di IVO BLANDINO
SUSA – Domenica 22 giugno Susa ha reso onore all’Arma dei Carabinieri in occasione dei 211 anni di fondazione, nata proprio il 13 luglio del 1814 con le Regi Patenti. Alle 10 presso il monumento dell’Arma dei Carabinieri in piazza Favro, c’è stata la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione della corona di alloro al monumento e l’onore ai Caduti. Sono seguiti poi i saluti istituzionali del sindaco di Susa Pier Giuseppe Genovese e l’assessore Maurizio Marrone. Dopo il loro intervento ha preso il via la sfilata per le vie cittadine verso la cattedrale di San Giusto, dove il cappellano militare don Diego Maritano ha celebrato la messa insieme ad alcuni sacerdoti. La messa è stata animata dalla Schola Cantorum: all’organo il maestro Mariano Martina ed alla tromba con Gabriele Bianco Dolino; nella sua omelia don Diego ha ricordato il grande lavoro che i Carabinieri svolgono in tutta Italia per la nostra sicurezza. Dopo la recita della preghiera ha preso la parola il comandante della compagnia dei Carabinieri di Susa, il capitano Francesco Ricchiuto che nel suo breve intervento ha ringraziato tutti i presenti ed ha aggiunto: “Desidero in questo giorno per noi di festa, non dimenticare ma ricordare il sacrifico del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, il quale ricorda a tutti noi Carabinieri in servizio e non quale è la nostra missione. Lui stesso si è sacrificato nonostante gli mancasse un mese alla pensione, proprio lui avrebbe potuto voltarsi dall’altra parte, ma non l’ha fatto. Con questo gesta ha voluto ricordare il nostro lavoro ed il nostro impegno, che cosa significa fare con serietà il dovere di Carabiniere, di farlo fino in fondo, anche se alle volte (come nel caso di Legrottaglie) vuol dire anche sacrificare noi stessi per i cittadini e per la comunità”. Dopo le tradizionali foto di rito ed il pranzo presso il ristorante della Posta a Novalesa.
