TAV, A SALBERTRAND IL MAXI SITO INDUSTRIALE DELLO SMARINO, IN UN’AREA DI 135MILA METRI QUADRI: ECCO IL PROGETTO

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L’area che sarà occupata dal sito industriale dello smarino della Tav a Salbertrand

di FABIO TANZILLI

SALBERTRAND  – Undici anni di cantieri per gestire lo smarino della Tav, che sarà destinato in due luoghi in Val Susa: al futuro sito industriale di Salbertrand (presso la stazione ferroviaria e l’area di servizio dell’A32 Gran Bosco) e al deposito della Cava di Caprie. Il tutto viene ampiamente illustrato nel progetto della Torino-Lione. Il secondo sito di deposito sarà a Torrazza. I materiali estratti dal futuro tunnel di Chiomonte saranno trasportati con i camion fino alla stazione di Salbertrand utilizzando l’autostrada, qui saranno lavorati e trasformati e poi finiranno a Caprie e Torrazza attraverso la linea ferroviaria. Il nodo fondamentale che gestirà i materiali di scarto della Tav sarà proprio nel piccolo paese alta Val Susa, a due passi dall’area naturale del Gran Bosco: per le operazioni saranno utilizzati tre binari della stazione, che un tempo era uno dei punti di snodo fondamentale del traffico merci tra Italia e Francia. E nascerà il mega sito industriale, come spiega Telt, “in un’area di circa 135mila metri quadrati”.

A Salbertrand l’area principale

La partenza e l’arrivo dei treni carichi di smarino si faranno utilizzando il IV binario e altri 3 nuovi binari costruiti da Telt. Da Salbertrand i convogli raggiungeranno Caprie con una diramazione dalla stazione ferroviaria di Condove. Per lo scarico dei materiali alla cava della bassa Val Susa, sarà necessario utilizzare almeno due binari. Il trasporto dello smarino sarà fatto con i treni a container “open top” per il trasporto terre, che vengono riempiti direttamente sul carro e svuotati con la rimozione. Il carico che ogni carro può portare è di 59 tonnellate. Per quanto riguarda gli “scenari di trasporto” (tenendo conto delle dimensioni dei depositi), su un totale di 4 treni giornalieri 3 saranno diretti a Torrazza e 1 a Caprie, in quanto la cava della bassa Val Susa non ha gli spazi per ospitare i binari di scarico per più di un treno.

Da Salbertrand usciranno ogni giorno verso Caprie e Torazza 4 treni carichi di smarino, ciascuno dalla lunghezza di 300 metri. Nel contempo arriveranno in stazione 4 treni vuoti. Telt prevede l’invio di 3 treni a Torrazza e 1 treno a Caprie. Il carico dei vagoni con i materiali avverrà tramite i silos situati nei tre binari di raccordo, sul lato Torino. Il treno dello smarino diretto da Salbertrand a Caprie sarà composto da 19 carri, con il peso totale di 1520 tonnellate.

Il nuovo sito industriale di Salbertrand

La zona interessata dalle nuove opere sarà proprio a ridosso dell’area di servizio Gran Bosco, tra l’autostrada A32 e la stazione ferroviaria. A Salbertrand saranno costruiti gli impianti di frantumazione e di valorizzazione dello smarino con la centrale di betonaggio per la creazione dei calcestruzzi, l’impianto per la prefabbricazione dei conci e l’area destinata al carico per i treni.
L’accesso all’area prevede degli interventi sulle vie di comunicazione attualmente esistenti: il miglioramento dell’uscita autostradale dell’A32 e la costruzione di un nuovo ponte sulla Dora Riparia. In stazione verranno costruiti anche dei nuovi binari destinati alle operazioni di carico e scarico.
Per limitare la movimentazione di polveri e i rumori, lo spostamento dei carichi avverrà tramite dei nastri trasportatori chiusi, anche i siti di deposito temporaneo saranno in strutture chiuse. Oltre agli impianti, saranno costruiti gli uffici e gli spazi destinati alla vigilanza, ai visitatori e al personale, l’infermeria e i parcheggi. Nel progetto è prevista la bonifica totale dell’area interessata, con 3 nuovi binari destinati alle operazioni e 1 binario “di riserva”.

Il nuovo ponte sulla Dora

Il nuovo ponte sarà costruito per collegare l’uscita autostradale al nuovo sito industriale dello smarino, con una campata di 67 metri, largo 11 metri e alto 7 metri. Sarà destinato alla logistica: ci passeranno i camion provenienti dalla Maddalena.

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15 COMMENTI

  1. ecco il primo atto della mattanza. Verranno disperse polveri contenenti uranio (di cui la montagna è notoriamente ricca), amianto e polveri sottili. Il vento che abita in valle farà il resto. Del resto dove portare lo smarino? Qui in valle chiaramente. Aprite gli occhi.

  2. lo smarino dovete portarlo ad Arcore da chi ha voluto le grandi opere, fate una bella collina con amianto e uranio.
    invece di farli mangiare a noi, fateli mangiare a lui.

  3. Alla facciazza della valle olimpica che dovrebbe attirare turisti da tutta Europa. Faremo concorrenza alla terra dei fuochi.

  4. Triste che il comune con ricchezze naturalistiche e forestali, tanto da ospitare la sede di un Parco e che ha tesori di storia e cultura come la Cappella dell’Oulme, con il ciclo di affreschi del ‘500 su Maria, adesso abbia siglato l’accordo con Telt per diventare “un sito industriale”. La pattumiera della Tav. Molto triste e poco lungimirante.

  5. Il territorio di Salbertrand ospita impianti di frantumazione dall’arrivo dei primi escavatori, è stata estratta la ghiaia per la costruzione dei paravalanghe di Claviere alla costruzione de Tunnel del Fréjus ora vadano nella piana di Oulx non c’è bisogno di nessun ponte e lo svincolo c’è già

  6. Che schifo di paese!A poche centinaia di metri c’è un bellissimo laghetto con annessa ghiacchiaia che peccato rovinare un’ambiente così.Quando spariranno qs incoscienti,ignoranti senz’ anima che rovinano madre natura?Meno male che esistono.vallate più povere dove la natura resiste W la Valle Maira!

  7. Brucia essere nati e cresciuti a Salbertrand, il paese dove sono stati estratti prima e lavorati in seguito i materiali di scavo di tutti i comuni della vallata, il paese discarica di tutti sito di tutti i cantieri di tutte le opere, unico paese dell’alta valle ad avere da sempre delle cave. Ora l’ennesimo cantiere ed il comune non ha neanche i soldi per spazzare le strade, il comune più povero e servo di tutti forse è ora di svegliarsi.

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