TAV: I SINDACI DELLA VALSUSA AL MINISTRO: “CONTRARI AL TAV, MA CHIEDIAMO LA VARIANTE DEL PROGETTO”

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I sindaci in video-riunione con il ministro per parlare di Tav (foto di Diego Mele)

COMUNICATO DELL’UNIONE MONTANA VALLE DI SUSA

Questa mattina le amministrazioni comunali dell’Unione Montana Valle Susa hanno incontrato (in videoconferenza) il Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. Al centro della discussione la Torino Lione e in particolare la Valutazione di Impatto Ambientale ora necessaria sulla nuova variante che prevede di spostare a Susa la gestione del materiale di scavo, con un completo stravolgimento del progetto attuale.

Il Ministro De Micheli ha ribadito che la variante proposta da Tunnel Euralpin Lyon Turin
(TELT) sarà oggetto di una valutazione che rispetterà la normativa vigente. Risulta pertanto
ineludibile lo svolgimento una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale con il
deposito da parte di Telt di una nuova variante formale del progetto definitivo, a parere degli amministratori.

Un percorso istituzionale e autorizzativo che non può ammettere deroghe o sottovalutazioni, tenuto conto dei milioni di tonnellate di materiale di scavo che verrebbero
scaricati a Susa e del pesantissimo coinvolgimento dell’intero territorio della Bassa Valle, con notevoli impatti ambientali, sanitari ed economici al momento completamente indefiniti. Le amministrazioni comunali valsusine hanno da tempo segnalato questa grande criticità a tutti i soggetti competenti. Tra questi anche il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il quale purtroppo non ha ancora risposto alle ripetute richieste di incontro pervenutegli.

L’Unione Montana Valle Susa si aspetta ora che il Ministero delle Infrastrutture attivi quanto prima un confronto tecnico nel merito della nuova variante. Le strutture del Ministero sono già edotte delle ampie e documentate argomentazioni tecniche presentate dalla Commissione Tecnica dell’Unione.

Analogamente, si attendono risposte formali anche da Regione Piemonte, cui queste problematiche sono state illustrate nell’incontro dello scorso 16 settembre.

Nell’incontro con il Ministro delle Infrastrutture, le amministrazioni comunali hanno ulteriormente ribadito al Governo che gran parte del territorio e degli amministratori della Valle di Susa mantiene una posizione di contrarietà al progetto Torino Lione, richiamando l’attenzione sulla persistente assenza del finanziamento completo per l’opera.
L’incontro è terminato con la possibilità di ritrovarsi, appena le prescrizioni sanitarie, lo consentiranno per approfondire le varie tematiche di questo progetto così controverso.

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16 COMMENTI

  1. Richiedere variate vuole dire SI all’opera. Questi Sindaci continuano a prendere in giro la gente dell Valle
    Quando su decideranno a dire No deciso all’opera specie in questa situazione di pandemia?

    • Voi, vi siete sempre attaccati al 1progresso, 2 potenzialità di lavoro, 3 a La ragion di Stato. Adesso dopo tutte le contrarietà anche dalla Corte dei Conti europea, a cosa vi attaccate?

          • Signor Merovingio, avrei piacere che mi spiegasse cosa voleva intendere nel commento dell’ art.del no Tav che e’ deceduto.Io non sono né fanatica né ottusa e a me non inculca nulla nessuno. Lo premetto. Non sono valsusina, né dei no Tav.Come opera non la ritengo indispensabile visto che sono 30 anni che ne parlano e non l’ hanno conclusa.Penso che il paese abbia bisogno di stare al passo con le altre nazioni, ma prima deve fare cose più importanti.Poi l’ amianto nella roccia c’ e’ lo so per certo, ma non solo li.Cioe’ quante vecchie costruzioni hanno amianto in Italia? E nessuno mai se n’ e’ posto il problema??? Per le mafie , parlando di camorra se non ricordo male esiste dal 1300.E c’ e’ ovunque! La corruzione non mafiosa o comportamenti simili ma che con le mafie non c’ entrano nulla ci sono sempre stati in tutta Italia. Pero’ credo che loro sostengano sia sbagliato fare la Tav per le infiltrazioni mafiose , per evitare che si instauri definitivamente questo comportamento in valle. Credo sappiano pure loro che c’ e’ sempre stata. Ma non per questo deve rimanere qui stabile e di certo non la vogliono agevolare.Questo intendono dire. Lei non mi conosce quindi non mi giudichi perche’ i commenti non sono sufficienti per conoscere qlcuno.Nemmeno una vita intera a volta basta per fare cio’. Ho comunque diritto a essere contraria dopo cio’ che mio padre mi racconto’ del Vajont. Lui era la come militare di leva e non mi parlo’ di quella tragedia finche’ non gli riportai quanto parlato a scuola.Lei dovrebbe sapere che per fare un ‘ opera bisogna avere l’ autorizzazione da Roma , autorizzazione che ha fatto poi una strage .Difficile pensare che con tanti esperti nessuno sapesse di cio’ riferito a suo tempo dagli abitanti.Una strage che poteva essere scongiurata perche’ tutti furono informati dagli abitanti di crepe, boati ecc. Dopo questa tragedia annunciata e non ascoltata , dopo il racconto di coloro che hanno visto il seguito, dopo essere stata la , ne lei ne altri possono chiedermi di pensare che va fatta la Tav. Non mi metterò al pari di chi se ne fregato dei bellunesi mandandoli a morire in nome del business. Forse durante gli scavi potrebbero non incontrare amianto , e’ possibile, non certo.Io non rischo la salute del prossimo. 2000 PERSONE CIRCA MORTE PER IL PROGRESSO.ORA si chieda se per il progresso lei o loro qlli dell’ opera vorrebbero essere stato al posto degli abitanti di Longarone. IO NOOOOOO! E poi penso pure ai malati e morti dell’ eternit e a Taranto …ai bambini morti per interesse…..eh no!

  2. Mi spiace per i segusini, non solo per gli amici, ma questa variante è l’ennesimo bacio di Giuda.
    Come con le compensazioni che non arriveranno mai:
    Vi promettiamo la Luna e, se bene e non si sa quando, vi daremo qualche sassolino.
    Come per i mirabolanti piani di sviluppo che non sono riusciti a sviluppare neppure le solite inutili chiacchiere.
    Come per i fantomatici posti di lavoro, effimeri come il miraggio di Fata Morgana, aria calda che si alza dalla sabbia.
    Ora siamo al cantiere a ridosso della città:
    Lo faremo quasi tutto in Francia, lo faremo in Clarea, le schifezze le porteremo a Torrazza Piemonte, a Caprie, a Salbertrand e hoops…peccato non ci siamo proprio riusciti ed ora non ci rimane che Susa.

    Quante volte i nostri amministratori saranno ancora disposti a farsi baciare in modo tanto goffo e tartufesco?
    Cari amministratori siate accorti, Giuda non sarà stato uno stinco di santo ma qui abbiamo a che fare con gente ben peggiore, con olimpionici della malafede, mentitori seriali.
    Susa era ed è il solo sito cantierabile, lo si sapeva sin dall’inizio, si sono raccontate balle spaziali per più di sette anni e dovremmo credere che esiste qualcuno che riesce a stupirsi di questa “variante” che non varia nulla di quella che era l’unica e iniziale scelta?

  3. Polveri, terre di scavo e detriti vari verranno stoccati nei pressi di Susa.
    Questo è il prezzo da pagare per le compensazioni. Cari Segusini, non vi piace ?
    Migliaia di posti di lavoro per voi, figli, nipoti e pro-nipoti, ogni appartamento e ogni camera d’ albergo della città affittati agli operai a canoni esorbitanti, teatri rinnovati, ponti e marciapiedi in oro massello, gite e tour operetors da ogni angolo del mondo a veder il cantiere più moderno, efficiente ed ecosostenibile del mondo ! Ci hanno lavorato con tutte le loro forze chi in un verso e chi nell’ altro i vostri Sindaci ( vostri nel senso che li avete votati voi ) A partire da Germano Bellicardi e poi Gemma Amprimo, Sandro Plano ed ora Genovese.
    A rigor di logica ora non vi resta che ringraziare quelli che hanno mantenute le loro promesse elettorali per gli ottimi risultati ottenuti, per la coerenza e per la loro totale buona fede. Andatene fieri ed orgogliosi dei vostri primi Cittadini e Buon Natale.

  4. Puntuali come una cartella esattoriale ecco che rispuntano fuori i Savoranola de noatri,sempre pronti a rinfacciare tutto a tutti,ma stando bene attenti ad evitare proposte fattibili che possano giovare alla Valle.Cercate invece di fare in modo di spremere un pò di soldi da quest’opera,denaro che non vada in tasca ai soliti noti,ma che possa contribuire al rilancio della Valle.

    • No,non ha capito una cippa di che cosa ho scritto,ma non perdo più tempo a cercare di comunicare con degli ottusi fanatici che ripetono a pappagallo quelli che gli hanno inculcato nella testolina.

      • Scusa Merovingio ma uno stato serio non proporrebbe mai una Tav con i problemi elencati in cambio del rilancio della valle.Cosi’ ho capito dai suoi commenti.Se ho capito giusto , assomiglia più a un ricatto non a una proposta. Poi parlando dei No Tav aggressivi o come li definisce lei….io se fossi in lei inizierei a pensare perche’ fanno cosi’ .Conosce la scala dei bisogni di Maslow , della Anderson ? Il bisogno di sicurezza / protezione e’ stato violato l’ 8 dicembre 2005 in questa valle , con le conseguenze quindi dell’ impossibilita’ di vedere un bisogno primario soddisfatto.Anzi in questo caso il bisogno e’ stato violato/ minacciato. Con questo non dico che fanno bene a fare cio’ che fanno.Solo cerco di farle capire perche’ lo fanno! Io sono contraria alla violenza .E pure in questo caso cercherei una soluzione meno drastica perche’ io rispetto la vita. Pero’ e’ da un po’ che penso a sto casino e al perche’ si comportano così.Questa e’ l’ unica motivazione che ho trovato. Certo i No Tav e la Digos che se menano , si tirano bombe carta, lacrimogeni ecc. Non sono una bella cosa.In entrambe le parti nessun guadagna nulla. E sarebbe ora cercassero altre strade , quali non so. So che andando avanti cosi’ i no Tav vanno dentro e fuori dal carcere e non ottengono nulla.Nemmeno chi li porta dentro guadagna qualcosa . E ALLORA COSA pensano di fare impiegare tempo per niente????

  5. Ma ancora credete che “sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno!!!” per dirla come Lucio Dalla….. Dopo la pandemia non ci sarà più vil denaro da nessuna parte e vedremo cosa ne sarà del progetto. Certo i progressisti del cemento sempre riattaccheranno con le litanie del lavoro per tutti….

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