SUICIDIO DELLA VALSUSINA VICECONTE: LA PROCURA CHIEDE DI PROCESSARE IL MARITO

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CHIUSA SAN MICHELE / TERAMO – C’è una notizia importante riguardo il suicidio di Simona Viceconte, avvenuto un anno e mezzo fa. La procura di Teramo ha chiesto il rinvio a giudizio del marito, da cui si stava separando. Secondo quando riporta il Corriere della Sera “la procura avrebbe preso in considerazione il reato di maltrattamenti, in questo caso psicologici”. Il 13 febbraio 2020, la 45enne originaria di Chiusa San Michele si suicidò nella palazzina che ospita l’alloggio dove viveva, in provincia di Teramo, con il marito e le loro due figlie. Il tutto era avvenuto un anno dopo il suicidio della sorella Maura, la grande campionessa valsusina che si tolse la vita il 10 febbraio 2019. L’udienza preliminare, di fronte al Gup, si terrà a ottobre. La Procura ha identificato come parti offese le figlie, la mamma e il fratello di Simona. Sarà quindi il giudice a dover stabilire se il marito di Simona dovrà essere processato, oppure no. Secondo quanto riporta “Il Messaggero”, il marito di Simona Viceconte ha sempre respinto le accuse della procura di Teramo, “sostenendo che la moglie godeva di una propria autonomia economica e che quando si è accorto che c’era un problema in casa, ha chiamato i parenti di lei per farla aiutare. Come quella volta in cui, già in passato, aveva tentato il suicidio in casa”.

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