SAUZE D’OULX, RICORSO AL TAR CONTRO IL TIRO A VOLO DA 1,5 MILIONI DI EURO

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di PAOLA ASSOM, ANDREA GIORDANO e FEDERICO GATTIGLIO (Gruppo consiliare di minoranza “Presente e Futuro” di Sauze d’Oulx)

SAUZE D’OULX – Per la fine del 2020, già nefasto di suo, il primo cittadino di Sauze d’Oulx ci mette un carico in più e regala un provvedimento (albo pretorio: determinazione registro generale n. 416 del 30/12/2020) che vuole dimostrare qualcosa che pareva ormai superata e inutile: che il tiro a volo produce un rumore nei limiti di legge, sarà forse un battito d’ali di farfalla, o poco più. Un giochino che comporta la costruzione di una struttura fonoassorbente che alla casse del Comune costerà, in un momento critico come questo, quasi 6.000 euro (per l’esattezza 5.917).

Ogni centesimo di denaro pubblico va sempre speso con la massima oculatezza, ma oggi ci vuole una attenzione in più. A dicembre anche Sauze d’Oulx ha dovuto stanziare contributi per le famiglie in difficoltà, che si vanno ad aggiungere ai sostegni di Stato per i buoni spesa.

Ci aveva provato la minoranza in consiglio comunale, a chiedere, con una mozione dell’agosto 2020, che non si spendessero altri soldi pubblici per un “progetto che non è certo vocato ad attrarre numeri di fruitori tali da poter fungere da volano per un incremento del turismo estivo, quale sarebbe indispensabile al paese”.

Progetto, detto per inciso, la cui realizzazione costerà 1.500.000 euro (soldi pubblici, gestiti dalla Fondazione 20 marzo 2006, quella del “tesoretto olimpico”). Ma la minoranza è stata messa, appunto, in minoranza e ha dovuto accettare di far parte di una commissione comunale che, nel frattempo, avrebbe persino già abbozzato un progetto interessante, con piste da bici (e un pump track), una parete di arrampicata e un campo pratica di golf.

Un progetto alternativo godibile e realizzabile: dunque perché ancora intestardirsi sul rumore del tiro a volo?

E pensare che c’è un ricorso al TAR Piemonte di alcuni cittadini contro quel progetto e ci sono anche la bellezza di 1.260 firme di residenti e turisti che il tiro a volo proprio non lo vogliono e non certo (o non solo) per il rumore, ma perché vogliono poter praticare altre attività, più facilmente fruibili da tutti, senza necessariamente armi e porto d’armi. E, soprattutto, vogliono vedere spesi i soldi pubblici e utilizzato il territorio per attività di reale interesse turistico e comunque godibili da tutti, residenti, proprietari delle seconde case e semplici visitatori.

I problemi quest’anno non mancano a Sauze d’Oulx, come in tante località turistiche, eppure la priorità indispensabile sembra essere il tiro a volo. E sapete a quale costo per il Comune? Facciamo i conti: più di 50.000 euro per il progetto; oltre 1.000 euro per un aggiornamento ex post della relativa perizia acustica; oltre 7000 euro per un Avvocato incaricato dal Comune di difendere l’indifendibile davanti al TAR; oggi altri 6000 euro. Totale: 64.000 euro.

Con buona pace della volontà dei cittadini, degli interessi del Paese e dell’oculata gestione del bilancio comunale.

 

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4 COMMENTI

  1. sono curioso di vedere se ci verranno i quattro gatti che c’erano in quello precedente a Gran Villard…

    magari con questa cifra ci usciva qualcosa di più attrattivo, tipo una piscina o un bob su rotaia…

  2. comprassero qualche impianto di risalita.. tanto la proprietà è e sarà sempre più focalizzata su sestriere..
    impianti ed innevamento garantirebbero lavoro a sauze..

  3. In questa valle di NO a tutto nascerebbero i comitati NO PISCINA, NO BOB e NO IMPIANTO DI RISALITA con relative raccolte firme, manifestazioni e ricorsi al TAR

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