinari presenti hanno ben spiegato i sistemi di contenimento che si utilizzano per lo spostamento delle vacche (anche la tenuta per le narici) ed hanno difeso l’utilizzo di scatole piccole e buie, utilizzate per gli uccellini, al fine di rendere questi gradevoli volatili più sereni!

    Dalle lettere di protesta ricevute via mail si evince chiaramente che la potenza dei canali mediatici, da Bari a Monza, ha ancora una volta diffuso informazioni non corrette e su questo bisognerebbe fare una riflessione di carattere generale. E’ ormai luogo comune parlare (possibilmente male!) di un qualcosa che non si conosce. Ho ricevuto lettere dove si è parlato di una sagra di stampo medievale con maltrattamenti gratuiti, barbarie, torture e abusi degli animali per due giorni o più giorni (la Rassegna Zootecnica c’è solo la domenica!)
    Come cittadino di Oulx e come rappresentante della popolazione non organizzerei mai una rassegna/fiera con violenze sugli animali. In una società civile ed evoluta si rispettano allo stesso modo gli animali e le persone… e questo è lo spirito educativo della nostra Fiera, peraltro frequentatissima dai bambini. La sagra degli orrori descritta (e non veritiera) sicuramente fa parte di un mondo immaginario che non appartiene alle tradizioni ed alle culture dei paesi dell’Alta Valle di Susa, non è propria dei nostri allevatori, delle tradizioni alpine, del mondo dell’Escarton.

    Paolo De Marchis – sindaco di Oulx

  5. Gli “animalisti” mi hanno convinto: i margari sono dei poco di buono, anche perché si rifiutano di far mangiare gli
    agnellini ai lupi che hanno tanta fame. Idem per i cinghiali che fanno tanta tenerezza. Sono i due pilastri per
    iniziare ad amare la natura. Dio ricompensi. Buon pranzo vegano !

  6. Difendere una manifestazione che inneggia allo sfruttamento Animale solo per ottenere profitto utile a perseverare tradizioni antiquate e retrogade…è quanto mai psicotico ed ignorante, peggio se a queste fiere della carne vengono invitati i bambini, ovvero chi dovrebbe portare avanti maggiore etica ed empatia. Cosa c’è di “culturale” ed “educativo” nel vedere Animali legati ad una corda o peggio “infiocchettati”, o ancora strozzati con vergognosi campanacci?! Per farmi capire meglio a chi legge: “Chi di voi si metterebbe un collare per gironzolare stupidamente tra ignoti che vi guardano come ebeti?!” Nessuno!! E allora…è arrivato il momento storico di dire BASTA allo sfruttamento Animale mascherato da spettacolo! Ormai tutti sanno e tutti conoscono la verità: Animali considerati oggetti di lucro, Animali sfruttati solo per ottenere profitto e diffondere disinformazione, Animali vittime di un sistema commerciale degradante ed obsoleto. Se proprio volete pubblicizzare le vostre ricette e tradizioni…allora fatelo senza arrecare sofferenza altrui, magari manifestando voi stessi in prima persona senza l’ausilio di povere comparse sventurate. Il progresso Umano si vede anche in questo: logica consapevole della vita.

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