SUSA, ECCO IL TEATRO-CINEMA DA 5 MILIONI DI EURO: POLEMICA A UN ANNO DALLE ELEZIONI

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SUSA – I lavori eterni del Teatro Civico da 300 posti, dal costo di circa 5 milioni di euro e finanziato con fondi delle compensazioni Tav, infiammano la politica a Susa in vista delle elezioni del prossimo anno. Il Comune è riuscito a ottenere un ulteriore finanziamento da 1 milione di euro con i fondi Pnnr, in modo che il teatro possa diventare anche sala cinematografica.
I lavori durano da parecchi anni (il cantiere è iniziato nel 2019), durante la lunga attività di sono emersi vari problemi sia sul reperimento dei fondi disponibili, che su ritrovamenti durante gli scavi, portando anche allo stop dei lavori. Ora sembra che il peggio sia passato, e che finalmente si possa procedere con la conclusione delle attività, per la riapertura del teatro/cinema di Susa. Si tratta di un progetto costoso e molto importante per il rilancio del centro storico di Susa, un progetto gestito da 4 amministrazioni comunali e tre sindaci diversi (Plano nei mandati 2 e 3, Amprino e Genovese).
“Nel 2012 la giunta Amprino fece un appello per salvare il monumento cittadino e per la ricerca dei fondi – ricorda l’assessore Pelissero – il 21 febbraio 2014 ci fu la presentazione del progetto esecutivo, esattamente quello in corso di realizzazione, che prevede oltre 300 posti. Il progetto precedente prevedeva circa 180 posti, troppo pochi per ottenere finanziamenti così importanti. I lavori attuali sono esattamente figli del progetto del 2014 a cura dello studio De Ferrari di Torino”.
Ad un anno dalle elezioni, il tema suscita ovviamente anche polemiche sui “meriti” politici riguardo la riapertura del Teatro Civico. La consigliera di opposizione Alessandra Brezzo ha commentato così la notizia del proseguimento dei lavori da parte del Comune: “Ricordo le critiche a Plano per aver annunciato l’inizio dei lavori del teatro nell’imminenza delle elezioni. I lavori durano sempre più delle amministrazioni, ma la memoria purtroppo molto meno. Con buona pace di tutti”. Valter Di Cesare rincara la dose: “Un progetto nato con l’amministrazione Plano 2, rivisto e corretto dall’amministrazione Amprino, finalmente messo in cantiere dall’amministrazione Plano 3, che lo lascia in eredità all’amministrazione di Genovese, penso che il minimo che si debba fare sia portarlo a termine, senza tanta pubblicità, soprattutto da parte di chi grandi meriti non ne ha proprio”. E sul tema dei “meriti” proprio l’ex sindaco Sandro Plano commenta sarcastico e “la tocca piano”: “Susa è famosa per due facce di bronzo”.
Rispondendo in modo più approfondito nel merito la vicenda, Plano aggiunge: “La storia del Teatro Civico è lunga e complessa. Nel corso del mio secondo mandato avevamo chiesto alla Provincia di Torino la progettazione dell’intervento di recupero della struttura. La Provincia aveva incaricato, senza oneri per il Comune, l’arch. Andrea Bruno (il Progettista del Recupero del Castello di Rivoli) per un progetto preliminare finalizzato alla richiesta di finanziamenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dello Spettacolo. In mancanza di fondi statali disponibili il Ministro ci diede indicazioni a riguardo dei finanziamenti europei che si sarebbero stanziati successivamente. In tal senso nel 2009 si erano avviati i contatti con la Regione Piemonte per la presentazione di un progetto esecutivo, sempre a carico della Provincia, all’Unione Europea. Allo scopo era stato predisposto un quadro economico con un’ipotesi di spesa pari a 2.038.000 €. Di questi l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto partecipare con un cofinanziamento del 20%, previsto dalla UE per interventi ricadenti in questa tipologia. Cifra pari 407.600 € che rientrava nella disponibilità del bilancio comunale. Durante questo iter è subentrata l’Amministrazione presieduta dalla professoressa Gemma Amprino che ha ritenuto di modificare il progetto dell’Arch. Bruno affidando all’arch. Ruffino uno studio di fattibilità per l’aumento dei posti e altre varianti. Per queste varianti è stato necessario indire una gara per la progettazione che è stata aggiudicata a un Professionista di Pinerolo per un importo di 353.623 €. Il Costo dell’intervento è lievitato a 4.400.000 €. Il cofinanziamento europeo nel frattempo è aumentato al 27% pari a 1.200.000 € che non rientravano nelle disponibilità comunali. Per coprire questa cifra l’Amministrazione aveva richiesto l’utilizzo delle somme previste tra compensazioni promesse per il TAV. Quando sono subentrato nel 2014, il Bando dell’Unione Europea era in scadenza e con la Regione Piemonte ho ripetutamente e inutilmente sollecitato il Governo per il versamento di tali somme necessarie per bandire la gara e accedere ai finanziamenti. Purtroppo, nonostante l’interessamento del Presidente della Regione, i termini sono scaduti e si è perso il finanziamento europeo (det. Regione Piemonte n. 225 del 22/04/2015). A partire da quella data abbiamo dovuto rivedere il quadro finanziario dei fondi CIPE, rimodulare gli interventi previsti in altri settori e mandare in gara il nuovo progetto. Abbiamo incontrato notevoli difficoltà nell’affidamento con intoppi risolti grazie anche alla Prefettura di Salerno, al nostro Ufficio Tecnico e al Segretario Marietta Carcione. Abbiamo consegnato i lavori all’inizio del 2019. Le opere pubbliche sono sempre molto complicate e richiedono molto lavoro lontano dai riflettori. Qualcuno ignora, ed è comprensibile e scusato, o dimentica, o finge di dimenticare, atteggiamento quest’ultimo meno comprensibile”.
Soddisfazione da parte del vicesindaco Giorgio Montabone: “Dopo molti anni, prende forma un progetto seguito e voluto da tante amministrazioni comunali. Ci siamo quasi: nasceranno un teatro e un cinema, un vero gioiellino per Susa e la sua Valle”.

 

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16 COMMENTI

  1. Come ci ringrazieranno i bimbi di oggi per aver loro lasciato in eredità una montagna di debiti per cose che saranno già nuovamente in rovina a causa della (costosa) mancanza di manutanzione a fronte di produttività = Zero ?
    Come minimo non ci pagheranno più le pensioni.

  2. Susa aveva bisogno di un teatrino come anche di un passante ferroviario a tre piani che nessuna persona con intelletto utilizzerà mai

  3. 6 milioni di euro per ricavare 300 posti a sedere. Ovvero 20.000 €. ogni persona seduta pagante. Senza contare che il fabbricato era già di proprietà. Evidentemente le voci e le considerazioni da fare sono molte di più nel rapporto costi/benefici esempio posti di lavoro , ritorno di immagine, ricadute sui locali pubblici siti nei dintorni ecc. ecc. Tempo un paio di anni dall’ apertura e si capirà subito se è stata una scelta saggia oppure un fallimento.

        • Che a te piaccia o meno, sono tutte opere pubbliche come strade, piazze, rotonde o polivalenti ad uso preferenziale dei NoTav. Una scuola o un ospedale non sono automaticamente utili per definizione, così come non lo sono strade, rotonde o ferrovie (argomento tanto caro ai NoTav).

  4. PNRR = un capolavoro annunciato più dannoso di un’alluvione (anche se l’ultima non è stata affatto di poco conto).
    Stiamo comprando mocassini di Tods quando servirebbero stivali di gomma da pescatore.
    Susa purtroppo è solo una pagliuzza nel covone della follia nazionale.

  5. La progettazione è durata parecchi anni. I lavori non mi sembra siano più lenti della media delle opere pubbliche, visto e considerato anche che nel mezzo c’è stata una pandemia.

  6. io non so come funziona la politica, ma buttano via molti soldi.
    questo spero che funzioni perchè di arte e di spettacoli ne abbiamo bisogno. Andiamo a Beinasco x vedere un film.
    poi, il teatro , dove la gente assapora per 2 ore una cosa diversa. Dove si raccontano storie, melodrammi, cose comiche per farci passare del buon tempo.
    Le cose politiche non mi interessano tanto sappiamo.
    la prima sera che aprirà sarò li.
    NON guardate sempre agli sprechi, guardate che se arriva alla fine e funzionante sarà una bella occasione per i nostri figli che qui a Susa non hanno niente.
    Il cinema e l’arte li porta via da cattivi pensieri .
    Al posto di una birreria con la musica alta e uno scorrere di fiumi di alcool questo è il posto migliore
    Spero ardentemente che sia finito

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