STAZIONE TAV, BUSSOLENO CI RIPROVA: LO SPOSTAMENTO DA SUSA SARÀ DISCUSSO ALL’OSSERVATORIO TORINO-LIONE

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BUSSOLENO – Stazione internazionale Tav: Bussoleno ci riprova. ValsusaOggi aveva dato notizia dell’ipotesi di spostamento già nel giugno 2023, con il documento redatto dal sindaco Zoggia.
Due anni dopo, c’è una novità non di poco conto: l’ipotesi di spostamento da Bussoleno a Susa sarà dibattuto in un’apposita riunione dell’Osservatorio Tav.
Il presidente dell’Osservatorio, Calogero Maugeri, ha infatti accettato la proposta fatta dal Comune di Bussoleno, per programmare una prossima seduta sull’argomento. In una delle prossime riunioni, quindi, sarà presentato ai vari enti al tavolo dell’Osservatorio lo studio che Bussoleno aveva commissionato alla società Meta nell’ottobre 2024, confrontando dal punto di vista tecnico e trasportistico le due opzioni di collocazione della stazione internazionale Tav (Susa o Bussoleno).
Da tempo, infatti, c’è una lobby trasversale e politica bipartisan che spinge a trasferire la stazione Tav a Bussoleno, dove i collegamenti diretti con la linea storica e con i treni diretti in alta Valsusa (e quindi nella zona del turismo internazionale della neve) sarebbero oggettivamente più razionali e sensati. Tra i favorevoli allo spostamento ci sarebbero l’ex presidente dell’Osservatorio Paolo Foietta, insieme a una bella fetta del Pd, tra cui il vicesindaco metropolitano Suppo e la consigliera regionale Nadia Conticelli, vicepresidente della Commissione Trasporti e le tre Unioni Montane (che però ufficialmente non si sono ancora espresse in merito).
Lo spostamento a Bussoleno della stazione Tav, oltre a rappresentare un risparmio evidente sui costi enormi della linea Torino-Lione, renderebbe inutile la realizzazione del tunnel dell’Orsiera, riducendo di fatto ancora ulteriormente l’impatto del progetto Tav.

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18 COMMENTI

    • intanto il tutto procede, vedi autoporto, svincolo Chiomonte, doppia canna frejus e molti rimangono / rimpiangono ” SARA DUURA “…

      • Tutto procede, anche il trasloco delle schifezze da Salbertrand a Susa, il quasi raddoppio dei costi ed il solito rinvio della data di conclusione dei lavori.
        Di quelli solo “transfrontalieri”, necessari per convincere i francesi che da Saint Jean de Maurienne questa linea dovrebbe pur proseguire in qualche direzione e possibilmente a cominciare a costruirla.

  1. Premetto che sono da sempre No Tav (per ora non è ancora un reato ma ci manca poco), però penso che se poteri e maggioranze varie hanno deciso che questa cosa s’abbia da fare, la cosa più logica dovrebbe essere quella di costruire una stazione di interscambio là dove l’interscambio già esiste. Sarebbe veramente stupido e illogico pensare che dalla Francia per andare a Sestriere ci si debba fermare a Susa e prendere un mezzo su gomma, quello stesso mezzo che i fautori della grande opera vogliono eliminare. Ma siccome la stupidità pare prevalere sempre più spesso anche nelle scelte più logiche, i casi sono due: o hanno già deciso che la linea storica verrà abolita oppure, per qualche strana manovra, hanno già commissionato da Iveco un incauto acquisto di qualche centinaio di autobus. Magari anche a gasolio, così, tanto per raggiungere quel 10/15% di malattie cardiovascolari, da distribuire equamente tra giovani e vecchi, da loro stessi preventivate una decina di anni fa. Non sia mai detto che si smentiscano le previsioni!

    • Lasciando perdere il quesito si e no. Tra Susa e Bussoleno la logica dice Bussoleno. Poi si sa pure che la logica non è sempre di questo mondo. Basta pensare alla chiusura degli ospedali.

  2. La stazione Tav a Bussoleno è la sua naturale collocazione, per via del doppio transito della linea storica Torino-Bardonecchia (che nel 2026 proseguirà fino all’aereoporto di Torino Caselle) e della linea Torino -Susa, oltre al fatto che una stazione in città, riqualificando lo scalo esistente, è meglio che una nuova posta nel nulla dei campi.

  3. Mi dispiace leggere che tra i favorevoli allo spostamento ci sia anche il vice della città metropolitana Suppo ( Sindaco di Condove) . Confido in una sua posizione quantomento un po’ articolata, dura e critica.

    • Articoliamo in modo critico, duro non pare proprio necessario.
      Se un progetto evolve in alcuni suoi aspetti prioritari, è giusto che questa evoluzione coinvolga anche quelli secondari come la collocazione di questa stazione.
      Pensata nel posto sbagliato a costi stratosferici per raggranellare consenso territoriale, ora che questo consenso è diventata merce di scarto, spostarla nel luogo più ovvio, e molto meno costoso, è il minimo che si possa fare.
      A precindere dalla proprie convinzioni personali sull’opera principale.

  4. Basto al posto di cosa?
    Di questa inutile stazione e di una inutile linea ferroviaria?
    Quanto lo vorrei anch’io che una semplice manciata di opinioni, purché sgradite ad un patito della loro inutilita’ che non se ne lascia sfuggire una, potessero far svanire nel nulla Tav, Telt, tunnel di base, talpe, new jersey, espropri, autoporti, celerini, compensazioni, mafiosetti, sindachelli e pure i No Tav, per missione felicemente compiuta.

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