SUSA, PLANO SPIEGA PERCHÉ HA CHIESTO I SOLDI DELLA TAV: “DIFFICILE CONCILIARE LE RAGIONI IDEALI CON LA REALTÀ”

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riceviamo da SANDRO PLANO (sindaco di Susa)

SUSA – L’Unione Europea aveva concesso un contributo di 3.200.000 euro per la ristrutturazione del Teatro Civico, condizionato al termine dei lavori entro il 2015 e a un cofinanziamento di 1.200.000 euro. Quest’ultimo era stato erogato dal CIPE come anticipazione delle “misure compensative dell’impatto territoriale” della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.
L’esigenza di rispettare questa scadenza ha indotto l’amministrazione precedente ad anticipare le spese per la progettazione e le successive varianti, dato che nel corso delle prospezioni archeologiche sono state riportate alla luce pavimentazioni e mura risalenti all’epoca romana.
La mancata erogazione in tempi utili dei fondi da parte del CIPE stesso, ha impedito la pubblicazione del bando di gara e la conseguente impossibilità di eseguire e rendicontare i lavori entro il tempo stabilito. Circostanza che ha obbligato la Regione Piemonte a revocare il contributo europeo.
Questa situazione riveste particolare gravità, dato che l’edificio, inserito nell’elenco dei beni culturali sottoposti a tutela (D.Lgs. 42/2004), è stato dotato di copertura provvisoria e la stabilità di alcuni muri perimetrali è stata compromessa dagli scavi di sondaggio. Per questo la Soprintendenza alle Belle Arti ha richiamato il Comune agli obblighi conservativi di legge e ha disposto un “indifferibile intervento che ponga freno al complessivo degrado e restituisca al bene il necessario decoro”.
Non avendo alcuna possibilità di intervenire con risorse proprie, considerata la pericolosità della situazione, il 25 novembre u.s. la Giunta ha assunto una delibera con la quale chiede al CIPE il trasferimento delle somme, già assegnate per vari interventi, tutte per la ristrutturazione del Teatro Civico.
La delibera non è stata unanime poiché nel programma di mandato si era espressa la contrarietà alla nuova linea ferroviaria e non sussistono ragioni valide per cambiare questa opinione. Sono sempre difficili da conciliare le ragioni ideali, che tutti condividiamo, con la cruda realtà e le esigenze di sicurezza.
Riteniamo che la ricostruzione dei Paesi distrutti dal terremoto, la sicurezza delle scuole, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la tutela del patrimonio artistico e monumentale siano le vere priorità dell’Italia e su questi temi si dovrebbero indirizzare le risorse del bilancio dello Stato, piuttosto che su una nuova ferrovia.

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4 COMMENTI

  1. Ma è così importante un teatro a susa?
    Ma spendere i soldi in modo intelligente per la città.
    Illuminazione strada della piscina , piste ciclabili , marciapiedi, e tutto per rendere la città più bella . UN CINEMA !!!!!

  2. Per una città come Susa è penoso non avere nè un teatro nè un cinema. E’ una città che non ha nulla da offrire in campo di svago, se non le solite sagre. Quest’anno persino la castagna d’oro ha fatto pena, in piazza d’Armi senza nemmeno le sedie per stare seduti, e con un’acustica pessima…mi è spiaciuto molto per i gruppi folcloristici, che erano molto bravi, ma non si può pretendere che persone anche anziane resistano in piedi ferme 3 ore… per cui, sì, Susa avrebbe bisogno di un bel teatro rinnovato, nel quale proporre qualche opera, qualche spettacolo teatrale, qualche balletto, qualche operetta o qualche conferenza interessante. In Valle di Susa non tutti hanno i soldi per frequantare i teatri di Torino quali il Regio, e non è giusto che una famiglia non possa avvicinarsi all’arte solo perchè costa troppo, altrimenti a questo punto la cultura è solo per i ricchi, quando magari anche i figli di genitori con reddito basso, durante la loro formazione scolastica vorrebbero avvicinarsi al mondo della musica e della recitazione. Speriamo che lo stesso teatro possa essere utilizzato anche per promuovere un cinema di qualità, non i soliti cinepanettoni, ma film di valore, premiati nelle grandi rassegne mondiali. E comunque sarebbe un peccato lasciare crollare il teatro, è una bella struttura che abbellirebbe il centro città, che dovrebbe essere valorizzato ristrutturando le case di Via Palazzo di Città, Via Francesco Rolando e dei vicoli circostanti in modo da renderle di nuovo abitabili e fare rivivere il centro storico, incrementando il commercio e il turismo… indubbiamente se tutto questo venisse fatto, sarebbero di grande utilità dei marciapiedi ben fatti e un abbattimento delle barriere architettoniche per far si che anche chi si sposta in carrozzina possa essere autonomo. E ben vengano pure le piste ciclabili, stile Olanda, apprezzo lo sport e i mezzi di trasporto ecosostenibili, ma obiettivamente d’inverno con la temperatura sotto zero, un sabato sera ogni tanto si andrebbe volentieri a vedere uno spettacolo gradevole e si concluderebbe sorseggiando una cioccolata calda, invece Susa attualmente dopo la chiusura dei negozi sembra una città col coprifuoco in Siria, non si incontra anima viva per le strade e l’atmosfera è gelida in tutti i sensi.

    • Concordo pienamente , però prima di un teatro , farei altre cose più vicine alla popolazione , come le barriere architettoniche,illuminazione a led in tutta la città, anche con lampade che cambiano colore , riqualificare tutta la parte storica . Scuole ed uffici comunali sicuri antisismici un palazzetto sportivo . Portare turismo nel far apprezzare le opere romane in giro per la città. In molte piazze in Italia i campanili si possono visitare per ammirare il panorama , perché non farlo anche a Susa dal campanile di san giusto ?
      Compensazione mi danno ridere perché dovrebbero essere cose che il comune dovrebbe già interessarsi senza aspettare opere inutili come la tav

      • Aggiungerei anche riqualificare i parco giochi dei bambini e non solo quello di via Roma !!!! , poi delle pensiline per gli autobus ( vista solo vicini alla stazione ) delle panchine in giro per la città e non solo in centro , cestini per la carta . Si potrebbero spendere molto bene questi soldi .

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