SPARATORIA DI GIAVENO, PADRE E FIGLIO CONDANNATI PER OMICIDIO

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

GIAVENO – Sparatoria di Giaveno: oggi pomeriggio, martedì 19 giugno, il giudice ha condannato per omicidio Eric Romano e Claudio Romano rispettivamente a 18 e 16 anni di carcere.

Durante la drammatica notte del 12 gennaio aveva perso la vita il motociclista valsusino Alessandro Gino, 47 anni, di Villar Focchiardo.

La condanna stabilita dal giudice Toppino rispecchia esattamente quanto richiesto dal pm Smeriglio. Gli avvocati Tizzani e Fantini faranno ricorso.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

10 COMMENTI

  1. Ma che ricorso!
    Assassini in carcere a vita marcendo lentamente, e il giovane sia d esempio ad altri che si sento forti ma in realta son conigli.
    le spese processuali fatele pagare alla loro famiglia.

      • Nell’articolo in cui hanno trattato la vicenda era stato riportato che i ragazzi e il padre ( che non ha tenuto sotto chiave le armi ) sono arrivati su con 2 armi da fuoco e gli altri li hanno “ accolti “ con mazze, spranghe e catene. Anche loro a questo punto andrebbero sanzionati e puniti perché non è normale che usi determinati oggetti contro delle persone. Poi la pena ( considerato che non gli ha neanche sparato direttamente ) è veramente esagerata. Avranno dato quegli anni per il fatto che è materialmente tornato sul posto con un’arma da fuoco e quindi è un insieme di reati che ha portato a quella condanna, ma come al solito puntano a demonizzare sempre le armi

        • A Giuseppe.
          Allora avevo capito bene…
          Partiamo dal fatto: HANNO AMMAZZATO UN UOMO, padre di famiglia, il che annulla tutte le cazzate che hai scritto e non c’è possibilità di scusa. Hanno sparato ed hanno ucciso! Non mi risulta che Alessandro sia morto “un po’ meno” se il colpo sparato nella sua direzione l’ha colpito di rimbalzo!
          Passiamo poi all’accoglienza: non mi risulta che questo sia accaduto e, soprattutto, pare che nessuno dei pistoleri sia stato mai sfiorato da mazze e spranghe. Quindi manco di legittima difesa si può parlare. Non solo: quegli esaltati tornano a casa a prendere le armi = più premeditato di così!
          18 anni di pena per aver tolto la vita ad un uomo, con premeditazione, sarebbero “esagerati”? Se avessero ammazzato un tuo parente la penseresti allo stesso modo? Questi meriterebbero l’ergastolo, svegliati!
          Poi, come se non bastasse, scrivi “portano a demonizzare le armi” …ma ti rendi conto che cosa hai scritto? Tu assolvi le armi per accusare le presunte catene e spranghe?
          Soprattutto abbi la decenza di non scrivere più simili idiozie in presenza di un uomo ammazzato da assassini. Voglio sperare che tu abbia solo 15 o 16 anni, così da avere almeno la scusante dell’età… Diversamente fatti visitare, hai dei problemi…

        • …concordo che NESSUNO dovrebbe essere armato, né con catene né con armi, però ci mancherebbe ancora che le armi non fossero demonizzate, non so se lei non se ne rende conto, ma sono state create per uccidere e chi torna a casa ad armarsi fino ai denti, invece di andarsene ed evitare la rissa come sarebbe sempre saggio fare quando gli animi si surriscaldano, è evidente che non ha buone intenzioni… se non vogliamo finire come negli USA dove ci sono stragi quotidiane nelle scuole, che vengano pure demonizzate le armi, che non vanno distribuite alle teste calde come se fossero caramelle…

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.