di LUCREZIA BONO, ROBERTO PEROL, ALESSANDRO STRANO (Consiglieri di minoranza) e MONICA MASSINI (ex assessore all’Istruzione)
CHIOMONTE – Per il terzo anno scolastico consecutivo, la recita di fine anno dei bambini delle scuole elementari di Chiomonte e di Giaglione per il progetto ‘Musica Maestro’, al quale le due scuole hanno aderito insieme e che ha visto i bambini delle due scuole impegnati per l’intero anno scolastico, sarà ospitata dal Comune di Giaglione.
Accordi iniziali e buonsenso avrebbero richiesto alternanza nella sede della recita: un anno a Giaglione, un anno a Chiomonte e così via. Dopo che già alla fine dello scorso anno scolastico la recita ebbe luogo a Giaglione come avvenuto l’anno scolastico precedente (che era il primo del progetto), per la recita di quest’anno prevista per il 2 giugno, alla richiesta del Comune di Giaglione se si organizzasse la recita a Chiomonte, l’Amministrazione comunale di Chiomonte ha risposto che per problemi logistici ciò non è possibile.
Quella della Amministrazione comunale di Chiomonte è una risposta che lascia esterrefatti. Anche perché per lo svolgimento della recita a Chiomonte sarebbero stati sufficienti un semplice impianto di amplificazione, un luogo in cui svolgere la recita (Ca’ Nostra o i giardini Levis) e un rinfresco per i bambini e per la banda musicale di Giaglione, coinvolta nel progetto.
Ci sarebbe piaciuto, a coronamento del progetto ‘Musica Maestro’ cui le due scuole elementari hanno partecipato, avere la recita finalmente a Chiomonte, anche per ricambiare l’ospitalità che il Comune di Giaglione ha profuso nei due anni precedenti e di cui si accinge a farsi carico anche per quest’anno.
Stigmatizziamo come una Amministrazione che proclama o ha proclamato grandi progetti – dal cippato al progetto vigne, dai parcheggi alla rete gas e via discorrendo (al di là del giudizio che ogni chiomontino possa serbare su ognuno di essi) – non sia in grado o non abbia la volontà di organizzare una recita di fine anno dei bambini delle elementari. E tra l’incapacità e la mancanza di volontà non sappiamo quale sia la prospettiva
più agghiacciante.
Sempre bona a criticare ma a costruire, ne abbiamo di boni a far qualcosa oppure no?