SANT’ANTONINO E I FONDI ATO, POLEMICA GIUGLARD – PREACCO: “ESEMPIO DI POLITICHESE”

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di ROBERTO GIUGLARD (candidato sindaco della lista “Unione Democratica per Sant’Antonino di Susa)

SANT’ANTONINO DI SUSA – Quando uno si candida a guidare una comunità, per prima cosa deve essere responsabile verso le persone che gli hanno accordato fiducia, e poi verso tutti i suoi concittadini.
Per stile e metodo sono abituato a parlare solo se a conoscenza dei fatti. In questa campagna elettorale, a maggior ragione, ogni cosa che ho detto è stata sempre verificata direttamente alla fonte.
Se affermo che questa amministrazione uscente non ha fatto richiesta dei fondi ATO per le manutenzioni, è perché ho parlato con il funzionario incaricato e ho in mano la tabella dei riparti.

Cara Sindaco, appartengo alla vecchia scuola di pensiero che, se una frase viene scritta su un giornale, vuol dire che è stata detta quindi se affermo che, ad oggi, in Comune non è arrivato nessun progetto preliminare, è perché sono andato di persona a verificare,anzi per ulteriore scrupolo ho atteso che stamane aprisse l’ufficio e ho di nuovo verificato.

A maggior ragione, a fronte di una intervista su un tema così delicato, per non sbagliare, la mia risposta è stata mandata per iscritto a La Valsusa e quando dico che: “Ad oggi non è quindi possibile dare delle tempistiche certe, possono esserci delle contrazioni sui tempi come ci possono essere degli allungamenti, i soggetti coinvolti sono molti, non dipende solo da SMAT o dal Comune o dal progettista. Ma questo io credo sia un bene, poiché ci dovrà essere, da parte dell’amministrazione, tanta attenzione e sensibilità nel saper coinvolgere tutti i cittadini e i commercianti, insomma l’opera dovrà essere condivisa con tutta la popolazione, non sarà solo l’occasione per ripensare la viabilità ma anche per dare un volto nuovo alla futura S.Antonino” credo di affermare un’ idea di buonsenso chiara e a viso aperto.

Mi sembra altre sì scorretto mettermi in bocca parole mai dette e soprattutto mai scritte perché, quando sottolineo che “Un appalto da oltre 4 milioni di euro, che poi verrà caricato sulle bollette di tutti i cittadini dell’autorità d’ambito, deve essere valutato con estrema attenzione” ritengo sia un’altra affermazione incontrovertibile.
Informo che, oggi, nelle nostre bollette, ci sono i costi degli investimenti sostenuti nelle altre città del comprensorio per circa 40 euro per abitante e quando anche via Torino sarà collaudata tutti i membri del Ambito Territoriale Ottimale se ne faranno carico. Smat è una azienda che deve condurre la gestione e gli investimenti facendo quadrare i conti e questo mi sembra sia ovvio per tutti.

Invece ho due domande.
Quando la sindaco uscente afferma che ci sono stati altri incontri più operativi con l’ufficio tecnico, dove il progettista è entrato nel dettaglio dell’intervento, come mai non siamo più stati invitati pur avendo dato la disponibilità a partecipare?
Quando la sindaco uscente afferma: “Si ribadisce che l’intervento è finanziato dai ricavi del servizio idrico integrato tramite le bollette di tutti i cittadini senza incidere sulle bollette stesse” cosa vuol dire?

Questo è un classico esempio di politichese!! Questo è il modello di comunicazione che io non intendo perseguire e quindi, tranquilli, qui l’unica cosa che adombra è la Montagna del Cùl Bìun.

Roberto Giuglard

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