SANITÀ, ASSENZE PER IL PONTE DEL 25 APRILE: “LE CASE DI RIPOSO LIMITINO L’INVIO DEGLI ANZIANI AI PRONTO SOCCORSO”

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LETTERA FIRMATA

Il Commissario della Direzione generale dell’Azienda Sanitaria Zero del Piemonte, dott. Carlo Picco, in occasione del ponte del 25 aprile ha diramato nei giorni scorsi una circolare indirizzata a tutte le Strutture sanitarie (112, 118, RSA, Presidi ospedalieri ecc..) della regione, in cui si invita al rispetto rigoroso del piano di contenimento del sovraffollamento dei Pronto Soccorso regionali a partire da venerdì 21 sino al 25 aprile ompreso.

In particolare, tra gli altri richiami normativi, “si invitano le RSA a inviare in Pronto Soccorso solo gli ospiti (anziani) con emergenza strettamente conclamata, e solo dopo una valutazione effettuata da un medico”.

Da rilevare che, come espresso nella circolare stessa, durante il ponte del 25 aprile i medici di famiglia sono in gran parte non operativi. Ennesimo problema di mancanza di personale oppure tentativo di razionalizzazione? In ogni caso la sanità piemontese evidenzia dele criticità ineludibili.

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27 COMMENTI

  1. Sanità sempre più nel caos , gli anziani adesso verranno scaricati direttamente in doira (dora) per evitare il sovraffollamento dei pronto soccorso . I medici di base ovviamente fanno il lungo ponte ed il giuramento ad esculapio dove va a finire ? Un’altra vergogna Italiana , bravo Cirio le prossime elezioni vieni a chiedere i voti

    • Infatti sarebbe anche ora di finirla con questa storia che i medici di base fanno tutti i ponti esistenti in un anno lavorativo e non solo, sono già in vacanza nel prefestivo… Ci vorrebbe organizzazione, che non vuol dire non fare nessun ponte, ma una volta lo fa uno, una volta lo fa l’altro, in modo che ci siano degli ambulatori aperti per le emergenze… mica noi dipendenti comuni facciamo tutti i ponti, io nel 2023 non ne ho fatto nessuno e sono ancora qui, possibile che loro debbano sempre essere in ferie? E’ giusto che vadano in ferie, ci mancherebbe, ma non tutti insieme nei ponti mentre i pazienti che hanno la sfortuna di sentirsi male durante i ponti rischiano di schiattare. Concordo con chi chiama Ippocrate ipocrita, perché fanno mille storie se non concordi su un certo farmaco, ma poi quando ci sono di mezzo le ferie, puoi crepare come vuoi che non gliene importa nulla… poverini gli anziani delle RSA, adesso è diventata una colpa ammalarsi nei festivi?? Vergognoso.

      • Gwen, sempre gli stessi commenti che trasudano ignoranza. Le emergenze (codici gialli e rossi) vanno al pronto soccorso. Dal medico di base si va per cose da codice bianco, e in quel caso non c’è alcuna urgenza che richiede disponibilità nelle festività, esattamente come accade per il Sabato e la Domenica. Se la gente la piantasse di usare i pronto soccorso al posto del medico di base, avremmo pronto soccorso meno intasati e più efficienti.

        • Forse non dovrebbero esserci attese lunghe per più di un anno per una colonscopia, tanto per dirne una, per poi doverla fare a Verbania dalla Valle di Susa, con una persona già operata di polipo intestinale pre-canceroso, tanto per dirne una, per avere il pronto soccorso meno intasato… poi sa, quando il marito di una mia amica vomitava a tutto spiano di domenica sera e la guardia medica ha diagnosticato telefonicamente “un’indigestione” prescrivendo citrosodina, e la moglie purtroppo ha aspettato e seguito queste indicazioni, il poveretto, che peggiorava invece di migliorare, decidendo successivamente di recarsi in pronto soccorso accompagnato dalla consorte, purtroppo è giunto all’ospedale di Susa morto…sa perchè? era un infarto, non un’indigestione… quindi, io trasuderò ignoranza, come lei molto cordialmente mi dice, senza manco conoscermi, ma viste molte diagnosi errate, è ovvio che le persone spaventate si recano al pronto soccorso, e per quanto riguarda il marito della mia amica, se non avesse ascoltato la guardia medica restando alcune ore a casa, ma fosse andato di corsa al pronto soccorso, sempre che lo avessero guardato subito, sarebbe ancora vivo, perchè con un pronto intervento ci si può salvare… facile fare i sapientoni sulla pelle degli altri, ma le assicuro, se stesse veramente male, al pronto soccorso ci andrebbe anche lei perchè nessuno di noi, sano di mente, vuole morire prematuramente, giovane o anziano che sia… poi non parliamo di anziani, dal covid in poi in Italia sono diventati lo scarto, possono pure morire che a nessuno importa nulla, ma ricordiamoci che i casi sono due: o si muore giovani o si diventa vecchi e non per questo meno meritevoli di cure.

  2. Non è Esculapio ma Ipocrita (o Ippocrate, ma l’è istess); medici per vocazione ne restano il 3%? Non forse solo il 2% ma tant’è: crepetere tutti! A no: ” ricordati che devi . . . ” PAGARE LE TASSE.

  3. Certo perché medici e infermieri non sono esseri umani come lei e quindi non hanno una vita privata e non possono assolutamente godersi 2 gg di ferie quando pare a loro.
    Semmai la responsabilità è dei governi che si sono susseguiti nel tempo, che hanno continuato a bloccare le assunzioni nella Pubblica Amministrazione pensando che i servizi venissero erogati da Mago Merlino e non da dipendenti regolarmente assunti in vece di coloro che, anche giustamente, hanno lasciato il loro posto per la pensione.
    Ora stupiamoci dei ritardi di sanità e qualsivoglia altro Ente pubblico, stupiamoci che una qualsiasi pratica impiega il triplo del tempo per essere portata a termine.
    Hanno assunto per decenni migliaia di amici loro e amici degli amici che, per la maggior parte del tempo, facevano poco e niente e sono pure andati in pensione a 40 anni…. Ora, per contrastare una politica becera quarantennale, non assumono più per risparmiare….
    Complimenti

    • Indubbiamente i medici e gli infermieri sono esseri umani come tutti noi, nessuno lo contesta. Ma come io oggi non ho fatto nessun ponte e sono venuta a lavorare, perchè il personale è poco e i ponti si suddividono tra tutti, così hanno solo da organizzarsi negli ospedali: una volta fa il ponte un medico o un infermiere di un certo reparto, un’altra volta lo fa un altro, di certo non si può lasciare il reparto sguarnito. Che facciano un buon piano ferie, concordato in anticipo, per chi non ha problemi scolastici con i figli, ci sono periodi molto migliori dei ponti per visitare luoghi sempre belli e interessanti, invece di sovraffollare luoghi come Venezia, le 5 Terre eccetera tutti insieme il 25 aprile o il primo maggio quando non c’è neppure lo spazio per farsi il famoso selfie… Paesi come l’Olanda fanno le ferie scaglionate anche per regioni, non vanno tutti in vacanza insieme e non muore nessuno per questo motivo, invece negli ospedali senza medici e infermieri, purtroppo si muore.

      • Quello che fai tu non è che deve fregare al resto del mondo. Come tu hai deciso liberamente di fare un lavoro che richiede di non fare ponti o lavorare nelle festività, altri hanno deciso altrettanto liberamente di fare lavori in cui i ponti non lavorano di Sabato e Domenica e si fanno tutti i ponti. Se non ti sta bene, cambia lavoro tu.

        • Certo tutti gentili su questo quotidiano online… comunque, primo non ho scelto il lavoro in base ai ponti, ma perchè devo mangiare e pagare le bollette e le tasse…e le visite a pagamento visto come funziona la sanità in Italia… secondo, la maggioranza dei lavori oggigiorno richiede di lavorare durante i ponti… se la festività è il 25 aprile o il primo maggio o il 2 giugno, sto a casa quel giorno, non una settimana consecutiva… mi capita un ponte ogni tanto a turno con i colleghi, si chiama responsabilità,visto che non possiamo chiudere; tanto più dovrebbe esserci questo senso di responsabilità se si lavora per delle persone malate… non ho detto che un medico non debba mai fare un ponte, ho detto che è assurdo che siano in vacanza già il giorno prima della festività e che facciano ponti perenni, è uno dei motivi per cui i pronto soccorso si riempiono… basterebbe farli lavorare come tutti il giorno prima della festività, e se ci sono dei ponti, fargli fare a rotazione, per avere una sanità più efficiente… d’altro canto i nostri genitori e nonni al massimo attraversavano il ponte per andare dall’altra parte della Dora, nel caso della nostra valle, eppure vivevano lo stesso, avevano di meno e apprezzavano quel poco… chi poteva andava in ferie una volta l’anno, chi no se ne restava a casa e si accontentava di qualche domenica in montagna o al mare… adesso bisogna fare ponti continui ma il sistema va sempre peggio, e ripeto, non che non si debba mai fare un viaggio, ma se in vallata ci sono supponiamo 50 dottori di famiglia, e fanno il ponte 25 per volta, sarebbe garantito il diritto alla salute di tutti…d’altro canto, chi per esempio lavora nelle RSA o in certi supermercati, non può mica sempre fare il ponte, eppure ringraziano perchè hanno un lavoro, spesso anche pesante…

          • La maggioranza dei lavori? Ma non essere ridicola. Tutti mangiamo e dobbiamo pagare le bollette, ma non tutti sono come te che si scelgono un lavoro che richiede di lavorare le festività, e poi se ne lamenta. La “responsabilità” c’entra come i cavoli a merenda. È una tua scelta. Pretendere che il resto del mondo debba fare altrettanto è semplicemente ridicolo. Io le festività me le voglio godere, e mi sono scelto un lavoro che me lo permette. Fallo anche te.

  4. Scusate la mia espressione che non sono abituata ad utilizzare, ma la situazione dell’Asl TO 3 fa letteralmente vomitare. Purtroppo mia mamma è stata molto male dopo il covid nel periodo dall’08 dicembre a dopo natale, per cui siamo dovuti ricorrere alcune volte al pronto soccorso, per situazioni parecchio pericolose. A Rivoli una dottoressa mi aveva proprio detto: ” Ma cosa gliene frega se a sua mamma si alza la pressione, tanto è anziana”, una frase mai più dimenticata… probabilmente a causa del covid aveva sbalzi pressori improvvisi e molto elevati, infatti cadeva e si è rotta una spalla. Ma chi se ne frega???!!! Non ho parole… per risolvere almeno in parte la situazione, come il solito, siamo ricorsi a cure e visite specialistiche a pagamento, ma se uno non avesse più i soldi potrebbe morire tranquillo tanto è anziano… Vogliamo parlare di oggi? Purtroppo mi è occorso un incidente casalingo che mi ha provocato un’emorragia parecchio abbondante dal naso… Mio marito mi ha trasportata di corsa al pronto soccorso di Rivoli perchè tanto a Susa un otorino non c’è… Grazie al cielo, anche se strada facendo ingoiavo sangue tamponando con un asciugamano, piano piano la situazione è rientrata da sola; quando sono arrivata all’ospedale l’emorragia si stava arrestando, mentre i poveri pazienti in attesa non solo riempivano la sala ma attendevano anche fuori sulla porta di ingresso del pronto soccorso… Fortunatamente la mia situazione si è risolta, ho ancora male al naso e al viso, ma se non altro l’emorragia è cessata e sono rientrata a casa senza manco registrarmi, perché per un controllo probabilmente avrei trascorso la nottata in ospedale… Ma leggere addirittura che l’Asl invita a non portare i pazienti delle RSA al pronto soccorso a meno che non siano prima controllati da un medico, lo trovo veramente schifoso… Scusatemi, se i medici di famiglia fanno il ponte del 25 aprile, quale medico potrebbe controllare il paziente della RSA e inviarlo al pronto soccorso? E’ un altro modo neppure troppo velato di dire che se uno è anziano e muore non fa niente? Siamo nella società dell’orrore, io ho mia nonna e 3 amiche nelle RSA perchè non autosufficienti, e ho compreso che dobbiamo affidarci al buon Dio perchè stiano bene di sicuro fino al 26 aprile, altrimenti non sarebbero neppure trasportate in ospedale per curarle. La situazione è completamente fuori controllo e del tutto priva di umanità, non vorrei ripetermi, uno schifo totale, la nostra vita, a mano a mano che gli anni passano, agli occhi di queste AZIENDE sanitarie che badano solo al profitto, vale meno di zero. Tra un po’ faranno come negli USA dove si entra in ospedale solo se si ha l’assicurazione… ma l’umanità e l’empatia verso tutti e soprattutto verso gli anziani che hanno lavorato una vita intera, dove sono finite? Un ponte festivo vale più della vita degli esseri umani.

    • Sempre le stesse sciocchezze. Nei pronto soccorso esiste il triage. Chi ha veramente urgenza passa davanti a tutti in ordine di codice: Rosso, Giallo, Verde, Bianco. Se lei scambia il pronto soccorso per un medico di base, andandoci più volte per semplici problemi di pressione che andrebbero gestiti dal
      Medico di base o uno specialista, è lei in fallo, non il pronto soccorso. Troppo comodo voler evitare le code dal medico di base sperando di passare subito al pronto soccorso. Si faccia la coda con la priorità più bassa e stia zitta.

      • E caro mio, quando ha in casa una persona che ha già avuto un’embolia, che in seguito al covid comincia ad avere innalzamenti di pressione molto importanti tipo 200 su 100, che cade continuamente a causa degli innalzamenti pressori, che si rompe una spalla all’ennesima caduta, che non riesce più ad articolare bene le parole e mi fermo qui, forse al pronto soccorso ci sarebbe andato anche lei, e di corsa, perchè, a meno di non essere dei cinici senza cuore, nessuno lascia un familiare morire perchè è sabato, domenica, l’8 dicembre, il 25 dicembre o il 25 aprile, quando guardi un po’ il medico curante non c’è… peraltro, proprio il medico curante non sapeva cosa fare e diceva di andare di corsa in ospedale durante le crisi… provare per credere… finchè stiamo bene noi e la nostra famiglia pensiamo ai ponti, dopo pensi come salvare tuo padre, tua madre, il tuo coniuge, i tuoi figli e le vacanze di qualsiasi genere passano in secondo piano… concludo dicendole che lei è veramente maleducato, stia zitto lei, io non ho inveito contro nessuno, ma a questo punto mi difendo: ho accompagnato una persona in pericolo di vita in situazioni occorse nei weekend e in un famoso ponte, quando medici di base non ce ne sono, e comunque, non potendo il medico di base procedere con tac e altri esami del sangue specifici, non avrebbe potuto fare nulla… solo che trattandosi di persona anziana, anche l’ospedale se infischia abbastanza… forse, se non sa, questa volta zitto deve restarci lei e ringraziare di essere in piena salute a quanto pare.

      • Voglio ancora dirle che dallo specialista ci va dopo un anno quando hanno già fatto il funerale, se non ha i soldi per andare a pagamento… cordialità.

  5. I princìpi del Servizio sanitario nazionale (SSN) ……
    La salute è diritto di tutti, tutelato dalla Costituzione italiana …..

    MENO parole, PIU’ fatti !!!
    che schifo !!!

  6. D accordo con la signora Gwen, situazioni simili chi piu chi meno le abbiamo vissute quasi tutti, noi poveri mortali, e, tra le altre cose, chi abita in Alta valle è veramente, sfortunato, ormai la convenzione con l Ospedale di Briancon non se ne sa nulla, se non che potrebbe o non potrebbe esserci, quindi? La sanità grazie agli sprechi pubblici e allo sfacelo, gli italiani sono a dir poco demoralizzati, nessuno si sarebbe aspettato un declino cosi veloce, i soldi vanno solo per le opere inutili ma per le cose serie e necessarie non ci sono, questa e l Italia abbandonata, purtroppo….

  7. Il dramma di questa situazione è solo una, i medici di famiglia sono una categoria vergognosa, per ogni cosa che fanno chiedono dei soldi, loro, non tutti ma gran parte, del Malato non gliene frega nulla.
    tutto quello che loro fanno, da compilare un foglio a chiedere una prestazione, per farlo chiedono dei soldi, hanno chiesto i soldi per fare i certificati telematici, hanno chiesto i soldi per fare le ricette informatiche, hanno chiesto soldi per qualunque cosa.
    senza controllare nulla della loro produzione Questa è la vergogna. La cosa più vergognosa è anche avere dei dirigenti nelle USL che non sono in grado di far lavorare le persone perché i signori medici di famiglia sul nostro territorio il sabato sono tutti a casa quindi mi sembra che 102 giorni a casa all’anno non siano poche.
    A queste bisogna aggiungere i prefestivi, questi signori fanno più ferie di un dipendente statale.
    Non parliamo poi dei poveri dipendenti che lavorano nel privato che le ferie le fanno quando gliele dice il padrone

  8. Signore, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare; la forza ed il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare; e la saggezza di conoscerne la differenza.

    Indi senza smadonnare e lamentarmi per cose che tanto non potró mai cambiare, a meno di saltare sullo scranno imperiale dopo aver seccato un tal Giacomo Matteotti.

    Amen.

  9. I princìpi del Servizio sanitario nazionale (SSN) .
    La salute è diritto di tutti, tutelato dalla Costituzione italiana .
    Bla bla bla…
    MENO parole, PIU’ fatti !!!
    È davvero una schifezza.

  10. La vergogna sta nel fatto che la regione o chi per esso non riesca a far lavorare sti medici che hanno sempre il loro sindacato che rivendica sempre e solo soldi, hanno chiesto soldi per fare i certificati inps, hanno chiesto soldi per fare le ricette informatiche, hanno chiesto e avuto palate di soldi per il Covid.
    Lavorano dal lunedì al venerdì, non hanno mai rispettato l’obbligo di essere reperibili fino alle 20.
    In questa asl la dirigenza buffona gli regala sabato e domenica sempre a casa… I prefestivi e mettono le guardie mediche che sono arroganti e fanno poco niente se non dormire tutta la notte e rispondere a qualche telefonata e per non alzarsi la notte li mandano in pronto soccorso a Susa.
    Invece di scrivere certe cose dovrebbero metterli a lavorare.

  11. egregio dott. Picco, ma l ‘ ha riletta la lettera prima di inviarla ? In particolar modo il punto 6 non le sembra un tantino poco sensibile e irrispettoso della vita umana in tutte le sue fasi ? Perchè allora non invitare anche la categoria dei genitori a non portare al pronto soccorso i propri pargoli? E magari anche quella dei Commissari delle aziende sanitarie a non portare i propri famigliari…….e poi dove si arriverebbe ? Credo che farebbe meglio a chiarire il senso della sua missiva , a volte può capitare di essere male interpretati e non è bene far passare troppo tempo prima di correggere il tiro, onde evitare che altre testate giornalistiche ben più caciarose di questa si presentino nel suo ufficio accompagnati da telecamera. In ogni caso buon lavoro

  12. Ma questi non erano quegli eroi che durante la fantapandemia lavoravano 25 ore al giorno e 8 giorni su sette bardati come manco fossero nel reattore 4 di Chernobyl?

    • Tosto gl’eroi vengon fatti scendere da lo piedistallo per sozza mano di un popolino di breve memoria, decollati ed esposti alla berlina, denunziati come parassiti fagnani perdigiorno devimorire pochi mesi dopo aver pugnato lo morbo indotto, bucherellando la cute di grandi e piccini con la ferma convinzione inculcata loro da la Gilda de messer Speranza.
      É sempre colpa di qualcun altro, qualora nutrissimo dubbio alcuno a lo riguardo.

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