SONO 27 I LUPI TROVATI MORTI NEGLI ULTIMI NOVE MESI IN PIEMONTE: 13 SONO STATI INVESTITI

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Il lupo trovato morto nel mese di gennaio a Novalesa

DI “LIFE WOLF ALPS”

Sono 27 i lupi trovati morti in Regione Piemonte dal primo maggio 2018 a oggi (28 febbraio 2019), 13 dei quali investiti e uno avvelenato. Il penultimo animale, in realtà, è sopravvissuto ai bocconi avvelenati nel Vallone dell’Arma (Valle Stura di Demonte, CN) per poi essere ucciso poco dopo da un veicolo in Valle Grana. L’ultimo è un giovane maschio, anch’esso vittima di una vettura, recuperato a Borgo San Dalmazzo lo scorso 18 febbraio dai guardiaparco delle Aree Protette Alpi Marittime lungo la strada che conduce alla discarica cittadina.

Imbattersi nella carcassa di un lupo è un evento fortuito: solo una minima parte dei lupi morti viene recuperata, di solito perché ritrovata in prossimità di strade o luoghi frequentati. La percentuale di lupi investiti o bracconati indica comunque che le cause antropiche sono tutt’ora uno dei primi fattori di mortalità del lupo. Il periodo dell’anno in cui si concentrano i ritrovamenti è l’inverno – inizio della primavera, complice il fatto che la copertura nevosa incoraggia gli animali ad utilizzare piste e strade battute. Inoltre questo è il periodo tipico della dispersione dei lupi giovani, che lasciano i propri branchi e territori conosciuti, alla ricerca di un nuovo luogo dove stabilirsi, e per questo più vulnerabili.

Ogni animale segnalato, viene recuperato e inviato alla facoltà di Veterinaria a Grugliasco (TO) per la necroscopia (effettuata dall’IZS in collaborazione con l’Università) che attesta le cause del decesso. Tutti i lupi morti sono inseriti in un database regionale a cura del Centro di Referenza Regionale per i Grandi Carnivori a disposizione delle istituzioni e delle forze di polizia competenti.

Oggi il ritrovamento di una carcassa di lupo non è più uno scoop come lo era in passato, quando i branchi sul territorio piemontese erano pochi e recuperare un animale era un evento eccezionale. Attualmente, con 33 branchi e due coppie stimati in Piemonte (maggio 2018) e le prime attestazioni di presenza nelle zone pedemontane e collinari, perde senso dare rilievo a ogni singolo lupo morto ritrovato, salvo nel caso di episodi di particolare rilievo.

Il Centro Grandi Carnivori pubblica periodicamente degli aggiornamenti scientifici completi per informare i cittadini sullo status della popolazione di lupo in Regione. L’ultimo, realizzato nell’ambito del progetto europeo LIFE WOLFALPS e scaricabile dal web (www.lifewolfalps.eu/download), riporta e commenta con precisione anche i dati relativi a tutti i lupi ritrovati morti dal 1998 al 30 aprile 2018.

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8 COMMENTI

  1. È sempre divertente leggere certi commenti in difesa degli animali da parte delle stesse persone che vorrebbero i migranti in fondo al mare. Mi mette di buon umore.

  2. si fa tanto clamore per i lupi investiti… invece non si dovrebbero dimenticare tutti gli altri selvatici che trovano la morte sulle nostre strade, come volpi, ricci, gatti, caprioli, e in quota anche molte marmotte. Tutte vittime che avrebbero potuto essere salvate da una guida più accorta.

    • Hai ragione, ma come la mettiamo con gli ESSERE UMANI che muoiono negli incidenti stradali a causa di attraversamenti notturni sulle nostre strade buie. Proprio ieri sera ho evitato, per un pelo, un cinghiale sulla strada che costeggia il parco di Stupinigi. Fortunatamente l’ho visto in tempo ma non è sempre così.

  3. Se i lupi esistino è perché Dio li ha creato e hanno il diritto di vivere come ogni uno di noi, crediamo che possiamo fare quella che vogliamo con le creature di Dio, é uno grosso sbaglio, prima o poi ci farà pagare e anche con gli interessi!

    Cosa faremo quando non ci saranno più animali da ammazzare? Cominceremo a farci fuori tra di noi affinche rimano solo una persona sulla terra? Meritiamo l’estinzione!!!!

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