TAV, A SUSA IL DEPOSITO DELLO SMARINO: IN REGIONE LA PREOCCUPAZIONE DI SINDACI E UNIONE MONTANA

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Il sindaco di Susa Genovese al cantiere Tav di Chiomonte (foto di archivio)

COMUNICATO DELL’UNIONE MONTANA VALLE DI SUSA

TORINO – Anche l’Unione Montana Valle Susa è intervenuta questa mattina nell’audizione della Commissione regionale Trasporti, chiesta dal consigliere Daniele Valle, avente come oggetto la questione smarino del cantiere TAV Torino-Lione. A rappresentare l’Unione, il Presidente Pacifico Banchieri e i due tecnici Luca Giunti e Alberto Poggio.

“Pare molto probabile – ha affermato il Presidente Banchieri – che buona parte dello smarino del tunnel di base, il cui sito individuato per il deposito era Salbertrand, verrà trasferita nella piana di Susa, in zona autoporto. Questo ci preoccupa molto sotto gli aspetti sanitario, ambientale e viario, perché si parla di polveri di cantiere, che viaggeranno su camion per le nostre strade e sull’autostrada, per diversi anni”.

Ha proseguito ancora Pacifico Banchieri: “Abbiamo già chiesto da tempo la Verifica di Impatto Sanitario (VIS), oltre alla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA); purtroppo Regione e Ministero non ci hanno mai risposto”.

Preoccupazioni espresse e ribadite in audizione sia dai due sindaci interessati, Pier Giuseppe Genovese (Susa) e Roberto Pourpour (Salbertrand), che, con l’ausilio di dati, dai due tecnici dell’Unione Montana Valle Susa.

“Continueremo a chiedere risposte e certezze su cosa accadrà sul nostro territorio nei prossimi anni- ha concluso il Presidente Banchieri -. Inoltre scriveremo al Ministro dei Trasporti per avere l’occasione di un incontro in cui esprimere problematiche e preoccupazioni”.

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14 COMMENTI

  1. Dove sono ora gli amministratori locali che tanto furono ansiosi di sedersi ai “tavoli”, a tutti anche ai più strampalati?
    Dovrebbero rendere merito ai colleghi che rifiutarono di sedere con commensali falsi e bugiardi, che nei loro momenti più generosi si limitarono ad essere solo ambigui e reticenti.

  2. L’unica cosa certa, a prescindere dai vari progetti, è che ci sarebbe stato dello smarino da depositare in qualche sito. Con l’ uscita del tunnel a Venaus si era ipotizzato di costruire una teleferica che avrebbe trasportato lo smarino al Moncenisio per riempire la voragine creata per reperire il materiale per la costruzione della diga. Immaginate il progetto di una teleferica che dovrebbe spostare 12 milioni di metri cubi di pietrisco da quota 500 mt-slm a 2000. Poi, se non ricordo male, si parlo di San Francesco al Campo, poi di Torrazza Piemonte, poi di Salbertran, ed infine, forse di Susa. È emblematico che un progetto vecchio di più di 20 anni non abbia mai risolto tale problema. Avrei una provocazione, in Piemonte il 75% è favorevole alla TAV. Siamo circa 4 milioni, i 3 milioni favorevoli si distribuiscono lo smarino. Vuoi mettere essere parte attiva in un progetto in cui si crede fermamente ? Lo smarino potrà essere ritirato presso il cantiere o spedito all’indirizzo desiderato con una minima spesa.

  3. Quando qualcuno critica la tav in tanti gli si scagliano contro. Adesso che é ora di decidere dove portare lo smarino del tunnel nessuno lo vuole.I si tav diventano dei no smarino?

  4. Saro’breve…la nostra vallata:oulx è estremamente ventilata..lo sanno tutti…i paesi da salbeltrand a torino si ritroverebbero immersi in una polvere dannosa…per anni..noi abbiamo i nostri problemi di inquinamento e ce li teniamo..non li mandiamo a susa!!!!!!!

  5. Visto che in trentino fanno pagare caro par vedere 3 cime che si specchiano in 1 lago, se si mettesse lo smarino vicino ai laghi di avigliana si potrebbero ottenere 4 cime che si specchiano in 2 laghi e quindi far pagare (ai turisti) almeno il doppio, no?

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