OULX, PETIZIONE PER RIAPRIRE LA SALA D’ATTESA DELLA STAZIONE

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LETTERA DI ALCUNI PENDOLARI DI OULX

OULX – Nel mese di giugno l’Assessore ai Trasporti Marco Gabusi, rispondendo ad un’interrogazione di Monica Canalis (Pd), ha sollevato la Regione Piemonte da ogni responsabilità in merito al protrarsi dei lavori di adeguamento della stazione ferroviaria di Oulx. La replica inoltre evidenzia l’efficienza del servizio in quanto si tratta di “una zona sufficientemente servita”.

Nessuno lo nega: ci sono i treni regionali ad uso dei numerosi pendolari e studenti, c’è il Freccia Rossa per il turismo della neve e transita anche il Tgv per Parigi. Quella di Oulx è una stazione internazionale che, da oltre cinque anni, versa in uno stato di completo degrado.

La sala d’attesa è chiusa: entrambi gli accessi, lato binari e lato piazza, sono stati sbarrati. È possibile acquistare i titoli di viaggio esclusivamente al distributore automatico con evidenti disagi per chi era abituato alla biglietteria. I viaggiatori attendono fuori, al freddo: non vi è alcun locale al chiuso per attendere l’arrivo del convoglio, la pensilina che riparava dalla pioggia e dalla neve è stata rimossa: spesso le persone si assiepano nel sottopassaggio per sottrarsi al vento. Non sono presenti panchine in alcuna area della stazione ferroviaria. I contenitori dei rifiuti per la raccolta differenziata sono stati rimossi.

Il programma nazionale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) denominato “500 stazioni” avrebbe dovuto portare ad un miglioramento strutturale con l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di ascensori per consentire l’autonomia anche agli utenti con mobilità ridotta.

Tutti questi servizi erano già presenti ed attivi alla stazione di Oulx a seguito della ristrutturazione in occasione delle Olimpiadi e Paraolimpiadi Invernali del 2006. Ad oggi, invece, i viaggiatori con disabilità si trovano a destreggiarsi tra scalini da rifinire, new jersey disseminati ovunque, pavimentazioni irregolari e gravi carenze (ad esempio bagni chiusi, mancanza di informazioni sui ritardi e soppressione dei treni).

La porta di accesso ai comprensori sciistici è davvero fatiscente: è questa l’immagine che le Valli Olimpiche offrono per la ripartenza del turismo invernale? Nel 150° anniversario della costruzione del Traforo del Frejus dov’è finito il prestigio della linea storica Torino-Modane? Perché fregiarsi del titolo di stazione “internazionale” quando i servizi sono palesemente inadeguati?

Il cartello di fine lavori riporta ancora come data di ultimazione il 2 maggio 2018. Siamo amareggiati e abbiamo lanciato una petizione online (https://chng.it/xfn86PqX) per segnalare alle autorità la portata del problema. Chiunque abbia vissuto i disservizi legati ai lavori alla stazione di Oulx è invitato a firmare.

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1 COMMENTO

  1. Si,e’ proprio questa l’immagine” che le “valli olimpiche”oggi offrono:fatiscenza,inadeguatezza ,vanagloria(con lo sguardo sempre rivolto al passato)mentre i nostri cocorrenti corrono verso il futuro.

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