PIAN DEL FRAIS: “IL COMUNE RIAPRA LE 2 SEGGIOVIE E I BAGNI PUBBLICI”

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di ANDREA MUSACCHIO

CHIOMONTE – Far rinascere le seggiovie del Frais e riaprire i bagni pubblici collocati alla partenza delle piste da sci. E’ questo l’obiettivo di Fabio Lioy, cittadino di Chiomonte e promotore della raccolta firme diventata virale in questi giorni sui social network. Un’iniziativa che ha raccolto l’interesse di tutto il paese e che continua a girare tra il vecchio passaparola e i più moderni post di Facebook.

“Sto raccogliendo le firme per una petizione da presentare al sindaco di Chiomonte – racconta il valsusino attivo – Una delle seggiovie parte dalla stazione ferroviaria di Chiomonte ed arriva direttamente sulle piste, un ottimo collegamento per chi si sposta in treno. L’altra seggiovia si chiama Sauzea ed è l’unica seggiovia presente sulle piste del Frais. Lo Statuto del comune di Chiomonte prevede che alla petizione possano aderire tutti i cittadini, compresi i non residenti in Chiomonte”.

I luoghi in cui si puoi aderire alla petizione sono l’albergo Belvedere del Frais, la portineria del condominio Nuovo Frais e Doctor Phone Susa (il negozio di telefonia all’interno della galleria della Coop di Susa). Di seguito il testo della petizione.

“Dopo due stagioni di chiusura a causa del Covid-19, quest’anno hanno riaperto gli impianti di risalita delle piste da sci del Frais. Chiediamo che anche il comunale di Chiomonte faccia la sua parte attivando le 2 seggiovie di proprietà pubblica e aprendo i servizi igienici situati a fondo pista. Adesso, più che mai, è importante che si mettano in campo tutte le condizioni affinché la splendida località del Pian del Frais, sia resa accessibile ad una platea più ampia possibile”.

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12 COMMENTI

    • Ciao Salvatore, sono una persona libera e priva di conduttore. A me delle beghe interne al Frais non interessa proprio nulla. La petizione è una forma di democrazia prevista dallo Statuto comunale di Chiomonte: non si tratta di lesa maestà. Non ho niente contro il sindaco, che tra l’altro nemmeno conosco. Sono stati spesi 2 milioni di euro per la seggiovia e da contribuente mi dà fastidio vederla ferma, stessa cosa per i bagni pubblici.

      • Anche a noi da contribuenti dà fastidio che si continuino a buttare soldi pubblici per le seggiovie del Frais. Per cui la vera domanda è: chi si accolla le spese di gestione? Se ci pensano totalmente i privati secondo le regole del libero mercato, ben venga, ma se si pretende di continuare ad accollare i costi di queste “piccole opere inutili” alla collettività, no grazie.

    • Diciamo che se non avesse una casa al Frais probabilmente al sig. Fabio importerebbe poco dei soldi dei contribuenti spesi per la seggiovia. Un (legittimo) interesse privato, presentato per convenienza come un interesse pubblico.

  1. Bravo Fabio ! Speriamo anche in ricadute positive per tutto ciò che ruota attorno all’impianto che ben gestito avrebbe potenzialità enormi sia di inverno che d’estate

  2. Ma perché la seggiovia non se la mantiene chi possiede un alloggio al frais? Sono loro i beneficiari principali di questo servizio, perché aumenta il valore dei loro appartamenti, e quindi l’appetibilità. Contribuiscano quindi a pagarsi anche il servizio, non vedo perché debba essere accollato a tutta la comunità di cui della seggiovia del frais frega poco o niente.

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