TAV A CHIOMONTE, IL COMUNE A FAVORE DELL’AMPLIAMENTO DEL CANTIERE: “HANNO GETTATO LA MASCHERA”

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di GIORGIO GUGLIELMO, GIUSEPPE JOANNAS e REMO SIBILLE (Consiglieri comunali di opposizione)

CHIOMONTE – Giù la maschera! Infine il sindaco Ollivier e la sua maggioranza (seppure in numero ridotto, per la defezione di un assessore e di un consigliere), hanno gettato la maschera, dichiarando implicitamente il proprio favorevole assenso all’ormai certo ampliamento del cantiere della Maddalena.
L’occasione è stata rappresentata dal Consiglio comunale, convocato su specifica istanza del nostro gruppo consiliare e tenutosi martedì 11 aprile. Al I° punto all’ordine del giorno era prevista la discussione di una proposta di delibera di CONFERMA della NETTA CONTRARIETÀ, del Consiglio Comunale di Chiomonte, alla ipotesi di ampliamento del cantiere della Maddalena.

Perché conferma?

Perché in data 27 febbraio 2015 il Consiglio Comunale si era già pronunciato in senso negativo, rispetto alle voci sempre più ricorrenti di un probabile ampliamento del cantiere (ipotesi a quel tempo aleatoria, in quanto non suffragata da documenti).
In realtà il voto di contrarietà all’ampliamento era stato espresso unicamente dal nostro gruppo consiliare, ma la Mozione oggetto della delibera, aveva acquisito piena efficacia grazie al voto di astensione dei consiglieri di maggioranza, compatti.

Per quale motivo i consiglieri di maggioranza si erano astenuti?

Per la mancanza di atti che suffragassero l’ipotesi dell’ampliamento; così dissero nel dibattito.
Ora è pur vero che a tutt’oggi non è pervenuto al Comune alcun documento, da cui sia possibile rilevare la concreta ipotesi dell’allargamento del cantiere, ma di riscontro la questione è ormai maturata ed è di dominio pubblico, tanto che persino il quotidiano IL SOLE 24, in un articolo datato 23 febbraio, ha dato per certo l’ampliamento definendo “….Chiomonte il più grande cantiere della Torino/Lione……dopo l’indicazione del C.I.P.E. di spostare da Susa alla Maddalena l’area di scavo del Tunnel di Base, con la variante del progetto, attesa per la primavera del corrente anno 2017…”.
Per questo motivo, come gruppo, abbiamo ritenuto improcrastinabile discutere nuovamente sull’argomento in Consiglio Comunale e riproporre una DICHIARAZIONE di NETTA CONTRARIETÀ all’eventuale uso del cantiere della Maddalena in sostituzione del cantiere di Susa che, da sempre, era indicato come la sede naturale del cantiere principale dei lavori.

Speravamo che i consiglieri di maggioranza non ripetessero l’errore che portò, anni fa (grazie soprattutto alla disponibilità della amministrazione comunale allora in carica), alla apertura del cantiere del Tunnel Geognostico della Maddalena, motivo per cui chiedemmo loro un voto di contrarietà, quale gesto di coraggio e di onestà, nei confronti della popolazione.

Non è andata come speravamo.

Sei consiglieri di maggioranza (di cui cinque, per inciso, con residenza altrove ovvero a Torino, in Bassa Valle, a Susa, a Gravere ed uno a Chiomonte, ma solo sulla carta) hanno respinto la Delibera che esprimeva contrarietà all’ampliamento.
Siccome come dicevano i Latini due negazioni affermano, il voto contrario del gruppo consiliare di maggioranza è equivalso tout-court alla approvazione dell’ampliamento del cantiere, tanto che il Sindaco al termine della votazione ha sollecitato il Segretario all’invio della documentazione all’Osservatorio, a Telt, alla Regione ecc.

Tralascio le motivazioni che il capogruppo ha con fatica tentato di sostenere in una contro-mozione (che, correttezza e regolamento comunale, volevano fosse depositata agli atti nei termini regolamentari, cosa che non è avvenuta) per giustificare il voto del suo gruppo.
Tralasciamo altresì di commentare la richiesta, sostenuta dal Sindaco, in sede di dibattito (fra parentesi dibattito molto sintetico su di un argomento così importante e delicato, che potrebbe portare a nefaste conseguenze sul futuro di Chiomonte), di una illustrazione in Consiglio Comunale del Progetto, da parte di rappresentanti di Telt, della Regione e del Governo, minacciando, nel caso non avesse luogo tale incontro, non si è capito quale decisione.

Il discorso di fondo non è tanto quello di sentire una edulcorata illustrazione, da parte di Telt, dell’ormai deciso allargamento del cantiere. Respingiamo a priori la decisione di allocare a Chiomonte l’ampliamento del cantiere. Chiomonte ha già dato a sufficienza alla causa del Tav!

Un minimo senso, in base al principio della partecipazione, avrebbe potuto avere un confronto preventivo sulla decisione di allocare il cantiere a Chiomonte, non una illustrazione a posteriori a progetto confezionato.
In conclusione ci rivolgiamo ora direttamente ai Chiomontini:
– se nei prossimi 10 anni (sicuri), 15 anni (prevedibili), vorranno andare a visitare i propri terreni, nelle aree del cantiere (presumibilmente allargato), dalla centrale Iren in avanti, controllino prima i propri documenti di identificazione;
– se le vigne, rigenerate in gran parte dal progetto della allora Comunità Montana Alta Valle di Susa, saranno ricettacolo di polveri sottili;
– se le notti saranno allietate dal rumore di fondo del cantiere;
– se circoleranno h 24 automezzi per il trasporto del materiale di scavo (…ma come…ci ricordiamo della affermazione di un Responsabile di LTF che tuonava: “Mai trasporto del materiale di scavo con i camion!”);
– se non si vedrà più un turista circolare per Chiomonte……
i Chiomontini ed i loro eredi si ricordino che il sindaco Silvano Ollivier, il vicesindaco Alessandro Baretta, i consiglieri Alessandro Battagliotti, Giuseppe Garbati, Daniela Mesiti, Roberto Perol, hanno fattivamente contribuito a tale situazione.

Cordialmente

I consiglieri del gruppo “Insieme Chiomonte”, Giorgio GUGLIELMO, Giuseppe JOANNAS, remo SIBILLE.

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2 COMMENTI

  1. Sarebbe troppo chiedere cosa avranno, o penseranno di avere, in cambio?
    Per tutti i Chiomontini, s’intende, non vorrei mai fraintendere presunti benefici perseguiti solo per se stessi..

Rispondi a Bruno Annulla risposta

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