TAV IN VALSUSA, LA REGIONE: “NEL TUNNEL DI CHIOMONTE NON C’È AMIANTO”

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CHIOMONTE – “Nel cantiere del tunnel della Maddalena nessuna criticità ambientale, né per la sicurezza e per la salute dei lavoratori”. Lo ha affermato l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati, mercoledì 22 marzo, facendo il punto della situazione sull’avanzamento della Torino-Lione nel corso del question time in Consiglio regionale, sull’apposita domanda presentata martedì 21 dalla consigliera regionale Francesca Frediani. La questione dei lavori nel tunnel della Maddalena è stata sollevata lunedì 20 marzo da ValsusaOggi, con la pubblicazione della lettera/comunicato di Mario Cavargna, presidente di Pro Natura Piemonte.
“Tutti i dispositivi di controllo necessari sono stati attivati – ha sottolineato Marnati – e su richiesta di Arpa sono stati effettuati ulteriori sondaggi in corrispondenza delle nicchie per escludere la presenza di fibre d’amianto. Sondaggi che ne hanno confermato l’assenza, così come è avvenuto durante lo scavo del cunicolo”.
“Inoltre, con l’utilizzo innovativo di un robot che ha lavorato a Chiomonte tra aprile e ottobre 2022 nell’ultimo tratto di 3 chilometri, è stato certificato che non esistono criticità per la salute, ed è stata verificata la salubrità dell’ambiente interno della galleria. L’avanzamento delle nicchie è pienamente in linea con le previsioni di avvio dello scavo del tunnel di base, alla fine del 2023, con 14 nicchie terminate sulle 22 previste dal progetto esecutivo. Il costo di realizzazione delle nicchie si è mantenuto in linea con le previsioni del costo certificato”.
“La Regione Piemonte – ha aggiunto Marnati – segue con attenzione l’avanzamento del cantiere e tiene incontri regolari con Telt per approfondire le varie tematiche connesse ai lavori, tra cui l’ambiente e la sicurezza. Il coordinatore della sicurezza del cantiere svolge sopralluoghi settimanali con il responsabile sicurezza dell’impresa e lo Spresal territoriale fa sopralluoghi periodici nel sito senza aver mai riscontrato criticità. L’impresa poi svolge monitoraggi ambientali diffusi nel cantiere su tutte le componenti, che sono messi a disposizione di Arpa per le valutazioni di competenza”. La replica della Frediani: “Abbiamo interrogato la Giunta per cercare di ottenere finalmente chiarezza su alcune notizie circolate dopo la visita del Commissario per la tratta italiana della Torino Lione Mauceri al cantiere di Chiomonte nel mese di luglio e richiamate in un recente comunicato stampa di Pro Natura. Dalla risposta si evince che l’impossibilità di avventurarsi nel tunnel della Maddalena fino al termine dello scavo non è dipesa dall’alta temperatura ma da altre motivazioni più “organizzative”. Ci chiediamo pertanto per quale motivo non si sia chiarito subito questo aspetto, se le cose stanno veramente così. Rimangono ancora alcuni aspetti da chiarire e la questione relativa ai monitoraggi su possibili sostanze pericolose resta oggetto di grande attenzione da parte nostra. Quando si parla di salute di lavoratori e cittadini non sono ammesse leggerezze o dichiarazioni vaghe”.

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14 COMMENTI

  1. Forse avrebbe fatto meglio a spiegare perché in una buona metà di questo tunnel esplorativo hanno impiegato un robot per sei mesi e non fanno accedere gli umani.
    Testerei ulteriormente la salubrità riunendovi per qualche mese i Consigli regionali. Anzi i Consigli dei Ministri.

  2. L’uranio non c’è, l’amianto non c’è, i soldi ci sono, le maestranze ci sono, la volontà politica c’è, gli astri sono allineati. Quindi entro 2024/25 tutto finito inaugurazione compresa. Fate ridere ahahahah.

  3. Sono appassionato di mineralogia fin da giovane. Dire che in Valsusa non c’è amianto e pechblenda ( minerale da cui si estrae uranio) e è come dire nel mare non c’è sale.

  4. Per dare prova all’affermazione la regione sabauda ha inviato una direttiva a tutti i favorevoli dell’opera strategica di abbellire il proprio giardino roccioso con lo smarino. Affrettatevi perché viste le richieste i tempi di consegna sono a 240 giorni circa.

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