QUATTRO VALSUSINI GIRANO L’ITALIA IN BICI: L’AVVENTURA DI JODY, MARIE PAULE, MIRKO E PAOLO

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di THOMAS ZANOTTI

OULX / SUSA – C’è un’Italia meravigliosa che attraversa terre e contribuisce ad arricchire il paese sia in termini economici che ambientali. L’Italia delle due ruote è partita da Oulx in Alta Val Susa e terminato in provincia di Chieti nella splendida regione dell’Abruzzo.

Questo è stato il viaggio di quattro ragazzi valsusini (Marie Paule Fendoni assieme a Paolo La Rocca di Susa e Jody Vasone con Mirko Di Lanzo di Oulx, quest’ultimo di origini abruzzesi) che hanno deciso insieme di intraprendere un’emozionante e suggestivo tragitto della durata di undici giorni attraversando magnifici paesaggi e meravigliosi centri storici del nostro stivale.

In tempi in cui si stanno cercando delle strategie per arginare l’avanzata del cambiamento climatico e dei sistemi per ridurre emissioni e inquinanti anche legate ai trasporti, la bicicletta e dunque un vero toccasana per chi la pratica, che fa provare l’emozione di viaggiare rispettando la natura e godersi un paesaggio che altrimenti si tende a dimenticare troppo facilmente.

Abbiamo intervistato per il giornale Jody Vasone, uno dei quattro ragazzi che ha compiuto questo bellissimo e interessante viaggio con le biciclette nel territorio italiano.

– Com’è nata l’idea di fare questo percorso in bicicletta dalla Val di Susa fino in Abruzzo?

È stato un po’ per scherzo quando il nostro compagno di viaggio Mirko aveva detto che se fossimo arrivati a casa sua ci avrebbe offerto una montagna di arrosticini, un po’ per porci una meta che non fosse stata la solita e tradizionale “gita domenicale”. Alla fine abbiamo deciso di partire e completare la missione una volta arrivati a destinazione.

– Durante i vostri undici giorni che cos’avete visto di bello e interessante?

Abbiamo visto praticamente di tutto. Boschi, sentieri, ma anche piccoli borghi delle campagne piemontesi, lombarde, emiliane e di altre regioni. Abbiamo “toccato” importanti città come Modena, Parma, Piacenza anche se dobbiamo ommettere di aver viaggiato una volta sola in treno nella tratta Piacenza-Bologna. E poi ancora Forlì, Forlinpopoli così come tutte le città e tutti i paesi lungo la costa adriatica. Siamo stati a Pesaro, Porto San Giorgio, Senigallia per poi salire verso il Colle delle Grazie e superato il Parco del Monte Conero. Ancora in cima fino a Camerano e Sirolo per poi scendere per Marcelli e Porto Recanati fino ad arrivare a Civitanova Marche. Infine le ultime località sono state Grottammare, Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi, Francavilla a Mare, Pescara ed infine, dopo una salita di ben quindici chilometri siamo arrivati definitivamente a Bucchianico.

– Intendete ancora fare altri giri in bicicletta nel territorio italiano?

In programma ci sarà il Tour della Sardegna partendo da Olbia e si scende a sud sulla costa est verso Villasimius. Andremo anche a Cagliari per poi risalire dalla cost ovest fino a Porto Torres. Dopo la Sardegna sarà la volta del Trentino Alto Adige passando per le ciclovie del Triveneto e risalire verso la Val Gardena. Poi si vedrà e finchè abbiamo ancora cuore e gambe nulla è impossibile.

– Quali consigli daresti a tutte le persone che volessero provare un’esperienza in bicicletta come la vostra?

Un consiglio è quello di mettersi in sella e pedalare. Non in città oppure sulle statali, ma su sterrati, boschi oppure su percorsi pianeggianti circondati e immersi nella natura. Un altro è quello di cominciare con dei brevi giri di qualche giorno come ad esempio nei laghi di Annecy in Francia oppure nel Lago di Garda. Di tutto questo vorrei sottolineare che l’Italia è piena di bellissimi itinerari ciclistici adatti a tutti i tipi di ciclisti dai percorsi molto soft fino ad arrivare a quelli hard. Basta cercare il proprio.

 

 

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