SUSA, ENTRO FINE ANNO AL VIA I LAVORI PER LA PASSERELLA “ECOMOSTRO” E IL NUOVO CAVALCAVIA AL LIDL: ADDIO AL PASSAGGIO A LIVELLO DI VIA FIUME

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Il passaggio livello di via Fiume. Sarà soppresso e al suo posto sarà costruita una passerella pedonale definita “Ecomostro” dal consiglio comunale di Susa

SUSA – A dieci anni dalla presentazione del primo progetto e a tre anni dalla conclusione dell’iter burocratico, dovrebbero iniziare tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018 i lavori per realizzare tre importanti opere di viabilità a Susa. Si tratta delle opere connesse alla soppressione del passaggio livello di via Fiume, al km 50+085 della linea ferroviaria Bussoleno – Susa, finanziate e realizzate da Rfi, con il contributo della Regione. “Dopo anni di attesa si passa ai cantieri – spiega il vicesindaco Beltrame – Rfi deve affidare i lavori che dovrebbero iniziare entro fine anno o i primi mesi del 2018”.  Circa 11 anni fa una donna di Susa, Stella Orillio, perse la vita proprio mentre voleva attraversare quel pezzo di strada attraversato dai binari della linea Susa – Bussoleno. Quel passaggio a livello sarà soppresso e al suo posto sarà realizzata una passerella pedonale e per le biciclette  in corrispondenza dell’ex distributore Agip. Ma non solo: un altro cavalcavia, questa volta destinato alle auto, sarà costruito nel tratto di strada dove c’è l’Idrocentro e il Lidl, in corrispondenza del ponte del torrente Gendola. Come terza opera, sempre pagata da Rfi, ci sarà la nuova rotonda in corso Stati Uniti, che sostituirà l’incrocio con via Carlo Alberto Dalla Chiesa, dove c’è il Comando dei Carabinieri. Il tutto con l’obiettivo di collegare la città a nord e a sud, attualmente separata dall’asse ferroviario, tra Corso Stati Uniti (strada statale 25) e Via Montello.

In questa zona nascerà il nuovo cavalcavia per le auto, da via Montello a Corso Stati Uniti

Per le auto, il cavalcavia sulla linea Bussoleno – Susa per le auto sarà in zona Idrocentro, composto da due impalcati in acciaio e calcestruzzo, con 2 banchine laterali e un marciapiede. Invece la passerella pedonale sarà realizzata in via Montello dove c’è il passaggio a livello, costituita da un percorso rettilineo lungo 23 metri e e largo 2,2 m. Contestualmente alla realizzazione del cavalcavia, oltre al nuovo marciapiede, saranno realizzate le opere per garantire l’accesso carrabile al piazzale dell’Idrocentro e realizzato il nuovo ingresso al centro commerciale Lidl.

La nuova passerella ciclo-pedonale sorgerà in corrispondenza di Via Carlo Alberto Dalla Chiesa e, oltrepassando la Dora Riparia, collegherà la statale 25 del Monginevro con Corso Stati Uniti. La nuova passerella sarà posta otto metri al di sopra dei binari. La struttura sarà protetta da una copertura. Sul lato sud della passarella, verso Corso Stati Uniti, sarà creato un piccolo parcheggio pubblico.

La nuova rotonda all’incrocio tra Via Cado Alberto Dalla Chiesa e Corso Stati Uniti avrà un diametro esterno di 40 m e ingressi organizzati ad una corsia. La corona rotatoria sarà di 7 m e sarà costruito anche un marciapiede esterno.

Al posto dell’incrocio sarà costruita una rotonda vicino alla caserma dei carabinieri

Di questi progetti se ne è parlato per anni nei vari consigli comunali a guida di Plano, Amprino e ancora di Plano. Più volte i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione avevano definito la passerella un “ecomostro”. L’ultima amministrazione Plano ha fatto approvare a febbraio la stessa variante al piano regolatore realizzata sotto l’amministrazione di Gemma Amprino. Plano non ha voluto fare modifiche “per non rimettere in discussione una procedura burocratica che ha dell’incredibile. Per evitare di definire la struttura ecomostro erano state proposte alle Ferrovie dello Stato altre soluzioni tecniche, meno impattanti, che non sono state accolte per ragioni, dal suo punto di vista, incomprensibili. Non sono completamente soddisfatto di questo progetto: per risolvere una problematica che si trascina ormai da undici anni è l’unica soluzione praticabile, ma non la migliore”.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

1 COMMENTO

  1. Sbalorditivo.
    Stella Orilio morì perché “voleva” transitare attraverso un passaggio a livello aperto.
    Siamo a livelli di aberrazione lessicale pari a quelli di Giulio Andreotti quando affermò che il Giudice Ambrosoli “se l’era andata a cercare”.
    Ricorderei agli scienziati di Rfi e ai tecnici del Comune di Susa che il progetto TELT per la piana di Susa per l’attuale linea Susa Bussoleno prevede qualche piccolo ritocco, tipo l’innalzamento di parecchi metri del piano del ferro e altre squisite delizie che vorrei capire quanto possano concordare con queste stantia e rassegnata variante.

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.