SUSA, LA BIBLIOTECA E LE SCUOLE / AMPRINO REPLICA A PLANO: “PAGAVATE 72MILA EURO A UN PRIVATO PER TENERE I LIBRI NEGLI SCATOLONI”

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Di GEMMA AMPRINO (Consigliere di opposizione a Susa)

Leggendo le dichiarazioni degli attuali Amministratori rilasciate su ValsusaOggi, pare ci si dimentichi, per quanto riguarda la biblioteca e l’archivio storico, che quando l’Amministrazione Amprino ha iniziato il mandato, tutti i volumi e i libri delle due realtà erano inaccessibili al pubblico perché chiusi in scatoloni collocati presso una proprietà privata, con un pesante aggravio dei costi di locazione per il Comune (per l’anno 2008 euro 36.000 – per l’anno 2009 euro 36.000!).

La priorità è stata dunque di restituire a Susa il prezioso servizio culturale, individuando una sede funzionale per i cittadini. L’immobile di via Palazzo di Città era allora occupato dal Tribunale, di cui si è difesa la presenza fino all’ultimo, e si è pertanto ritenuto ottimale utilizzare le aule dello stabile di via Mazzini, centrale dal punto di vista urbanistico. La vicinanza poi con la scuola Primaria è risultata essere, in base a specifici studi di settore, un elemento di forza poiché rendeva possibile la fruizione del servizio ai bambini e ai genitori, consentendo nello stesso tempo di predisporre specifici progetti con gli insegnanti.

Con l’Ufficio Tecnico comunale si erano individuate anche le soluzioni per risolvere il problema del carico dei libri ed anche per la loro messa in sicurezza.

I positivi riscontri avuti all’apertura della biblioteca e dell’archivio hanno confermato a nostro parere la virtuosità della scelta effettuata.

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1 COMMENTO

  1. Quanto pare ci si passano le responsabilità a palla, ma avete guidato Susa come più vi è convenuto al tempo, con o senza soldi ma non vi siete mai sbracciati a dire i conti alla popolazione sempre ben chiusi nei vostri uffici e mai dire al popolo quanto ha lasciato in cassa il predecessore, in totale omertà vi siete parati le spalle, ora scopriamo che la cultura in scatola costa un botto di denaro daffitti , mi chiedo con tutte le strutture che il comune possiede è scandaloso , sia da parte di chi vive di cultura. E sia da parte di chi la cultura è un peso da nascondere in sacchi vecchi, io trovo che i libri dei cittadini vadano tenuti con lo stesso rispetto che avete per casa vostra oppure un lingotto in oro 24 carati, se chiedessi Susa ha censito i suoi locali dove li trovò sul sito? Di quanti metri quadri dispone di immobili da restaurare, restaurati, come intende procedere, e chi era prima cosa ha fatto, perché dopo anni che governate entrambe manca ancora una cavolo di libreria che non costi al cittadino, regnate a Susa dai tempi d’oro quando si guadagnava il doppio con la metà delle tasse come è possibile essere così con il culo a terra scusate il francesismo, trovate una casa a questi libri vecchi e datevi una mano a farlo che il cittadino possa. Usufruirne , che si possano invitare persone da fuori a vedere
    A libreria valsusa , no. Nasconderla dentro uno scatolone , ho fare il teatro civico che nessuno sa cosa serva… Solo per aver un teatro costato milioni di euro per chiuderlo come quello di contin? Il teatro e per caso una mangiatoia? Perché costa così caro essendo un teatrino pure piccolo… I conti per metro quadro o metro cubo non li ha mai visti nessuno, siamo ben messi trovatevi invece di scrivervi e aprite un tavolo di idee. Il posto a Susa c’è ed è del comune… Non ve lodo eute comperare con i vostri stipendi… Quindi meglio agire…. Musio Maurizio..

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