PROFUGHI IN VALSUSA, È NATA FRANCESCA: LA PRIMA BIMBA DI UNA COPPIA OSPITATA COL PROGETTO DI ACCOGLIENZA DIFFUSA

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di LUCA MARTIN

SAN DIDERO – Storie di fuga, di persone costrette a scappare dalla povertà o dalla guerra, costrette ad affrontare dei veri e propri viaggi della speranza per poter (forse) trovare una vita migliore.
Finalmente, però, anche storie di vita.
La vita della piccola Francesca, la prima nascita in assoluto all’interno del progetto “Accoglienza diffusa in Valle di Susa”.
Vi è grande gioia intorno all’evento, soprattutto nel paese di San Didero, dove i genitori della neonata risiedono: “Aspettavamo da qualche giorno questo momento – ha commentato il sindaco Loredana Bellone – venerdì mattina ho sentito l’ambulanza passare sotto casa mia e mi sono apprestata a seguirla per vedere cosa stesse succedendo. Al mio arrivo in via Frassinere (dove la coppia risiede) per la mamma erano già iniziate le doglie”.

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Si sa poco della storia di questa coppia, nigeriana lei e maliano lui, prima che arrivassero in Italia: “Non sono molto disposti a parlarne – ha proseguito il primo cittadino – e vi è anche una difficoltà di comunicazione con Joy (la madre della piccola Francesca) in quanto si esprime solo in inglese. Fortunatamente, possiamo facilmente comunicare con suo marito che parla tranquillamente in francese”.
Un travaglio non particolarmente lungo per dare alla luce la piccola Francesca che, dopo l’arrivo dell’ambulanza intorno alle 8.00, è nata verso le 9.30 all’Ospedale di Rivoli.
Il sindaco Bellone ha poi parlato delle condizioni della bambina: “Fortunatamente sta bene, pesa 3,490kg ed è lunga circa 51 centimetri. Nella giornata di oggi, lei e la mamma dovrebbero essere dimesse”.
Una nuova arrivata che, però, non sarà sola. Infatti, la coppia di immigrati nordafricani ha già un bambino, Omar, del quale ha voluto parlare Loredana Bellone: “La loro integrazione sta proseguendo progressivamente. Il piccolo va a scuola, a Susa o a Bussoleno in base ai differenti orari; inoltre, so che il suo papà ha richiesto al Comune di San Didero una bicicletta per potersi spostare più comodamente”.
La famiglia, ora arrivata a 4 unità, è seguita dalla cooperativa Frassati di Torino con la quale l’amministrazione comunale vorrebbe organizzare un piccolo ritrovo per festeggiare l’evento: “Vedremo – ha concluso il sindaco Bellone – dipenderà anche dalla volontà della mamma e, soprattutto, dalle sue condizioni di salute una volta dimessa”.
A proposito di questa nascita che, ricordiamo, è la prima in assoluto all’interno di questo progetto di accoglienza si è espresso anche l’assessore del Comune di Avigliana Enrico Tavan, in qualità di promotore di questo progetto: “Siamo contentissimi per questa prima nascita. Ora speriamo che possa arrivare il permesso di soggiorno per la madre, visto che in questo momento ne è ancora sprovvista”.
Sicuramente una bella storia, dalla lontana Nigeria, fino alla piccola Valle di Susa che, speriamo, possa essere per Francesca il punto di partenza per una vita serena, come tutti i bambini dovrebbero avere.

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2 COMMENTI

  1. in affitto appunto, mica gratis… leggo oggi questo vecchio articolo, ma è come se io dovessi ringraziare il mio padrone di casa perchè mi dà la casa: pago l’affitto, cerco di tenerla bene, lui ci guadagna, dunque grazie di che?

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