SUSA E I PROGETTI DEI GIOVANI CHE INCONTRANO LA POLITICA. LE RIFLESSIONI DI UNO STUDENTE DOPO L’ASSEMBLEA DI VALSUSAOGGI

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di JAKOB HILFIKER (Studente del Ferrari di Susa)

La politica incontra i giovani, e per una volta è lei che cerca loro. Dall’iniziativa del direttore di ValsusaOggi Fabio Tanzilli, venerdì 24 aprile ha avuto luogo all’IIS Enzo Ferrari di Susa l’incontro tra svariati rappresentanti statali (sindaci, consiglieri metropolitanie amministratori regionali) e studenti delle nostre valli: hanno partecipato il Pascal di Giaveno, il Frejus di Bardonecchia, il Des Ambrois diOulx, il Galilei di Avigliana e, naturalmente, i Ragazzi del Ferrari. 

Scopo dell’iniziativa era dare un’occasione ai ragazzi per esprimere le loro idee sotto forma di progetti su ciò che a loro sarebbe piaciuto venisse fatto, cambiato o migliorato. I progetti sono stati numerosi, seri e vari: da un piano per valorizzare il Forte di Exilles alla riabilitazione del campo da calcetto di Condove, i progetti hanno spaziato nei più svariati ambiti, facendo emergere quali sono i temi che più stanno a cuore ai nostri ragazzi. E’ emerso un enorme amore per il proprio territorio, unito al dispiacere di non vederlo mai sfruttare come si dovrebbe, e il problema della noia tra i ragazzi. 

  


Non è mancato lo spirito critico da nessuna delle due parti. La richiesta più seria e pertinente a parer generale è stata presentata dagli studenti dell’alta valle, che per una svista burocratica si trovano a dover pagare dei prezzi fuori dal mondo per poter usurfruire di un pullman che li porti a scuola.

 “Ma come?” si chiederà qualcuno. “Possibile che non si sia parlato di TAV?”. Certo, non è stato neanche nominato, e questo per un semplice motivo: innanzitutto perché le scuole non possono (e non devono) fungere da campo di scontro per questo argomento. In secondo luogo perché quello del TAV è un discorso di così grande interesse da godere di un’ampia visibilità di per sé, mentre lo scopo dell’iniziativa era di dare  voce ai giovani per tutta una serie di tematiche che in occasioni normali vengono tralasciate. 

Deve però esserci stata un’incomprensione tra la scuola e i membri del movimento NOTAV, i quali hanno frainteso un evento da cui centinaia di ragazzi sono usciti piacevolmente sorpresi, con “… una parata propagandistica per qualche politico e della lobby del TAV” (NOTAV.INFO, “Nel 70° della liberazione c’è ancora molto da fare”). 

Propaganda politica? Si, forse. Nel caso, presente sotto gli impegni che ogni politico si dovrebbe comunque assumere, e quindi in linea con ogni sorta di azione politica. Al TAV, invece, non si è fatto il minimo riferimento. Sta di fatto che l’equivoco è sfociato in un modesto presidio fuori dall’istituto Ferrari, in seguito al quale pare che siano stati chiesti i documenti ad alcuni degli studenti che vi hanno aderito. 

Alcuni studenti che hanno partecipato al convegno, l’hanno invece definito “stimolante e interessante” e “un’occasione per confrontarci con i nostri politici”. L’effettiva utilità dell’iniziativa, però, sarà da ricercarsi nell’attuazione di alcuni progetti selezionati tra quelli degli studenti, ovvero: un punto di incontro per i giovani a Giaveno, il riciclo delle Case Cantoniere nelle valli, la riabilitazione del campo da calcetto di Condove, agevolazioni per gli studenti che viaggiano in alta valle e un programma di camping-job associato alle scuole.

  

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