RUBIANA E LA GUERRA PER IL GALLO CANTERINO: “SORVEGLIATO” DALLA POLIZIA MUNICIPALE

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Il gallo di Rubiana “Napoleone” al centro delle polemiche

di ALBERTO DOSIO

RUBIANA – Potrebbe essere una vicenda sullo stile “Spy Story”, ma in realtà è un banale accadimento di provincia fatto di segnalazioni anonime e di “canti di gallo”. Il tutto si svolge in quel di Rubiana e il gallo ha il nome di Napoleone. In questo paesino della Valmessa una famiglia si lamenta da tempo di non poter riposare a causa del canto del gallo.

Va precisato che il gallo in questione è chiuso al riparo durante la notte, tuttavia fa parte del contesto agricolo del territorio. Ma a causa delle lamentele e delle segnalazioni, è dovuta intervenire sul posto la polizia municipale di Rubiana: quando si sono presentati i vigili urbani a casa della proprietaria del volatile per controllare i “rumori molesti”, hanno atteso diversi minuti per verificare il canto, ma il gallo, ahimè, non ha cantato.

Sembrava di assistere, chi ha già qualche anno in più lo ricorderà bene, a una puntata di del programma televisivo “Portobello” con il compianto Enzo Tortora.

Insomma, nel piccolo paese di Rubiana è scoppiato un caso per questo gallo canterino…per farsi un’idea basta leggere le reazioni sul gruppo Facebook di Rubiana, tra favorevoli e contrari, che potrebbero essere descritte da una frase di Fabrizio Caramagna: “Ogni giorno l’alba lancia la prima edizione del mondo grazie al suo giornalista più fedele: il gallo”.

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22 COMMENTI

  1. Mandate il Merovingio a chiudergli il becco ogni volta che apre becco!!!! Almeno fà qualcosa di utile per la società.

    • Commento puerile come puerile è la “mente” che l’ha partorito.Cresca un po’,scrive e probabilmente ragiona come un bambino delle medie.Non vorrei essere nei panni dei suoi parenti,se ne ha,che la devono sopportare.

  2. I cani invece li sopportiamo…..in Cina li mangiano esattamente come noi mangiamo i galli…le auto che fanno rumore nn sono buone invece. Chi viene dalla città ad abitare in campagna si dovrebbe adeguare..
    E nn noi di campagna adeguarci ai cittadini…che tornino in citta. La campagna e il galli che canta!
    .

    .

  3. Di certo se vivi in città anziché in campagna, nn hai di questi “problemi”. Se invece si è scelto di vivere in campagna, occorre accettare i pro e i contro. Ma se nn si sanno mettere sulla bilancia i vantaggi contro gli svantaggi della vita fuori città, beh, ma di cosa vogliamo discutere??… Non si può avere tutto……..

  4. Sti cittadini che vengono dalla citta’ per trovare pace e tranquillità devono smetterla di rompere,
    In campagna i galli e le galline ci sono sempre stati ed hanno sempre cantato , ma il “villan ” che si alza presto la mattina il canto del gallo non ha mai dato fastidio. come pure i rintocchi delle campane. Come in tutte le cose ci sono i pro e i contro, non si puo avere tutto dalla vita. Se non ti va tornatene in città.

    • Molti cittadini sono fuggiti dalla città perchè il covid 19 gli ha messo una bella fifa, e hanno capito che era meno facile contagiarsi in campagna che nelle loro beneamate città dove vivono tutti ammassati… solo che adesso vogliono cambiare le abitudini dei “campagnini”… possono sempre vaccinarsi e rientrare alla base, vuoi mettere la poesia di un martello pneumatico contro il chicchirichi di un povero gallo?

  5. I cittadini scappano dalla città inseguendo il “mito” della vita di campagna. Poi sono infastiditi da tutto e pretendono di vivere come in città. Restate in città.

  6. Noi che viviamo in campagna sopportiamo ogni weekend tutti i we dell’anno gli schiamazzi dei vicini che vengono nella seconda casa PER SFOGARSI.Nessun rispetto per nessuno,nessun orario,solo loro.Non sono GALLI eppure dobbiamo sopportarli!!!!!!

  7. Semplicemente ridicolo!!! da che mondo è mondo, i galli fanno chicchirichi, gli uccelli cip cip,le mucche muu, le pecore bee, i cani bau e i gatti miao… queste persone infastidite dai rumori della natura, non potrebbero di grazia trasferirsi in massa nei centri cittadini in mezzo allo smog, ai trum trum trum dei martelli pneumatici, ai pit pit dei clacson, ai bum delle portiere sbattute, agli schiamazzi umani di giovani rampanti che nei weekend si sbronzano e poi urlano per le strade anche alle 2 di notte, ai tin tin dei tram, ai gniii dei freni degli autobus e via dicendo?? Alla fine non si può tacitare gli animali che fanno parte del contesto agricolo delle nostre valli per accontentare chi ha il sonno leggero e magari fino a 2 mesi prima dormiva placido in Corso Regina a Torino incurante di tutti i rumori notturni e mattutini… chi non resiste in campagna, si trasferisca in città, oppure esistono i tappi per le orecchie e le gocce per dormire…

  8. Io vivo a Rubiana e ogni ora sento le campane senza parlare della domenica ma ci convivo e non mi lamento ora se per un gallo chiamare i vigili ,ho cambiate paese belli

  9. La soluzione potrebbe trasferire o eliminare la subumana famiglia fastidiosa. Il gallo fa solo il suo lavoro, quei fagnani evidentemente non si stancano abbastanza, altrimenti riuscirebbero a dormire.

  10. Il confine tra il rumore lecito e quello illecito sta nel superamento della soglia della normale tollerabilità (articolo 844 del Codice civile): quando cioè, rispetto al rumore di fondo – quello proveniente dall’ambiente e dalla strada – è più forte di 3 decibel durante le ore notturne oppure di 5 durante le diurne.
    Oltre a ciò si valutano anche altri aspetti, come la sua persistenza nel tempo; tuttavia l’origine del rumore, il contesto in cui avviene e l’identità di chi lo denuncia non giustificano né aggravano il problema.
    La legge prevede delle sanzioni ed anche delle possibili conseguenze penali (articolo 659 del Codice penale), di cui ogni cittadino deve tenere conto nei propri comportamenti.
    Il resto sono solamente chiacchiere irrilevanti.

    • Grazie per la lezione, ma il punto è proprio il contesto, ovvero un gallo che canta in zona di campagna. Per cui i vigili sono tenuti per dovere a rispondere alla chiamata, ma a parte farsi qualche risata per la vicenda, le tue leggi sui decibel non ti dico dove te le puoi mettere.

  11. Io sono un montanaro DOC ho sempre odiato i cittadini da noi sono riusciti a far chiudere le strade sterrate unico patronio ereditato dalla guerra vietare le feste patronali.x la musica ( liscio occitana) gli hanno creato in città i loro posto giusti i. Meravigliosi.centro commerciali dotati pure di psicologi x quelli che non sopportano il gallo Io non entro in un ristorante se ci sono bambini rumorosi e maleducati ad esempio preferisco il gallo o una scorreggia di.un maiale.

  12. Ma gli.psicologi cosa servono se non lavorano x quelli che non.sopportano i.galli è peggio sopportare i sibilii dei bambini rumorosi e maleducati

    • Nella vita dovrebbe esserci spazio per tutti: per i galli in campagna dove hanno il sacrosanto diritto di vivere, per i cani che hanno diritto di fare bau e i gatti miao…e anche per i bambini…siamo stati tutti bambini e spezzo una lancia a loro favore, a volte sono maleducati per colpa dei genitori che non insegnano loro come ci si comporta, ma non si può neppure pretendere che un bimbo resti fermo come una statua, è come pretendere che il gallo non faccia chicchirichi….. insomma , in una sola parola: più TOLLERANZA.

  13. a me rompono di più le campane che suonano le ore e le mezzore, ed alle 6 di mattina suonano a festa come il giorno della liberazione. Provare alla Rivera di Almese , altro che il galluciu.

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