SACRA DI SAN MICHELE, IL COMUNE “BACCHETTA” I ROSMINIANI: “NON È UN BENE PRIVATO E I PADRI NON DEVONO LAVORARE ISOLATI. CI VUOLE UN NUOVO PIANO DI GESTIONE”

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Riceviamo dal COMUNE DI SANT’AMBROGIO

SANT’AMBROGIO – Il Comune di Sant’Ambrogio di Torino ha avviato un tavolo politico con la Regione, i Padri Rosminiani e i Comuni confinanti con la Sacra e le due Unioni dei Comuni Valle Sangone e Valle Susa per un progetto di territorio a favore della Sacra scaturito in due primi concreti impegni contenuti nella Delibera “Comuni per la Sacra” e nell’inizio del percorso di candidatura della Sacra a patrimonio dell’Unesco.
I Padri Rosminiani così come il territorio non possono continuare a lavorare isolati, ma devono trovare nuove sinergie e strette collaborazioni per una gestione ottimale e funzionale della Sacra. Tutte le risorse e le forze vanno messe in comune sotto il coordinamento della Regione visto che si tratta di un bene demaniale e cioè di tutti. I progetti anche di restauro vanno da subito studiati e concordati insieme in partenza: infatti i bandi pubblici europei e regionali così come quelli privati di banche e fondazioni riconoscono molto più punteggio agli interventi proposti insieme alle pubbliche amministrazioni, le sole in grado di intercettare tali risorse come dimostrato nel suo piccolo dal Comune di Sant’Ambrogio che ha potuto reperire 229.000 di contributi per la riqualificazione della via ferrata e la realizzazione dei parcheggi.
In questo senso il Comune di Sant’Ambrogio sollecita un piano di gestione economica e turistica della Sacra che è un bene demaniale e non privato condiviso e coordinato dalla Regione in tutte le sue fasi e con il territorio: questa è la via giusta per una gestione efficiente della Sacra che non puó essere lasciata in capo solo ai Padri Rosminiani non in grado di intercettare da soli i fondi necessari al suo mantenimento.
I parcheggi a pagamento in via di realizzazione da parte del comune hanno tre precise finalità: dare ordine e sicurezza all’attuale parcheggio selvaggio specie nei giorni festivi; creare due posti di lavoro; reperire fondi dai turisti stessi per offrire loro nuovi e migliori servizi.

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