di IRENE PERETTI
SUSA – Personalmente nutro a mie spese circa quindici gatti abbandonati al loro destino. Sono un’impiegata in part time e sto facendo di tutto per sensibilizzare rispetto a quanto espongo nella breve lettera. Conosco le associazioni presenti sul territorio, già più volte interpellate, che stanno operando secondo le loro possibilità. Restano esclusi dalle cure minime un’infinità di animali abbandonati e senza cibo in pieno inverno. Al riguardo ho interpellato anche la Lav molto disponibile ad intervenire da un punto di vista formale ritengo tuttavia che ognuno di noi possa fare qualcosa di importante rispetto alla propria realtà locale, coinvolgendo anzitutto la propria responsabilità personale.
Le campagne di sterilizzazione sono indispensabili per evitare il moltiplicarsi infinito di creature destinate a soffrire e morire di stenti. I gatti che vedete nella fotografia esistono realmente, li nutro ogni giorno da un anno e mezzo, sono in dieci di cui quattro cuccioli. Cercano di sopravvivere all’aperto dentro il cortile di una casa, purtroppo una proprietà privata di un anziano molto ostile, in cui non vengono nutriti né riparati dal freddo.
Quando passo in strada con la mia Fiat Punto, mi aspettano sul muro di cinta e mi corrono dietro. Li nutro con cibo umido e vitaminizzato una volta al giorno, ma non mi è possibile ripararli dalle temperature rigide, né prenderli e portarli via perché vivono in una proprietà privata, anche se non vengono accuditi. Non è fattibile nemmeno collocare una casetta di legno per proteggerli, dato che non viene consentito l’accesso alla proprietà. Situazioni analoghe esistono, sparse sul territorio, un po’ ovunque. Sarebbe sufficiente sterilizzare i gatti, facendo pervenire una comunicazione ufficiale ai “proprietari” incuranti che, nel caso rappresentato, dovrebbero almeno consentire l’accesso per prelevare gli animali e offrire loro un minimo di riparo per l’inverno presso le strutture preposte. La comunità potrebbe contribuire alla colletta alimentare per gatti e alla campagna di sterilizzazione, se opportunamente promossa e presentata.
I cuccioli della grande famiglia felina che nutro hanno quattro mesi, tremano come foglie e nemmeno il cibo che riscaldo sul termosifone placa le loro sofferenze. Fuori la temperatura va sottozero di notte. Immaginate un po’. Fra qualche mese saranno pronti per riprodursi a loro volta, ammesso che sopravvivano a tanto freddo, mettendo al mondo decine di animali condannati ad ammalarsi e a soffrire. Ho mandato in copia al Sindaco di Susa, paese in cui risiedo da due anni, per le eventuali considerazioni e riflessioni.
INDIFFERENZA
Immaginiamo di non usare mai l’anticalcare per la nostra lavatrice, prima o poi succede che si rompe, lo stesso vale per la caldaia e il ferro da stiro. Ma il nostro cervello come fa a mantenersi efficiente e affrontare il tempo che inesorabilmente produce un declino cognitivo, non solo, ma ci mette anche il paraocchi, impedendoci di vedere al di là del nostro naso? L’anticalcare per il nostro cervello è spogliarsi dal pregiudizio. Nessuno ne è capace, siamo già vittime dei pregiudizi a pochi anni di vita e questi crescono insieme a noi, ci vengono inculcati dalla società in cui viviamo, dalla famiglia, dalla stessa scuola suo malgrado. L’esperienza degli anziani andrebbe data in pasto all’intelligenza artificiale e dovrebbe scorrere come linfa vitale nelle arterie dei lettori digitali, dopo essere stata ripulita dai preconcetti millenari. Un unico comune denominatore unisce invece le generazioni: una diffusa indifferenza verso il prossimo, sia esso umano oppure animale. La politica sta imbastendo regolamenti volti alla tutela del benessere animale, mentre le persone, in strada, continuano a guardare con sospetto chi sparge a terra due briciole per i passerotti congelati che da giorni non trovano cibo. A volte lo sguardo umano è addirittura cattivo, alimentato dal timore che i passerotti possano sporcare un muretto. Guardiamoci dentro. Portiamo a passeggio i cani al guinzaglio nelle vie del centro imbrattando di urina le pareti di negozi e case, li nutriamo con ogni sorta di prelibatezza aromatizzata o specifica per le loro patologie. Poi ci voltiamo dall’altra parte se vediamo una colonia di felini che muore di fame, come se fosse colpa dei gatti l’essere vivi e l’essersi riprodotti grazie alla negligenza e all’incuria umana. Tutti gli animali godono degli stessi diritti di non soffrire per il freddo, la fame, i maltrattamenti. Organizziamo una tredicesima in forma di scatolette, per animali abbandonati al loro destino, nutriamoli con i centesimi che risparmiamo su un caffè di troppo e partecipiamo a un’iniziativa che vuole elevarsi a simbolo di civiltà contro l’indifferenza. Non basta riempire le borse della Caritas lavandosi la coscienza davanti al prossimo che ci osserva al supermercato, abbiamo l’obbligo morale di occuparci anche delle creature sventurate che non possono firmare documenti per chiedere sussidi. L’indifferenza è il calcare più aggressivo per il nostro cervello.
Empatici saluti a tutti.
HA RAGIONE CHI SCRIVE ED E’ UNA VERGOGNA L’INDIFFERENZA DELLA POPOLAZIONE DEL LUOGO, E ANCHE QUELLA DELL’UOMO DEL CORTILE CHE DOVREBBE NASCONDERSI E DIGIUNARE AD OLTRANZA NONCHE’ PASSARE QUALCHE NOTTE ALL’ADDIACCIO. SCRIVO DA MILANO, E PURTROPPO LA PIAGA DEGLI ABBANDONI ESISTE ANCHE QUI’. IO, ORMAI ANZIANA, SEGUO DA ANNI UNA COLONIA FELINA DI 7 GATTI CHE NUTTRO OGNI GIORNO CON GIOIA, OLTRE AI MIEI 3 IN CASA, COME DA SEMPRE, RACCOLTI DALLA STRADA. COMUNQUE ANCHE NEL LUOGO DOVE ABITA LA SIGNORA PERETTI DOVREBBE ESISTERE UNA ATS VETERINARIA CHE PUO’ AIUTARE CONCRETAMENTE ANCHE PER LE STERILIZZAZIONI.
SPERO CHE TRAMITE LAV – ASSOCIAZIONE PER GLI ANIMALI – LEI POSSA AVERE UN AIUTO CONCRETO. E’ TROPPO PENOSO ASSISTERE A TANTA CATTIVERIA. CERCHI AIUTO ANCHE ALLE ISTITUZIONI DI PROTEZIONE ANIMALI. E CERCHI IN TUTTI I MODI DI FARE USCIRE I MICI DA QUEL CORTILE INFAME. SPERO SUBITO!!!!
Mi dà molto ma molto, più fastidio l’indifferenza delle istituzioni quando persone anziane passano giorni sulle barelle nei pronto soccorso . Amen.
Che centra, Irene parla di una situazione 14 gatti che lei nutre.
Gli anziani nei ps sono altra cosa.
Credo di capire Irene vuole porre in evidenza piccole situazioni, magari insignificanti per altri ad esempio te.
Io amo moltissimo gli animali, ma concordo con lei… abbiamo la sanità alla frutta, porti una persona anziana al pronto soccorso e nessuno la prende in considerazione, ho fatto questa esperienza più volte con una dose di angoscia incredibile per i miei familiari… e non dico che non dobbiamo occuparci dei gatti, ma è anche vero che la Regione stanzia i contributi per le sterilizzazioni, ma le “gattare” non li vogliono perchè non vogliono essere responsabili della colonia che nutrono contribuendo a moltiplicarla… Non voglio fare morire di fame i gatti, ma si responsabilizzino, se li amano accettino di costituire la colonia ufficiale e di sterilizzarli.
capisco il commento della sigora Rosy, chi non condivide, ma qui si sta parlando di animali. Non tutti amano gli animali, ok, non è obbligatorio. Ma che almeno non li si maltratti, non ci si accanisca contro, non ci si giri dall’altro lato quando assistiamo ad episodi di violenze. In questo caso il proprietario di un gatto, se non lo ama perchè lo ha preso? quale perverso meccanismo mentale fa si che “persone” che non hanno rispetto (se non amore) di questi esseri a 4 zampe li prendano per poi o picchiarli, o lasciarli senza mangiare, o lasciarli legati a catene (in questo caso parlo di cani) senza mai farli uscire, senza mai farli giocare, senza ripari adeguati al freddo. Nel caso citato dalla signora, chi ha questi gatti DEVE farli sterilizzare soprattutto se non vuole accudirli. Il proprietario di questi gatti se non vuole prendersene cura, DEVE quanto meno permettere che li si possa prendere per offrire loro un riparo e cercare qualcuno che li possa tenere/accudire/amare come meritano. Non hanno chiesto loro di venire al mondo. LAV, OIPA, etc sono enti benefici che ho avuto modo anche io di sentire in altri casi. Fanno quello che possono visto che in Italia la burocrazia ferma o rallenta a dismisura anche chi vuol solo fare del bene senza scopo di lucro. E il risultato finale è che chi ama gli animali si sforza di continuo e in base alle proprie possibilità per aiutare un minimo, ricevendo anche insulti, mentre chi è crudele vive imperterrito la sua vita dormendo sonni sereni. Purtroppo mai un pò di giustizia in questo mondo. E si, tanta indifferenza. Del resto, tra poco è Natale, tutti a pensare a spendere soldi e a mangiare. Il resto è fastidio.
Relativamente al Natale le dò pienamente ragione… a parte le origini pagane della festività e il fatto che Gesù non è nato il 25 dicembre, nessuno pensa a Gesù che ha sacrificato la Sua vita per noi, è solo una gara al consumismo sfrenato e una gara a chi mette la luminaria più bella contribuendo a inquinare perchè più ci sono luci più si consuma energia elettrica e più si inquina, e la gente non diventa più buona, quindi non si sofferma sul gatto o sul cane che soffre… Trattandosi di privato cittadino che non nutre i suoi gatti, penso sia possibile arrivare al sequestro facendo denuncia alla polizia municipale e agli enti di protezione animali come l’Enpa… anni fa ho visto sequestrare un cane perchè i proprietari erano andati a vivere altrove e venivano ogni tanto con acqua e cibo, ma il cane piangeva e la temperatura sul balcone era proibitiva… il cane è stato portato via e mandato in un rifugio… e tenga presente che ultimamente mi pare abbiano inasprito le multe per maltrattamenti…
per tutto il resto, quando ci sono colonie feline, chi le nutre, accetti di divenirne responsabile, prenda il contributo dalla Regione e li faccia sterilizzare, se no , poveri animali, si moltiplicano e si moltiplicano e alla fine sono senza scampo.
REGIONE PIEMONTE- Legge Regionale n. 16 del 9 aprile 2024 ” Disposizioni coordinate in materia di tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo”.
rimando agli artt. art. 28 e 34 che individuano responsabilità ed il da farsi a carico dell’ente locale.
Gli animali hanno PARI diritti degli umani, troppo comodo etichettarli come “sono sono animali”. Perchè i veri “animali” siamo noi, bestie senza cuore e sempre più spesso senza cervello. Ho girato questa lettera a persone con contatti diretti ad Enti, associazioni sul territorio e strutture varie. Sono certo che si troverà una soluzione. Al “proprietario” venga sancita una sonora multa con denuncia e quei poveri gatti affidati a chi può accudirli con amore. Uno dei nostri compiti al mondo è quello di proteggere, amare e rispettare le altre creature. Chi non lo fa, o peggio, li maltratta, li uccide, li sfrutta e li mangia pure, pagherà il suo debito quando sarà il momento. Su questo non si scappa. Un abbraccio alla signora Irene e anche a tutti i poveri gattini di questa triste storia.
In questi casi la pubblica gogna del responsabile di un simile comportamento menefreghista farebbe miracoli. Ha funzionato anche con l’ignoranza e la spocchia dell’albergatore bellunese.
Dov’è sta casa?
RINGRAZIO IL SIG DUILIO CHE IN QUALCHE MODO HA MESSO AL CORRENTE QUESTA.SISTUAZIONE DELLA SIGNORA CHE SI PRENDE CURA DEI MICI SENZA SUPPORTO io ho avuto supporto dal gattile di Rivarolo Canavese che ha fatto sterilizzare tutti i mici e se ne prendono cura cibandoli e curandone GRAZIE di CUORE
Grazie alla signora però deve essere supportata da qualche associazione poi in comune dovrebbe esistere un ufficio x il benessere animale cmq la maggioranza delle persone specie di montagna se ne frega e questo dispiace date una mano a questa signora io faccio la stessa cosa nel Canavese avendo però supporto di una associazione date una mano se avete un po’ di cuore grazie
Buongiorno, purtroppo le colonie feline prolificano a dismisura perché le cosiddette “gattare” nutrono tutti i gatti possibili e immaginabili ma non li sterilizzano…così facendo, ovviamente, lo insegna la natura, i gatti prolificano e si passa da 5 a 10 da 10 a 20 e così via, rischiando anche di compromettere la salute di chi vive nelle zone dove si rifugiano i gatti perché comunque defecano ovunque e sono spesso portatori di malattie… Non pensate che non ami gli animali, anche se non ho problemi a dire che amo nettamente di più i cani, non trovo comunque giusto che i gatti siano abbandonati o senza cibo…la sterilizzazione però è necessaria, anzi, indispensabile… in un’altra realtà della Valle conosco una donna che nutre almeno una trentina di gatti, che di anno in anno si moltiplicano, causando problemi ai vicini perché oltre a defecare sui balconi vanno anche vicino ai cani nei cortili rischiando di venire feriti, o spesso è il cane che rischia di perdere gli occhi per mezzo delle unghie dei gatti randagi che si intrufolano ovunque… Vista la situazione, quando ho letto che la Regione Piemonte, proprio nel 2024, elargiva dei contributi per costituire delle colonie feline e sterilizzare questi poveri gatti, l’ho detto immediatamente alla “gattara ” in questione, le ho consigliato di rivolgersi al Comune per vedere se fosse possibile costituire la colonia e ricevere il contributo… sapete qual è stata la risposta? Che assolutamente lei non voleva costituire la colonia, perché la Regione per elargire il contributo, vuole sapere chi è il responsabile della colonia, e francamente mi pare giusto, non possono stanziare dei soldi e non sapere che fine fanno… quindi, se quando la Regione stanzia i contributi per i gatti randagi a patto che venga costituita la colonia felina, voi li amate tanto, ma non abbastanza da voler essere responsabili della colonia, a questo punto mi spiace per i gatti, ma per le persone no, perché volete gli aiuti, ma non volete seguire le regole. Buona giornata a tutti.
Purtroppo non è possibile registrare una colonia se i felini si trovano su un terreno privato. Statisticamente, inoltre, è molto più frequente trovare gatti abbandonati, piuttosto che altri animali. Avete mai visto mucche abbandonate? No, perché sono animali da ” reddito”… Esiste poi la credenza, ancora molto diffusa, che i gatti possano cavarsela predando piccoli animali. Questa radicata convinzione trova riscontro nei secoli passati. Nei centri urbani odierni i gatti muoiono di fame se non vengono nutriti dall’uomo e in campagna non hanno vita semplice se devono alimentarsi solo della caccia. Prendersi cura degli indifesi che non hanno voce, siano essi umani o animali, non significa essere dei “gattari”, ha una valenza di carattere umano che si sta perdendo nel cinismo globale. Grazie a tutti per le preziose opinioni espresse.
Sig.ra Irene, qui si tratta di maltrattamento da parte del proprietario. È passibile di denuncia. In una situazione simile io chiesi l’intervento delle guardie zoofile e loro obbligarono il proprietario a mettere la cuccia con coperta per il gatto che era buttato fuori al freddo nel giardino. Inoltre controllarono se il gatto aveva seguito la profilassi sanitaria… vaccini.. Inoltre lei ha scritto che i gatti escono dalla proprietà privata perché escono per mangiare..e allora possono essere portati via . La legge dice che se il gatto è senza chip..e gira libero al di fuori di una proprietà privata è alla pari di un gatto randagio. Quindi di nessuno…
Tutte le opinioni espresse sono importanti e ci arricchiscono. Statisticamente è molto più frequente trovare gatti randagi o abbandonati al loro destino, piuttosto che altri animali. Avete mai visto mucche abbandonate? No, perché sono animali da “reddito”. I gatti non valgono nulla da un punto di vista economico ed esiste ancora la diffusa credenza che possano “cavarsela da soli” predando piccoli roditori o passerotti. Non funziona così nei centri urbani, ma anche in campagna la vita di un gatto è molto dura se deve sopravvivere con la sola caccia. Prendersi cura dei più deboli e indifesi non significa essere “gattari”, significa essere sensibili e avere un po’ di umanità. Purtroppo non è possibile registrare una colonia se i felini vivono su un terreno privato, altrimenti sarebbe tutto più semplice, ma è possibile dare voce alle creature che non possono compilare pratiche burocratiche e ci fanno capire che soffrono con il loro sguardo. Calorosi saluti.
Lei ha scritto un papiro e lo ha riempito Bello pieno di cavolate enormi. A prescindere che trasuda di affetto per i cani e come ammette lei stessa non gliene frega propriamente tanto dei gatti altrimenti sarebbe informata che gli enti non danno affatto soldi alle persone che si occupano dei gatti nelle colonie al massimo possono farli sterilizzare perché cara signora forse lei non sa che, visto che sta rimproverando le gattare che vogliono non fanno sterilizzare i gatti che ogni sterilizzazione di gatte costa non meno di 140 euro ed un centinaio quella di un maschio quindi per favore prima di sputare sentenze ci pensi bene e quanto meno si informi
Alle “gattare” stupide che non vogliono sterilizzare i.mici chiedo di usare il cervello dato che quando le femmine partoriscono in condizioni difficili soffrono molto e inutilmente. Mentalità ottusa di queste donne che non sanno cosa significa amare gli animali. Vergognatevi.
Che dire…. bravissima…. un esempio per questa gente che l iphon nn se lo fa mancare ma per aiutare fa l indifferente….. io ormai penso che tutto torna soprattutto a questa gente…. io ho cane e gatto più una randagia che viene mangia e se ne va più veterinario ecc ecc anche lei abbandonata…..mi miei complimenti al popolo
Claudio ma perché risp a questa gente
Ricorda siamo pieni di ignoranza….
Spiego sempre a questa gente che ignorante vuol dire che ignori…. sai com’è……….
Evelina. Buongiorno, mi farebbe piacere essere contattata dalla persona che si sta occupando dei mici.
Evelina. Buongiorno, mi farebbe piacere essere contattata dalla persona che si sta occupando dei mici. Il mio indirizzo mail è
isere.b@alice.it
Vorrei essere contattata anch’io dalla signora che aiuta i mici..
Gentilissima, puó contattare la redazione e lasciare il suo recapito, la contatteró di conseguenza. Grazie
Vorrei essere contattata anch’io dalla signora che si occupa dei mici
Se hai bisogno per pappe scrivi pure ti spedisco del cibo io sono di Milano provincia e più non posso fare faccio la Volontaria c o pal di legnano e ho o tre gatti recuperati dal gattile
Gentile e carissima signora, mi trovo nelle sue stesse condizioni con la semplice differenza che le mie colonie riescono a trovare rifugio in capannoni e depositi i cui proprietari non fanno alcuna opposizione a quanto detto. Per fortuna sto riuscendo a fare sterilizzare micetti, maschi e femmine, un paio al mese dal canile rifugio della mia cittadina grazie alla grande disponibilità del sig. Marco Lupoli, referente e dirigente del rifugio sanitario, però giuro che ha tutta la mia stima e le chiedo di continuare nella sua opera di bene nei confronti di quei poveri pelosetti perché sono sicuro chr proma o poi troverà qualcuno che l’aiuterà.
Buongiorno vorrei prendere 4 gatti da tenere nella mia proprieta . E aiutare in qualche modo la persona che si sta occupando di questi gatti. Mi fate contattare sulla mia mail . Grazie
Silvio Dalmasso mail silvio.dalmasso@libero.it Mi contatti .Grazie
Salve, sono un medico veterinario ASL nonché gattara e proprietaria di una gattina ex randagia di colonia che ho adottato da Giugno. Intanto non conosco la normativa sulle colonie feline della Regione Piemonte però il Sindaco ,che comunque è sempre il responsabile degli animali presenti sul territorio del comune che amministra, dovrebbe provvedere alla sistemazione dei poveri felini se non altro per rispetto alle norme del benessere animale. Se in Piemonte non è possibile riconoscere una colonia felina in luogo privato allestisca nelle vicinanze di dove si trovano i gatti , ma in suolo pubblico, dei ripari per quelle sfortunate bestiole così da poter istituire lì ufficialmente la colonia, nominare uno o più referenti che se ne prenderanno cura e richiedere le sterilizzazioni che per la legge 281/91 (recepita poi dalle leggi regionali) vengono eseguite dalle Aziende Sanitarie competenti per quel territorio. Io sono chirurgo ed opero gatti di colonia in più distretti ASL della Toscana. Comprendo che non sono nelle vicinanze ma se qualche anima buona con un mezzo idoneo potesse portarmeli sarei disponibile , programmando, almeno a sterilizzarli gratuitamente. Lascio il mio indirizzo mail: encamp96@gmail.com Dr.ssa Arianna Cascella
Ringrazio tutti per il contributo in riflessioni varie e offerte di aiuto. I gatti, purtroppo, appartengono a una colonia privata, non si possono portare via. L’unico supporto fattibile al momento è il cibo quotidiano. Sono grata a chi ha contribuito donando un po’ di cibo per i felini. Per chi volesse contattarmi in privato, è possibile scrivere alla redazione della ValsusaOggi (redazione@valsusaoggi.it) e lasciare il proprio recapito. Sarà mia cura ricontattarvi. Grazie infinite.