RUBIANA – All’altezza della borgata Tetti Sabbionera di Rubiana proseguono a ritmo serrato le operazioni per la riapertura della Strada Provinciale 197, che il 17 e 18 aprile scorsi era stata investita da una frana dal versante sovrastante la carreggiata, tra il km 6+500 e il km 6+900, con colate di fango e massi di piccole e medie dimensioni sulle carreggiata.
Nel pomeriggio di lunedì 12 maggio la Città Metropolitana ha effettuato un sopralluogo per verificare la posa delle barriere new jersey che consentiranno la parzializzazione della circolazione e la protezione a valle della carreggiata.
La Città metropolitana ha speso sinora oltre 500.000 euro per interventi di somma urgenza per riattivare la viabilità in piena sicurezza. Terminato il posizionamento delle barriere new jersey, meteo permettendo, da martedì 13 maggio inizierà il montaggio delle reti in aderenza nel versante a monte della strada. La posa sarà agevolata dall’intervento di un elicottero per il trasporto a monte del materiale utile al posizionamento delle reti, da fissare poi sul versante.
Tutto questo per velocizzare il più possibile le operazioni volte alla riapertura della strada e nonostante il maltempo abbia ostacolato i lavori nelle scorse settimane. “Si sta facendo tutto il possibile per garantire la riapertura al traffico per sabato 17 maggio – dicono dalla Città Metropolitana di Torino – A seguire, verranno effettuati piccoli interventi di bitumatura, per consentire il regolare passaggio della carovana del Giro d’Italia sabato 31 maggio”.
Quello di Rubiana è uno degli interventi più complicati per ovviare ai danni che il maltempo di aprile ha inferto alla rete stradale di competenza della Città metropolitana, portato avanti nonostante le condizioni meteo sfavorevoli e la coincidenza con due ponti festivi.
La complessità tecnica dell’intervento sulla SP 197 a Sabbionera di Rubiana è notevole, poiché, dopo aver completato le necessarie verifiche tecniche, la Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana di Torino ha eseguito il disgaggio dei massi ancora suscettibili di scendere a valle dal versante a monte.
Sono state effettuate le indagini sismiche a rifrazione e le indagini geofisiche finalizzate alla caratterizzazione lito-stratigrafica ed idrogeologica del versante instabile. Sono anche state effettuate le prove di estrazione dei chiodi per il corretto dimensionamento degli ancoraggi definitivi, che serviranno a fissare le reti in aderenza che mitigheranno il rischio di frana per poter riaprire, come già annunciato Provinciale 197 a senso unico alternato e in sicurezza sabato 17 maggio.
Le attività di ripristino per la messa in sicurezza hanno interessato il tratto che va dal km 6+500 al km 6+900, con la pulizia e la riprofilatura del versante a monte, una prima ed urgente regimazione delle acque di piattaforma, con il ripristino di fossi e cunette e il ripristino-rifacimento degli attraversamenti e la posa di barriere new jersey sul lato a valle, oramai completata. Dato atto che la maggior parte del dissesto si è avviato a causa della non corretta regimazione delle acque di monte, la Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana ha chiesto al Comune di Rubiana di eseguire interventi urgenti di regimazione delle acque superficiali provenienti dalle aree abitate, per evitarne il ruscellamento concentrato sui versanti orientale e meridionale del monte Bruiera e lungo la viabilità comunale, con riversamento sulla Provinciale 197.
Ormai I cittadini sperano ogni anno che il Giro o il Tour passi per i propri comuni, come si è visto in Val Chisone nel liberare le strade montane dalla neve ed adesso la Sp197 per far passare la carovana ciclistica, anche in pianura per far bella figura al mondo, rifanno il manto stradale, abbelliscono le rotonde, ecc. ed allora … viva il ciclismo. Ahahah.
Mamma mia, quella strada era già fatiscente ben prima dell’alluvione… adesso la carreggiata è ancora ben più stretta… si spera che si decidano a costruire muri di contenimento e a riportarla almeno alla larghezza originale, altrimenti poveri residenti… inoltre era una bella gita estiva verso il colle del Lys, il suo bellissimo museo etnografico, i suoi sentieri e l’altra valle, ma così fa proprio paura.