PRO LOCO BARDONECCHIA, I DUBBI DI BORGIS IN CONSIGLIO COMUNALE

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Da sinistra il consigliere di opposizione Roberto Borgis e il vicesindaco Chiara Rossetti

BARDONECCHIA – Durante il consiglio comunale a distanza del 7 maggio, il consigliere di opposizione Roberto Borgis ha chiesto chiarimenti sulla questione Pro Loco. “Abbiamo saputo che l’associazione era stata sciolta e poi rifondata con nuovi partecipanti – ha detto Borgis – ben venga, si tratta di una realtà importante. Ma perché non è stato usato lo stesso “contenitore” e si è deciso di scioglierlo? Non bastava sostituire il gruppo dimissionario piuttosto che creare una nuova associazione, con tutti i costi che ne derivano? Questo sarebbe stato utile anche per i posti di lavoro delle due ex dipendenti dell’associazione”.

Alle domande di Borgis ha risposto il vicesindaco Chiara Rossetti: “Non va chiesto a noi perché la vecchia pro loco sia stata sciolta, ma va chiesto al gruppo che ha dato le dimissioni. Comunque abbiamo un ottimo rapporto con la nuova pro loco, è molto operativa. Non dipende dal Comune che la vecchia associazione sia stata sciolta, avevamo fatto diverse riunioni per scongiurare la chiusura e sottolineando la questione dei due posti di lavoro a rischio. Però ci siamo resi conto che da parte dei soci mancava la volontà di continuare. Il Comune non può obbligare la gente, bisogna tenere conto che gestire una pro loco è impegnativo, maneggia denaro pubblico ed è un braccio operativo dell’amministrazione comunale. Il tutto viene svolto da volontari, quindi per svolgere questa attività bisogna essere davvero motivati. Ci siamo resi conto che da qualche anno questa motivazione era venuta meno, complici i problemi burocratici, come ad esempio sul tema della sicurezza dell’organizzazione degli eventi, ecc. Trattandosi di volontari, un po’ di scoramento c’è stato. Per quanto ci riguarda, come amministrazione comunale abbiamo fatto di tutto per mantenere viva la pro loco ed evitare lo scioglimento, ma bisognava comunque modificare lo statuto, che era obsoleto. La nuova pro loco è associata all’Unpli e i costi per rifondare l’associazione sono stati abbastanza ridotti, soltanto per depositare lo statuto. Le modifiche all’atto si sarebbero dovute fare anche con la vecchia associazione, quindi i costi sarebbero stati gli stessi”.

La pro loco si occuperà di gestire anche il Palazzo delle Feste, come già faceva la vecchia associazione: “In questi giorni abbiamo ultimato la convezione con l’associazione per assegnarle la gestione dell’edificio – continua il vicesindaco Rossetti – non ci sono problemi, così come per i materiali. In parte erano di proprietà della vecchia pro loco, che si è accordata per lasciarli alla nuova associazione, mentre in parte sono di proprietà del Comune”.

La Rossetti ha ricordato anche le modalità per assumere la nuova segretaria dell’associazione: “Il Comune ha chiesto l’evidenza pubblica per la selezione, sono pervenute in pro loco 40 candidature. Il direttivo dell’associazione ha fatto una prima scrematura delle candidature, escludendo quelle non adeguate al profilo richiesto, mentre la selezione finale è stata affidata a una psicologa del lavoro”.

Borgis ha chiesto chiarimenti anche sul contributo dato alla nuova associazione: “Sono stati stanziati 13.800 euro per far organizzare il Carnevale, come da loro preventivo spese, ma visto che alla fine l’evento si è limitato ad un solo giorno anziché ad una settimana, il costo si è ridotto notevolmente, quindi saranno scorporati i soldi non utilizzati e resi disponibili per altre iniziative”.

Borgis ha interrogato il Comune anche sulla questione delle improvvise dimissioni del neo presidente Diego Chiavegato e sulla sua sostituzione avvenuta in meno di due mesi (da gennaio a metà marzo ndR): “Il suo posto l’ha preso la vicepresidente Carola Vajo – ha risposto Rossetti – l’ex presidente ha avuto grossi problemi di famiglia e non se la sentiva di continuare, ha chiesto di essere sostituito. Però bisognare tenere conto che nel regolamento che hanno approvato, i componenti del nuovo gruppo hanno scritto che proveranno a gestire la pro loco, con questo direttivo, per un anno. Con la possibilità di fare le elezioni del nuovo direttivo nel 2021. Proprio adesso è partita la campagna per i tesseramenti e per trovare nuovi soci, in modo che si allarghi l’assemblea. Si tratta di una pro Loco di emergenza, nata per gestire questo periodo, visto che la vecchia associazione era stata sciolta. L’impegno è quello di tornare alle votazioni tra un anno, quando ci saranno più soci”.

Borgis ha replicato: “Quindi questa è una fase in cui la pro loco viene traghettata, prima di nuove elezioni all’interno del consiglio?”. “Esatto – ha risposto il vicesindaco – comunque queste scelte non competono a me, ma all’assemblea dei soci, saranno loro a decidere se si faranno le elezioni. L’attuale direttivo ha preso l’impegno per un anno”.

Borgis ha chiesto anche chi sono i rappresentanti del Comune all’interno dell’associazione: “C’è un membro nominato dall’amministrazione – ha detto Chiara Rossetti – prima era la consigliera Alina Maruseac, mentre il consigliere Luca Gallo c’è sempre. In questa fase ci sono stata anche io come supporto”.

Prima di concludere il dibattito sulla pro loco, il sindaco Francesco Avato e Borgis hanno ringraziato i volontari per la collaborazione nella distribuzione delle mascherine durante l’emergenza Coronavirus.

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1 COMMENTO

  1. Hanno appena Rifondato la PRO LOCO e già pensano di assumere dipendenti? provate prima a farla funzionare VOLONTARIAMENTE poi eventualmente si assume personale.
    Non conosco alcuna proloco in Valsusa con dipendenti fissi, fanno tutti volontariato GRATUITO

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