POLEMICA A ROSTA PER IL SONDAGGIO DI UNA LISTA DAVANTI ALLE SCUOLE: INTERVIENE LA PRESIDE

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ROSTA – Con una circolare del 21 aprile, la dirigente scolastica delle scuole di Buttigliera Alta e Rosta ha vietato lo svolgimento di propaganda politica vicino agli edifici scolastici. “In questo periodo che precede le elezioni amministrative nel Comune di Rosta – spiega infatti la preside Gabriella Parente – onde evitare ingerenze, mi preme sottolineare che è vietato svolgere informazione, propaganda o sondaggi di stampo politico, nei pressi delle aree scolastiche”. Parente conclude precisando che “la scuola è apolitica a tutela dei propri utenti e, come tale, deve essere salvaguardata”.
Forse questo divieto è nato per placare le lamentele di alcuni genitori, che hanno ricevuto un questionario fuori da scuola o si sono visti arrivare a casa i figli con un sondaggio, proposto dalla lista civica di Sonia Leone, con cinque domande sulla mensa scolastica, il servizio di scuolabus, l’estate ragazzi e altre attività per gli alunni. “Ieri due gentili signori mi hanno proposto un quiz del Comune con domande varie. Poi ho scoperto che era di una lista elettorale! Ma che sistema è? È successo anche ad altri?”, spiega una mamma. “Anche oggi fuori da scuola c’era una signora che dava questo questionario, e lo consegnavano anche fuori dall’asilo in via Bucet”, continuano dei genitori.
Altri si chiedono cosa significhi con precisione “nei pressi delle aree scolastiche”, per sapere dove invece sarebbe permesso fare propaganda: “Questa storia di “nei pressi” non è chiara. Quanti metri sarebbero?”.
Anche una maestra commenta: “Non si deve strumentalizzare la scuola per le elezioni comunali, ma perché la scuola è il futuro per i nostri ragazzi e anche il nostro”.
E altri genitori concludono: “Mi chiedo cosa si inventeranno tra qualche giorno pur di acchiappare qualche voto in più…non ci sono più parole. Per favore, chiunque riceva il questionario scriva (come ho fatto io) che non si fa propaganda con i nostri figli e con l’educazione, è inammissibile! Senza quella firma poteva essere una cosa carina, così è scandaloso! Non facciamoci usare! Usiamo la testa!”.
Non tutti però hanno visto il sondaggio come negativo, infatti una mamma spiega: “Io l’ho compilato e consegnato, l’ho inteso come sondaggio, sono cinque anni che pago una mensa e il bambino viene a casa affamato perché immangiabile! Cinque anni di elementari dove cambia maestre continuamente, magari ci fosse un cambiamento”.

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3 COMMENTI

  1. Faccio presente che le istituzioni politiche spesso vanno negli istituti a fregiarsi di far arrivare denari per battere il voto , perchè non li sbattete fuori a calci nel deretano ?, come è possibile che le mense non sono cosi oculatamente guardate ?, perchè i ragazzi devono portarsi la carta igienica, oppure manca sempre un sacco di riparazioni sulla sicurezza?, le pulci e giusto farle ma su tutto, e tutti..! anche se siete sotto ricatto di partito, visto che la maggior parte delle PRESIDI SONO DI CORRENTI PARTITICHE, oppure saltano lo sgabello , anche questo sarebbe da VIETARE preside …! i presidi non dovrebbero mai fare politica, pena il decadimento da tale…!

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