SESTRIERE, UNA TARGA CON LA POESIA DI SILVANO BORTOLAZZI

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SESTRIERE – Il Cavaliere Silvano Bortolazzi ha donato a Sestriere una sua lirica incisa su targa di ottone che è stata affissa in questi giorni nella centralissima e prestigiosa via Louset, in nome della letteratura e della pace sulla Terra, a imperituro ricordo nei tempi della grandezza internazionale del comune olimpico più alto d’Italia.

Silvano Bortolazzi, nato a Genova il 13 novembre 1975 e residente a Recco (Genova), presente come Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, per la poesia (nominato dal Presidente della Repubblica Napolitano) sulla prestigiosa enciclopedia Treccani, ha scritto e pubblicato in tutto il mondo venti libri di poesia (presenti nelle biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze) ed ha ricevuto da decine di Paesi nel mondo un centinaio di premi letterari compreso un titolo onorifico di “Principe della pace” da uno degli storici re del Ghana.

Bortolazzi è anche il Poeta onorario di Sestriere nominato dal già Sindaco Dott. Valter Marin il 16 agosto del 2015 durante un premio letterario dell’Unione Mondiale dei Poeti che lo scrittore ha fondato e presiede a livello mondiale.

Analisi del testo e parafrasi della lirica “Sestriere” a cura dell’autore Cav. Silvano Bortolazzi:

“Analisi del testo”

La breve lirica parzialmente ermetica “Sestriere”, composta da dieci versi liberi suddivisi in tre strofe secondo lo schema 4/3/3, è solo apparentemente una poesia semplice. L’opera nasconde un particolare effetto letterario, unico nel suo genere, voluto dall’autore che permette di leggere la poesia “sotto sei differenti punti di vista dai contenuti identici” invertendo i tre gruppi di versi che la compongono secondo lo schema 1,2,3 – 1,3,2 -2,1,3 -2,3,1 – 3,1,2 – 3,2,1. Si evidenzia, inoltre, per motivi di suono ed estetici, l’utilizzo del non comune aggettivo plurale femminile “bige” (invece di bigie), utilizzato anche da Dante (Inferno, canto VII, verso 104) e dal poeta premio Nobel Eugenio Montale nella lirica “Delta” (capitolo “Meriggi e ombre”, libro “Ossi di seppia”).

“Parafrasi della lirica”

“Sestriere”

Le forme della nuvola
tagliate dai fischi del vento
tra rumorosi larici
attraverso aggressive nebbie,

discendenti al tramonto
sulle vette tempestose dei monti
che alle grandi altezze sono umide e grigie,

intense di sole all’albeggiare
irradiano le torri e le cime dei monti
dell’altissimo Sestriere.

 

 

 

 

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3 COMMENTI

  1. Grandezza internazionale del comune olimpico…. Che grazie al no olimpiadi di certi amministratori metropolitani non rinverdirà mai più gli antichi fasti, anzi, vedremo il calo di valore dell’intera valle.
    Consoliamoci con le poesie…

  2. Ormai son tutti poeti, tutti dottori anche se non laureati, tutti imprenditori, tutti influencer insomma tutti di tutto ed e cosi che si va avanti, non so se bene o male, lo dira la storia, ma poi abbiamo a Sestriere cosi tanti opinionisti super laureati?

Rispondi a Disilluso ( ma vaccinato, eh?!) Annulla risposta

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