OULX, INCONTRO SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO CON LUCA MERCALLI

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Luca Mercalli

dall’UFFICIO STAMPA “BORGATE DAL VIVO”

OULX – I paesaggi che circondano i borghi, contesto naturale e umano scelto da Borgate dal Vivo per il Festival, non sono solo uno spazio, ma un ecosistema soggetto all’interferenza dell’uomo e alle sue conseguenze. Per questo motivo, e per il secondo anno consecutivo, si è scelto di dedicare un appuntamento al cambiamento climatico e ai suoi effetti sulla montagna, spazio privilegiato del Festival.

Il climatologo Luca Mercalli torna anche quest’anno a “Borgate dal Vivo” e a Borgata Vazon, Oulx, domenica 8 agosto, a partire dalle 17, per un incontro sul tema dal titolo “Cambia il clima, cambia la montagna”: un momento collettivo per riflettere sui cambiamenti climatici degli ultimi anni, sulle conseguenti modificazioni subite dalla montagna, dalla vita in vetta, attraverso gli spunti sempre approfonditi e documentati di un grande studioso. L’appuntamento è anche l’occasione per approfondire i temi della mobilità sostenibile e per presentare l’ultimo libro di Mercalli denominato “Salire in montagna” (Einaudi editore).

Perché investire denaro ed energie nella ristrutturazione di una vecchia e scomoda baita nel cuore delle Alpi Cozie? Questo è il racconto di una migrazione verticale, con i suoi successi e i suoi ostacoli, per fuggire il riscaldamento globale che rende sempre più roventi le estati nelle città. Le montagne, con la loro frescura, sono a due passi e offrono nuove possibilità di essere riabitate; e ciò attraverso il recupero di borgate abbandonate con tecniche di bioedilizia rispettose del paesaggio ma all’altezza delle necessità di agio e di connettività per poterci vivere e lavorare. Per salvarci dall’emergenza climatica e ridare spazio alla contemplazione di ciò che resta della natura.

Mercalli affronta, con questo libro molto personale, il tema del riscaldamento climatico attraverso una narrazione in prima persona che racconta la propria esperienza del “salire in montagna”: il tentativo di persuadere della necessità di un cambiamento della nostra esistenza, attraverso una vicenda esemplare.

Il libro di Mercalli è dunque il diario, lungo gli ultimi due anni, delle tappe di questo progressivo e volontario spostarsi verso l’alto, laddove, se si hanno le necessarie risorse economiche e una forte determinazione, è possibile ancora farlo. È il racconto, spesso ironico e leggero, di una migrazione consapevole, attuata sulla scorta delle conoscenze specifiche accumulate nel tempo dall’autore, della sua capacità di immaginare soluzioni costruttive improntate ai concetti di adattamento e di equilibrio. La realizzazione progressiva di un progetto abitativo possibile grazie anche alla relazione sinergica con i tanti professionisti coinvolti in una ristrutturazione edilizia che assume i caratteri del laboratorio collettivo, della sperimentazione di materiali e di innovazioni tecniche in grado di tradurre il concetto di sostenibilità ambientale in interventi concreti per l’abitare quotidiano.

Luca Mercalli è climatologo, presidente Società Meteorologica Italiana, giornalista scientifico per RAI e La Stampa. Le altre pubblicazioni più recenti di Luca Mercalli: “Non c’è più tempo” (Einaudi), “Il clima che cambia” (BUR), “Uffa che caldo” (ElectaKids) e “La Terra sfregiata – Conversazioni su vero e falso ambientalismo” (Edizioni Gruppo Abele).

Radio1 Rai è media partner di “Borgate dal Vivo” 2021. L’appuntamento “Cambia il clima, cambia la montagna” con Luca Mercalli si terrà nella borgata Vazon di Oulx nel pomeriggio di domenica 8 agosto alle ore 17. L’ingresso è gratuito mentre la prenotazione è obbligatoria cliccando il link www.borgatedalvivo.it/cambia-il-clima-cambia-la-montagna-luca-mercalli. Per maggiori informazioni scrivere una mail all’indirizzo info@borgatedalvivo.it oppure visitare il sito www.borgatedalvivo.it.

 

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1 COMMENTO

  1. Belle parole,ma fino a quando alcune nazioni continueranno a bruciare carbone (Cina, tanto per fare un esempio,ma anche la Germania e gli U.S.A non scherzano)come se non ci fosse un domani è inutile che ci sobbarchiamo i maggiori costi della cosiddetta rivoluzione green.È una forma di concorrenza sleale in cui alcune nazioni hanno così facendo degli enormi vantaggi sulle altre.La soluzione a medio termine esiste già se si ha il coraggio di ritornare al nucleare a fissione di ultima generazione in attesa dell’arrivo a lungo termine di quello a fusione Purtroppo le cosiddette rinnovabili non sono sufficienti e noi italiani dobbiamo ringraziare di avere una discreta quantità di energia di origine idroelettrica anche grazie ai nostri nonni e bisnonni.

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