SUSA E I SOLDI TAV, SCIBONA REPLICA A PLANO: “MEGLIO AVERE NEMICI COERENTI CHE FALSI ALLEATI. E’ STATO ELETTO PER SOLI 8 VOTI. PER SUSA 10 MILIONI DI COMPENSAZIONI, MI SEMBRA DI RIVEDERE GLI ACCORDI DI PRACATINAT”

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SCIBONA

di MARCO SCIBONA (Senatore Movimento 5 Stelle)

Mi tocca di far alcune precisazioni circa le compensazioni Tav e le scelte del Comune di Susa.

Primo aspetto da chiarire è che le compensazioni deliberate dal CIPE non sono solo quelle relative al rifacimento del teatro civico – che ne sono solo una parte- ma ammontano ben a 9.768.001 euro che rapportati al bilancio di un comune come Susa sono una cifra decisamente enorme, e vanno dalla “Realizzazione e messa in sicurezza percorsi ciclopedonali Via Fratelli Vallero – Via Meana” a “Intervento di riqualificazione sacrario dei caduti e realizzazione giardino della memoria” da “Recupero patrimonio e cultura materiale progetto “il sentiero dell’acqua” a “Salone polisportivo Area Priorale” .

E’ tanto meno curioso come mai a Susa sono “dovuti” quasi dieci milioni di euro quando per altri comuni della valle, anche di pari dimensione, si ha difficoltà a reperire poche decine di migliaia di euro per rattoppare le buche, senza parlare dei comuni che hanno le scuole in condizioni precarie ma di cui il CIPE non conosce neppure l’esistenza.

La delibera CIPE relative alle compensazioni sono del maggio e dicembre 2013, quindi era ben chiaro prima che Plano si candidasse a Sindaco che accettare quei denari avrebbe significato accettare le compensazioni.

Per chiarezza ricordo che il M5S, per il rispetto che ha per il Movimento No Tav, decise di non presentare un suo candidato alle elezioni comunali a Susa proprio per consentire a Plano di massimizzare le sue possibilità di successo e visto che Plano è stato eletto con solo 8 voti di scarto rispetto all’altra Lista…lascio a voi, facilmente, fare due conti.

Concordo invece sul fatto che avere un nemico che porta avanti coerentemente le sue azioni e che è identificato come tale è molto meglio di avere dei falsi amici o alleati che una volta eletti iniziano, relativamente al TAV ma non solo, a percorrere sentieri anomali, come in Val Susa ben conosciamo!

Stiamo per rivedere scene che già abbiamo vissuto con l’Accordo di Pra Catinat, gli amministratori valsusini dissero che nessuno lo aveva sottoscritto, ma in Europa, dove si prendono le decisioni relativamente al TAV, su tutti i documenti viene riportato tale accordo come pietra miliare della condivisione del territorio e quindi come via libera all’opera ed ai suoi finanziamenti.

Dire oggi che i 9.768.001 euro stabiliti nelle due delibere CIPE aventi come oggetto Nuova linea ferroviaria Torino-Lione: «Opere e misure compensative dell’impatto territoriale e sociale nel quadro del piano di accompagnamento dell’opera» non sono compensazioni ma sono soldi dovuti e che io sia caduto in una trappola è ripetere lo stesso atteggiamento e lo stesso grave errore che venne compiuto con l’accordo di Pra Catinat e di cui ne patiremo le gravi conseguenze.

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