SESTRIERE, INSTALLATI IN PAESE SEI DEFIBRILLATORI CONTRO GLI INFARTI

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Le caratteristiche geografiche del territorio alpino, unitamente ai fattori climatici in determinati periodi dell’anno, sono condizioni che rendono difficile un tempestivo soccorso in situazioni di emergenza per malesseri improvvisi.
Lo stesso vale anche per il trasferimento di un cittadino o turista verso le strutture sanitarie più vicine in tempi utili per soccorrere determinati tipi di patologie che si manifestano senza preavvisi.
Per cercare di ovviare a queste situazioni, l’amministrazione comunale di Sestriere ha avviato una serie di iniziative a partire da una rete capillare di “cardio-protezione” in modo da qualificare il territorio come cardio-protetto.
Il Comune ha provveduto all’acquisto e noleggio di 6 defibrillatori posizionati nelle strutture sportive, palazzetto dello sport e piscina comunale, nelle frazioni di Borgata Sestriere (in prossimità del Forno) e Champlas du Col (presso il nuovo edificio della ex scuola) ed in centro a Sestriere vicino all’ufficio della polizia municipale (ad inizio via Louset).
Sono stati inoltre organizzati corsi di formazione per l’utilizzo dei defibrillatori realizzati con l’ausilio dell’Emergenza Territoriale 118 di Torino, attraverso i quali sono state formate 66 persone.
Il progetto è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’assessorato regionale alla Sanità, alla presenza dell’assessore Ugo Cavallera, del sindaco di Sestriere, Valter Marin, del direttore dell’Asl TO3, Gaetano Cosenza, del direttore del Dipartimento del 118, Danilo Bono.
Un’operazione importante alla luce di dati scientifici inconfutabili che dimostrano come la defibrillazione, da parte di cittadini formati ed abilitati, assieme all’applicazione sistematica della cosiddetta “catena della sopravvivenza”, è in grado di salvare vite umane.
La cardio-protezione con defibrillatore semi-automatici è un anello fondamentale di questa catena. Il progetto è dedicato al Consigliere Comunale di Sestriere, Luigi “Gigio” Ruspa, prematuramente scomparso, che per primo aveva pensato a rendere il territorio comunale “cardio-protetto”. Alla conferenza stampa erano presenti la moglie e il figlio.

Per l’assessore regionale Cavallera: “L’iniziativa è degna di nota e ci auguriamo che venga seguita da altri comuni sul territorio piemontese. Siamo soddisfatti che il Comune di Sestriere abbia compreso lo spirito dell’iniziativa e sia divenuto comune cardio-protetto. La Regione ha promosso nei mesi scorsi una campagna per la diffusione dell’uso dei defibrillatori e per la formazione dei cittadini, a partire dai luoghi di cultura e di spettacolo, con il coinvolgimento dei Comuni, delle Forze dell’Ordine e delle associazioni di volontariato, il cui obiettivo principale è sensibilizzare le istituzioni e la popolazione al corretto uso di uno strumento che può salvare vite umane.”
Il sindaco di Sestriere, Valter Marin ha dichiarato:“Da primo cittadino sono soddisfatto per aver portato a compimento una fantastica idea del nostro consigliere e amico Gigio Ruspa che garantisce qualità sanitaria a 2.000 metri d’altitudine non solo ai cittadini residenti ma anche a tutti i turisti che frequentano numerosi le nostre montagne”.

“Si tratta di un’interessante sperimentazione, che può essere particolarmente utile  nelle aree montane più decentrate e caratterizzate stagionalmente da un notevole affollamento di sportivi- ha dichiarato il dottor Gaetano Cosenza, direttore generale dell’ASL TO3. Per stazioni turistiche come Sestriere può davvero rappresentare un’opportunità di intervento in più che si aggiunge ed integra il sistema di intervento nell’emergenza sanitaria. Ne osserveremo con attenzione la funzionalità per una sua eventuale estensione, in accordo con la Regione.”

“E’ un’iniziativa di eccellenza che si inserisce su un territorio regionale già molto avanzato da questo punto di vista il che ci permette di primeggiare a livello nazionale – ha dichiarato Danilo Bono, direttore del dipartimento regionale 118. La Regione ha un progetto articolato che coinvolge diversi enti e settori e quello che presentiamo questa mattina è un importante tassello che ben si inquadra nel sistema complessivo della realtà dell’emergenza ma anche della prevenzione sanitaria piemontese.”

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