TAV, I SINDACI SCRIVONO AL COMMISSARIO: “CONTRARI ALL’OPERA, CONVOCATE L’UNIONE MONTANA”

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RICEVIAMO DAI SINDACI DELL’UNIONE MONTANA VALSUSA

Ill.mo Sig. Commissario,

con riferimento alla convocazione dell’Osservatorio per l’Asse Ferroviario Torino-Lione in data 1 aprile 2021, si ritiene importante fornire alla S.V. una serie di valutazioni.

Ci permettiamo preliminarmente di far notare che le modalità adottate per confrontarsi con il territorio rischiano di continuare a non raggiungere l’obiettivo auspicato.  Da decenni le nostre Amministrazioni Locali chiedono un confronto franco e aperto con il Governo sul merito del progetto Torino-Lione. Le modalità scelte per la convocazione e l’organizzazione di questa riunione dell’Osservatorio non sembrano andare, infatti, in questa direzione.

Negli ultimi anni l’Osservatorio ha visto un’attività estremamente ridotta, limitata a uno o due incontri annuali e spesso unicamente inerenti il tema delle compensazioni. Malgrado questo lungo periodo, la convocazione di questa riunione è stata inviata con appena tre giorni di preavviso, una tempistica notoriamente incompatibile con il lavoro di enti locali quali i piccoli comuni che compongono il territorio della Valle di Susa e dei loro amministratori.

Inoltre la convocazione risulta indirizzata ad un insieme frammentario e incompleto di comuni senza includere i principali enti di rappresentanza territoriale quali l’Unione Montana Valle Susa. Come già segnalato al Commissario in precedente occasioni, tale ruolo di rappresentanza è di estrema rilevanza, riconosciuta da tutte le amministrazioni locali del territorio, anche da quelle non espressamente convocate.

Infine il programma dei lavori tocca svariati temi ma non prevede alcun momento di discussione o confronto con gli amministratori locali, specie su argomenti considerati fondamentali per la tutela del territorio interessato. 

A questo proposito ci permettiamo di riportare l’attenzione su una questione evidenziata in precedenti occasioni e che tuttora è rimasta senza risposta. Malgrado, infatti, le reiterate richieste di incontro e chiarimento che l’Unione Montana Valle Susa e i comuni del territorio hanno avanzato nei confronti del Governo e della Regione Piemonte, risulta del tutto irrisolta la complessa questione della nuova variante che prevede di spostare a Susa la gestione del materiale di scavo. Le procedure semplificate intentate da TELT non soddisfano i requisiti di una corretta e compiuta valutazione ambientale, come ampiamente dettagliato dalle analisi tecniche che l’Unione Montana ha prodotto a tutti gli enti competenti da oltre un anno e mezzo. Gli scriventi comuni, così come l’Unione Montana Valle Susa, ribadiscono nuovamente come sia ineludibile lo svolgimento di una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale con il deposito da parte di TELT di una nuova variante formale del progetto definitivo.

Per questi motivi le scriventi amministrazioni, rimarcando la loro contrarietà a quest’opera da considerarsi più che mai inutile nel contesto attuale, ritengono prioritario un approfondimento preventivo in particolare sull’argomentazione richiamata e sollecitano i Ministeri competenti e di Regione Piemonte al loro dovere di fornire formali risposte nelle sedi opportune. 

Si comprenderà bene come alla luce di tale contesto la partecipazione ai lavori dell’Osservatorio rischia di non assumere alcun valore arricchente rispetto alle esigenze richiamate in più occasioni dalle amministrazioni locali, specie per le gravi conseguenze che impatterebbero sul nostro territorio.

Anche per questa ragione si ritiene indispensabile che il territorio venga considerato nella sua totalità compresi i comuni che non sono direttamente interessati dal passaggio della linea, ma che inevitabilmente subirebbero gli effetti della sua realizzazione. Per questo motivo i comuni scriventi ribadiscono l’intenzione di individuare il Presidente dell’Unione Montana quale rappresentate del territorio interessato secondo una richiesta già avanzata in data 28 dicembre 2020.

Certi della Sua attenzione e sensibilità, si resta a disposizione per definire tempi e modalità di un confronto circa le problematiche su esposte, di cui si ribadisce la assoluta priorità.

 

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12 COMMENTI

  1. Mi chiedo solo una cosa: continueranno a fare dichiarazioni di contrarietà all’opera fino a quando? Fino al passaggio del primo treno? oppure si renderanno conto prima che la decisione è ormai irrevocabile, che i Verdi europei sono d’accordo con l’opera e quindi è ora di iniziare a lavorare (finalmente) per massimizzare i vantaggi economici delle opere di compensazione per le nostre comunità? Mah..

  2. Erano già anacronistici prima della pandemia e della guerra di Putin. Ma oggi sembrano veramente i soldati giapponesi che non si erano accorti che la guerra era finita da 30 anni.

  3. ……. sindaci no Tav. Ma non hanno votato in città metropolitana un noto esponente del PD? Quindi per definizione Si Tav.
    Diciamo che isindaci sono No Tav a giorni.

  4. Noi no volere niente noi solo volere soldi compensazioni poi lo stesso non volere niente noi essere no tutto noi stare in valle selvaggia e spaccare tutto se arrivare treno veloce di homo sapiens noi odiare homo sapiens

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