TAV E LAVORO IN VALSUSA: FIRMATO L’ACCORDO PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI SUL TERRITORIO

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COMUNICATO DELLA REGIONE PIEMONTE

Supporto e accompagnamento allo sviluppo economico e occupazionale del bacino della Valle di Susa. Questo l’architrave dell’Intesa “Una rete per la Valle di Susa” che diventa operativa con la firma di oggi pomeriggio alle 14.30 in sala Trasparenza di Regione Piemonte fra Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro e Telt, il promotore pubblico binazionale che realizza la tratta transfrontaliera della Torino-Lione. A firmare l’Accordo, l’assessore regionale all’Istruzione, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario Elena Chiorino, il direttore generale di Telt Mario Virano, il direttore di Agenzia Piemonte Lavoro Federica Deyme. L’applicazione dell’Intesa prevede da inizio 2023, dopo una condivisione delle linee del progetto con le parti interessate, l’avvio di due tavoli specifici con le parti sociali e gli enti di formazione, che definiranno i protocolli attuativi e le scuole e gli enti in cui sarà attivato il programma. Questi percorsi infatti integrano e non sostituiscono la formazione obbligatoria per l’accesso ai cantieri, prevista dai contratti nazionali di riferimento e già inquadrata in percorsi mirati. Parallelamente, Agenzia Piemonte Lavoro, ente strumentale di Regione Piemonte per le politiche attive del lavoro, avvalendosi anche del supporto di Anpal Servizi (ente strumentale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali), sta mappando il mercato del lavoro locale così che la Regione possa attivare i diversi percorsi professionalizzanti che coinvolgeranno ITIS e scuole superiori, scuole edili e, per l’alta formazione, il sistema ITS, Università e Politecnico di Torino. Infine, a Susa e Rivoli saranno aperti sportelli per l’impiego dedicati, che avviino il matching tra domanda e offerta e indirizzino poi i candidati verso percorsi ad hoc.  In questo modo si rendono i cantieri della Torino-Lione motore di sviluppo per l’economia del territorio. Il completamento di questa infrastruttura si conferma, infatti, strategico sia nell’attribuire al Piemonte un ruolo di primo piano nella rete logistica e della mobilità europea, sia per accompagnare il territorio della Val di Susa a beneficiare delle importanti ricadute occupazionali ed economiche portate dai cantieri. Il programma regionale è rivolto sia alla formazione dei giovani, sia a quella delle persone in cerca di nuova occupazione.
Per rispondere in modo strutturale ai fabbisogni professionali delle imprese, l’assessorato guidato da Elena Chiorino si fa garante dell’attivazione di un sistema integrato di servizi regionali, pubblici e privati, finalizzati a promuovere il reclutamento di lavoratori del territorio, individuare tutte le tipologie formative, anche quelle “di nuova generazione” che l’Assessorato ha sviluppato e promosso negli ultimi anni: dall’apprendistato duale al nuovo sistema della formazione professionale, alle innovative Academy di filiera, oltre ai percorsi di alta formazione specialistica degli istituti ITS. Da parte sua, Agenzia Piemonte Lavoro si inserisce nella logica del sistema per rispondere adeguatamente alla complessità dei mercati del lavoro locali, supportare le richieste delle persone alla ricerca di prima o nuova occupazione, rispondere ai fabbisogni professionali prospettati da Telt. Attraverso il supporto del servizio specialistico centrale “Grandi reclutamenti e alte professionalità”, i suoi Centri per l’impiego e l’attivazione di sportelli dedicati a Susa e Rivoli (oltre alla definizione di strumenti digitali specifici per incrociare la domanda e l’offerta di lavoro), sarà possibile supportare le imprese nella selezione del personale e nella conoscenza degli sgravi e incentivi all’occupazione, e orientare i candidati nel potenziamento delle competenze richieste.

PREVISIONE LAVORATORI SUI CANTIERI DI SCAVO DEL TUNNEL DI BASE DELLA TORINO-LIONE

Secondo le stime, per i cantieri della Torino-Lione, dal 2023 a fine lavori, saranno necessari circa 1.000 lavoratori nelle varie mansioni: per circa il 60% si tratta di manodopera impiegata nello scavo meccanizzato e nella logistica interna (minatori, addetti alla fresa, elettricisti, ecc.); un altro 20% riguarda figure della logistica esterna (autotrasportatori, escavatoristi, addetti agli approvvigionamenti, ecc.), mentre il restante 20% sono quadri, impiegati e personale tecnico. In una prospettiva di lungo periodo invece, i mestieri e le figure professionali da formare e poi impiegare evolveranno verso le professionalità dell’esercizio ferroviario (manutentori, manovratori, addetti alla sicurezza e alla circolazione ferroviaria, ecc.). Il fabbisogno specifico per integrare le maestranze del proprio organico con professionisti locali viene targettizzato dalle imprese rispetto alle lavorazioni di ciascun sito. L’esperienza in Francia mostra che, dove la forza lavoro ha accesso a una formazione specifica, la manodopera locale arriva a oltre il 60% degli impieghi totali della Torino-Lione (* dati Demarche Grand Chantier).

Reclutamento sul territorio incentivato anche dalla clausola sociale integrata da TELT nei propri appalti che concorre come criterio di selezione delle offerte che prevedono l’assunzione di una quota di lavoratori svantaggiati e meccanismi per la riduzione del traffico veicolare derivante dai trasferimenti casa-lavoro (connessi di conseguenza alla residenza dei lavoratori assunti). In questa prospettiva, Telt fornirà un aggiornamento continuo dei fabbisogni delle figure professionali necessarie e attuerà azioni volte a e sensibilizzare le imprese sui servizi messi a loro disposizione, garantendo nel contempo uno scambio di buone prassi con le aziende del versante francese. Di comune intesa, Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro e Telt si impegnano infine a stilare e pubblicare aggiornamenti periodici sugli strumenti e sulle misure messi in atto e sui risultati via via ottenuti.

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15 COMMENTI

    • Per il raddoppio del tunnel autostradale non c’è stato bisogno di indorare la pillola,l’avete buttata giù senza problemi con un sorso di Tavernello in brick.

      • E vabbè, lei deve darmi contro per partito preso tirando fuori la solita storia della doppia canna alla quale peraltro è stata fatta opposizione quando veniva spacciata (sic) per canna di soccorso ma ahimè . . . i numeri sono quelli che sono e arrivare d’appertutto non è possibile e si è scelto di andare verso il male maggiore (non tiri fuori la tiritera che i no tav sono per il trasporto su gomma perché sa benissimo che è falso). Ribatta quel che le pare, questa è la verità e sono ben cosciente dei miei limiti e so di non essere l’unico ad averne ma a qualcun altro non difetta il delirio di onnipotenza ed onnipresenza evidentemente.

        • Io valuto i fatti e questi dimostrano che il comportamento e le azioni dei no tav favoriscono il trasporto su gomma rallentando la realizzazione del tunnel di base ferroviario e delle opere connesse.
          Che poi sia una cosa volontaria o involontaria lascio ai posteri ed alla magistratura l’ardua sentenza.
          Ma solo per fare un esempio,quando fu costruita l’autostrada,alcuni dei proprietari dei terreni coinvolti furono i mandanti delle “azioni di disturbo” (per usare un eufemismo) nei confronti dei cantieri e dei mezzi d’opera.Lo scopo era quello di farsi pagare di più e ci riuscirono.almeno in parte.
          Chi ha la mia età se lo ricorda bene.
          Ora la situazione è più complicata in quanto sono intervenuti altri attori come i cani pazzi delle frange violente del movimento no tav in aggiunta di elementi dell’area anarchica.
          Forse l’intenzione era quello di usarli come manovalanza violenta per non sporcarsi le mani,ma a tutti gli effetti il controllo del movimento attualmente è loro.
          Perino & C. hanno sbagliato tutto pensando di controllarli.
          I risultati li stiamo vedendo e pagando….

  1. ah ah ah ah ah ah ah ah ah è quasi come quella delle pensioni minime a 1000 €. Adesso la Tav ha il ponte siculo come avversario.

  2. Gent.mo il gallo,
    vedrei meglio una pillola di acqua e zucchero priva di qualsiasi efficacia, dispensata ancora una volta per dissimulare il nulla o poco più che l’ineffabile Virano sta trascinando da decenni.
    Nell’articolo si legge:
    “…… rispondere ai fabbisogni professionali prospettati da Telt…….”
    Sottolineo PROSPETTATI che significa il solito cianciare a vuoto con le straripetute SUGGESTIONI che questo signore continua a dispensarci tra tavoli, firme, accordi, intese, architravi di intese, protocolli, ambientalismi farlocchi, buone pratiche, supporto alle imprese e a chiunque capiti a tiro, logiche di sistema, risposte strutturali, certificazioni di qualità quantomeno bizzarre, alta formazione, motori di sviluppo, etc. etc., per non dire di metropolitane d’Europa, allevamenti di storioni, stazioni termali e irrigazione (si proprio irrigazione) di vigne con acqua talmente calda da poterci fare una buona camomilla.
    In concreto siamo invece ad un numero di promessi occupati risibile rispetto all’investimento previsto, a promessi mansioni quasi banali, a siti di cantiere vuoti e inattivi, a bandi di gara ritirati o mai varati, a denaro pubblico buttato ogni giorno per nulla, a gravissime censure dell’U.E. per i ritardi accumulati, all’enorme svalutazione delle risorse, “dichiarate” disponibili e non investite, in seguito al folle aumento dei prezzi dei materiali e molto atro che si potrebbe aggiungere, alla fine del sogno che l’U.E. possa coprire il 50% dei costi effettivi dell’opera.
    Che dire?
    Di fronte a quest’ultima prova dell’operato del signor Virano e della sua efficientissima squadra di tecnici TELT (mi è bastato conoscerne uno per permettermi di esprimere questo ironico quanto veritiero giudizio) oserei dirmi soddisfatt* (come pacific* quanto convint* No Tav), chiedendo agli appassionati sostenitori di quest’opera, del modo in cui viene portata avanti e dei risultati sinora raggiunti, che opinioni hanno in proposito.

  3. No Tav idioti?
    Può darsi, pochi non lo sono (nel mondo non tra i No Tav) ma provvisti di argomenti che altrove latitano, sostituiti ormai solo da trite invettive.
    Concordo con Il Merovingio sulla pillola del raddoppio del tunnel autostradale con un piccola correzione.
    L’abbiamo buttata giù tutti, nessuno escluso.
    Quindi “l’avete” è troppo selettivo, non c’è spazio per tirarsene fuori salvo che si appartenga alla ristretta élite che ne trarrà pingui vantaggi.

  4. Mi inserisco nella disputa il gallo/Il Merovingio per ricordare un dettaglio molto significativo.
    Quando in Svizzera stavano lavorando al tunnel del Lotschberg le loro reti televisive trasmisero alcuni servizi molto generosi sulla bontà della protesta No Tav in Italia.
    Stavamo giocando anche su quel tavolo?
    Mi sembra quasi irreale rivolgere a Il Merovingio un sospetto di “complottismo” (di solito specialità di sinistra su sbarchi sulla luna, assassinio dei Kennedy, savi anziani di Sion, riletture storiche varie sino alle scie chimiche, queste ultime in verità una coglionata senza paternità politica) che, applicato con eccessiva insistenza al raddoppio del tunnel autostradale, vanifica l’attendibilità di tutte le sue restanti affermazioni.

    • Sicuramente il tunnel di base del Frejus potrà dare molto fastidio ad altre strutture ferroviarie concorrenti, questo lo capirebbe anche un bambino.
      Su tutto il resto del suo commento stendo un pietoso velo a causa della sua incoerenza.
      Ed aggiungo che uno dei proprietari terrieri che sponsorizzavano i sabotaggi dei cantieri dell’autostrada lo conoscevo di persona e di questo se ne faceva vanto.
      Valsusino DOC con cognome della Valsusa che comincia per S.

  5. Gent.mo Il Merovingio, se quando La si invita a non imitare i complottisti per non perdere in credibilità Lei stende un pietoso velo i casi sono solo due:
    1) Lei è un complottista consapevole di esserlo e quindi buon divertimento con le scie chimiche e tutto il resto.
    2) Lei è consapevole di non essere attendibile e non fa nulla per porvi rimedio.

    Entrambe le soluzioni non Le fanno onore.
    La invito (oserei dire da tempo) ad esporre le sue convinzioni replicando puntualmente a quanto da Lei non condiviso, lasciando perdere invettive ed aggressioni personali che non Le giovano in alcun modo, anzi screditano quanto di buono sicuramente anche Lei possiede.
    Anche i “proprietari terrieri” (ne esistesse davvero uno in Valle) sponsor di sabotatori è complottismo, in questo caso da strapaese. Non si faccia del male da solo.
    Eddy (anche lui da tempo) ci invita, oltre che per un caffè, ad avvicinarci alla tastiera con un sorriso, forse il sorriso è prematuro ma avvicinarsi senza ringhiare non dovrebbe essere difficile.

  6. Lei evidentemente non ricorda che cosa è successo durante la costruzione dell’autostrada o vive in un universo parallelo.
    Le confermo che quanto ho affermato sugli atti di sabotaggio mi è
    stato riferito di persona da uno dei mandanti ormai deceduto da anni.
    Si trattava di un personaggio ben noto in Valle e lo scopo era chiaro.
    Quindi le rimando le accuse di complottismo con scie chimiche annesse.
    Ora i mandanti sono parzialmente cambiati,ma il meccanismo è sempre lo stesso.Meccanismo tenuto ben oliato anche da chi come lei,e siete non pochi,non prende ipocritamente le distanze dai violenti eterodiretti.
    Che poi lo facciate per ipocrisia o per stare dietro ad interessi personali o semplicemente per alimentare la vostra ideologia malata non mi è dato di sapere e francamente non mi interessa più di tanto,dovreste però essere chiamati in correo per quello che fanno i vostri pupazzi e costretti almeno a risarcire in solido i danni.

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