SUSA – Il Conisa interviene a seguito del caso della signora Rossella, segnalato di una lettrice di Traduerivi, la donna anziana e sola che viene assistita dai vicini di casa, non essendo autosufficiente. Grazie all’articolo pubblicato martedì 22 aprile su ValsusaOggi, i vicini di casa di Rossella hanno ricevuto numerose disponibilità di aiuto per la donna, si è attivata una preziosa rete di solidarietà, con tantissimi valsusini disponibili ad aiutarla.
“Prima di tutto vogliamo esprimere il dispiacere del Presidente, della Direzione e dei dipendenti coinvolti, per l’eventuale disagio vissuto dall’interessata” spiegano dal Conisa Barbara Mauri e Piero Genovese, rispettivamente direttore e presidente del Consorzio dei servizi socio-assistenziali di Valsusa e Valsangone. “Rispetto alla situazione, dal mese di aprile 2024 sono attivi differenti interventi socio assistenziali, sempre condivisi con la diretta interessata, che non ha limitazioni giuridiche, e con la cugina, unico famigliare di supporto, ed altri se ne stanno progettando”.
Secondo il Conisa “la situazione non si configura né come di estrema povertà, né come di grave non autosufficienza, secondo quanto verificato al domicilio con l’operatore sanitario competente – spiegano Genovese e Mauri – siamo disponibili ad una ulteriore collaborazione con la rete amicale e di volontariato attivatasi attorno alla signora e per ogni eventuale collaborazione”. Il Conisa fornisce questi contatti per il supporto alla signora Rossella: conisa.segreteria@conisa.it – Tel. 0122-648501. “I contatti del Consorzio sono disponibili in rete ed a disposizione di qualunque cittadino, anche di eventuali giornalisti che vengano a conoscenza di situazioni di fragilità”.
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LA VICINA DI CASA DENISE: “GRAZIE A TUTTI, MA IN QUALI CONDIZIONI SI DEVE TROVARE PER DIVENTARE UN CASO DA SEGUIRE?”
“Ringrazio davvero di cuore tutti coloro che si sono attivati, anche se non sono d’accordo con alcune dichiarazioni del Conisa – commenta Denise, la ragazza che ha segnalato il caso a ValsusaOggi – la “cugina” menzionata non esiste, è una signora (come mia mamma) che l’aiuta. La signora Rossella non si lava da sola, e mia madre spesso la aiuta con pannoloni, spesa, cibo, pellet per la stufa che ha già preso fuoco una volta. La signora non esce di casa, non cammina. Che effetti ci sono a lungo termine? Fisioterapia? (questa sera le ha portato la cena). In quali condizioni si deve trovare per diventare un caso grave da seguire?
Per il resto ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto o chiamato. Sono davvero tanti e mi scuso per non riuscire a rispondere a tutti. Ringrazio tutti coloro che si sono mossi in favore della signora, e spero davvero che l’aiuto promesso sia continuativo e giornaliero. Grazie a tutti”.
SUSA, IL CONISA SUL CASO DELL’ANZIANA: “INTERVENTI DI AIUTO DAL 2024, SIAMO DISPONIBILI A UN’ULTERIORE COLLABORAZIONE”
Grazie all'articolo di ValsusaOggi si è creata una rete di solidarietà per la signora Rossella di Traduerivi: tanti valsusini disponibili ad aiutarla. Secondo il Conisa: "Non è un caso di estrema povertà e di grave non autosufficienza"
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Se ho capito bene, CONISA sta dando della bugiarda alla vicina di casa che, molto generosamente, si occupa della signora Rosanna. Spero che si andrà a fondo di questa vicenda, Direttore Valsusaoggi.
I servizi sociali in valsusa sono scaldalosi. Gente vergognosa.
Bene, ritorno sul mio precedente intervento alla luce di quanto letto nella recente comunicazione di CONISA in quanto troppo stridenti , distanti e conflittuali i riferimenti delle parti che evidenziano un quadro diametralmente opposto in cui , da una parte pare esserci una limitazione della autonomia della persona tale da configurare la forte necessità di una presenza di sostegno e dall’altra la totale assenza di tutto quanto essendo in presenza di una condizione sotto controllo sociale con interventi condivisi con la diretta interessata descritta in possesso della piena capacità giuridica, con un familiare di supporto, in assenza di condizioni di grave povertà, in assenza di grave non autosufficienza e tutto quanto verificato a domicilio da operatore sanitario ( medico ? OSS ? Infemiere? ) , il tutto riportabile alla data dell’Aprile 2024.
Ritengo che in base ai riferiti delle parti , la priorità di partenza sia una valutazione attuale, ad oggi , delle condizioni della Sig.ra allo scopo di avere una visione univoca ed oggettiva della situazione ed una corrispondenza fra quadro clinico e tutto quanto il resto.
Insomma questa è una situazione che necessita di stabilire una verità oggettiva !
Per giungere a ciò mi permetto consigliare a CONISA di chiedere l’intervento della ASL competente sia dell’Unità Operativa Anziani che del Medico di famiglia ( MMG) , ognuno per la parte di propria competenza che senza dubbio ritengo essere , nel caso in oggetto, professionalmente ed utilmente necessaria.
E’ evidente che la partecipazione alla discussione vuole essere di dare un contributo fattivo alla valida presa in carico della Sig.ra , anche la mia , seppure indirettamente ,vuole essere tale ed in ciò supportata da 40 anni di attività lavorativa come medico anche nel settore specifico oggetto dell’intervento.
Sono convinto che tutte la parti in causa si attiveranno al meglio per la definizione e gestione delle problematiche
e colgo occasione per ringraziarle .
Grazie e cordiali saluti.
Hai capito benissimo !!
Ho avuto a che fare con il conisa nel 2014 e già allora avevo avuto la impressione che fosse un ente che se ne lava sempre le mani.
Come sempre il Conisa è sempre “disponibile”. Si ha dire agli altri cosa fare. È proprio un servizio inesistente e introvabile soprattutto nei momenti di bisogno. Vergogna
La cosa che più lascia l’amaro in bocca è che tutti noi cittadini partecipiamo con un pagamento di quota al funzionamento del Conisa, cioè ogni comune consorziato deve versare più di 30 € annuali per ogni cittadinio residente…….Senza contare i trasferimenti dallo Stato, dalla Regione Piemonte e dalla Comunità Montana.
Questi soldi sono spesi in primis per spese correnti e di funzionamento: funzionari amministrativi, assistenti sociali funzionamento dell’edificio……e dopo si fa assistenza sociale…….come nel caso della signora in oggetto dell’articolo. Come sempre la carità e la partecipazione vera è sempre fatta dalla bontà dell’animo di ognuno di noi. Un grande grazie alla signora che si occupa, alla mamma e alla scrivente la lettera, che ha posto all’attenzione di tutti.
Ieri ho scritto un commento e di nuovo non pubblicato!! non c’era niente di particolare era una sintesi dei soldi che il Conisa incassa sia dai Comuni consorziati più di 30 € per ogni abitante di ogni singolo comune, dai trasferimenti dello stato, della regione piemonte e dalla comunità montana…..
Non c’era nessun j’accuse di come i soldi vengono usati…….