SUSA – Smarino Tav a Susa: Telt smentisce il sindaco Genovese. Il primo cittadino aveva affermato che il materiale di scavo che sarà portato nella Piana di Susa verrà stoccato in “capannoni pressurizzati” a prova di vento e dispersioni.
Ma nei documenti ufficiali, Telt smentisce l’amministrazione comunale, scrivendo che lo smarino verrà ospitato in tensostrutture mobili, e non capannoni.
Descrizione del sito di stoccaggio temporaneo di Susa
Ecco cosa scrive Telt nei documenti ufficiali: “Nelle medesime aree che verranno impiegate per il Cantiere Operativo di Susa, a sud della Dora, attualmente occupate dalla pista di Guida Sicura e da un’area verde residuale compresa tra l’autostrada A32 e la strada SS24, troveranno collocazione in prima fase una serie di installazioni afferenti al Cantiere Operativo 10 e finalizzate, quindi, alla gestione dei materiali di scavo:
– i depositi temporanei di smarino valorizzato (aggregati per cls);
– l’impianto di vagliatura e preparazione del materiale da rilevato;
– i depositi temporanei di inerti da reimpiegare.
I depositi temporanei di aggregati saranno costituiti da cumuli posti all’interno di tensostrutture rigide modulari – ciascun modulo avente dimensioni 50 x 20 m ed altezza di circa 9 m – riempite fino al 75% della capienza in modo da conservare lo spazio per l’operatività dei mezzi. I depositi temporanei di materiale per rilevati saranno anch’essi costituiti da cumuli all’interno di tensostrutture modulari con dimensioni inferiori.
Le attrezzature di cantiere verranno installate per fasi, sia in funzione della disponibilità delle aree che dell’effettiva necessità in termini di capacità dei depositi di inerti, legata alla produzione ed ai fabbisogni degli altri cantieri operativi a cui CO10 fornisce tali aggregati per calcestruzzo”.
AAHHHH ecco… aveva capito male… ops
Adesso direi che può bastare.
Genovese è solo l’ultimo, e il meno colpevole, della sequenza di ….. che hanno ottenuto questo risultato, che non è neppure il peggiore per quanto ancora ci attende.
Evidentemente Genovese e le relazioni tecniche non vanno d’accordo. E’ la seconda volta, in meno di un anno, che non capisce (o non legge) quanto riportato nei documenti ufficiali (v. ACSEL), affidandosi solo a quanto raccontato a voce da qualche interlocutore compiacente.
Sarebbe interessante anche sapere quale sia il motivo della mancata disponibilità del sito di Salbertand: trovato altro amianto? necessità di ulteriori bonifiche? ritrovamento materiali inquinanti? costi fuori controllo? mancata acqusizione aree (dopo la bonifica)?
TELT darà risposte ai valsusini?
(anticipo: NO)
Genovese, non ne azzecchi una. Oltre a perdere la famosa stazione mondiale, raccatti lo smarino a Susa. Vediamo la prossima mossa, meglio delle serie su Netflix.
Assolutamente vero : è tutto scritto nero su bianco nei documenti ufficiali. E sempre stato scritto tutto ! Comprese le percentuali di aumento di malattie cardiovascolari e respiratorie causate dall’ aumento delle polveri nell’ aria.
I decisori politici a tempo e ora diranno fieramente : ma cari Sindaci, cosa volete noi vi abbiamo sempre avvisati , nulla è stato nascosto.
Solo i tecnici del movimento NO TAV leggevano e riportavano. Molti Sindaci hanno preferito brindare alle compensazioni e alle millantate migliaia di posti di lavoro.
Il tempo li coprirà di vergogna.
Ma perché il sindaco non se lo stocca a casa sua?
non darei tutta la colpa al sindaco, è che in Cina e Giappone riparano danni e gestiscono problemi in 10 giorni, ricordatevi che siamo in Italia…………….
Da Veneta dico con tranquillità’ che non siamo i meridionali del sud, mai visto il meridione governare i mari come la nostra Repubblica, la via della seta in Veneto e’ ben diversa dalla valle di Susa per cose che so, gli italiani tutti non ragionan come noi , ricordo che il sindaco andato al ministero dell’ interno precedentemente , ribadi che in alcune zone italiane il fango post alluvione sarebbe ancora lì, noi invece l’ abbiamo tolto grazie all’ aiuto anche dei militari della ederle.Smettetela di generalizzare e quindi offendere, li han gia’ buttato giu’ un’ abitazione, e butteran giu’ le altre 104 del primo lotto.Qui dite il mondo e’ paese , siamo in Italia come al tempo della nascita della banca d’ Italia e Giolitti colpevoli tutti o nessuno? No no ognuno risponde per se.
Concordo con quanto scritto cioe’ che in Italia non e’ sempre cosi’ e che meglio dire che siamo in Piemonte e val di Susa, come dice Teresa Mannino la comica tra nord e sud c’e’ diversità tra una regione e un’ altra pure , anche tra citta’ diverse.Quindi meglio crescere e accettare nel bene e nel male le proprie diversita’ e non dare colpe a chi non c’è l’ ha. Un Palermitano che non vive a qui non e’ responsabile della valle di Susa , cosi’ come un Lombardo.Quindi e’ ora di prendersi le proprie responsabilita’ .Lo stato e’ italiano e siamo italiani e in Italia, ma va male in Francia, in Germania e in tanti altri posti.Ma capisco che dire la verità e’ complicato .Dello smarino ormai hanno scritto pure i libri, basta.
Tié!
Le tensioni più le strutture (in fase di precaria esecuzione) costituiscono tensostrutture , sarà questo gioco di parole arringa di avvocati in processi mai svolti sul campo e in tribunali?
E di certo quello che ho scritto per i criticoni sara’ razzismo, per me e’ solo storia e non l’ ho scritto io , quindi pensate cio’ che volete , date la colpa a altri perché’ funziona così, ma sono scelte vostre , non degli ” italiani”.
Tiè, se anche tu abiti in Valsusa un’ po’ di merdina la respiri pure tu e la tua famiglia. Tiè.