TAV, POSTI DI BLOCCO A SALBERTRAND: PRIME ATTIVITÀ PER LA FABBRICA DELLO SMARINO

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SALBERTRAND – Questa mattina, mercoledì 5 febbraio, Telt sta incontrando alcuni proprietari dei terreni che ospiteranno la fabbrica dello smarino a Salbertrand. Da oggi in poi, i tecnici di Telt effettueranno le prime analisi e campionamenti sui terreni. Le forze dell’ordine hanno allestito presidi e dei posti di blocco con agenti in tenuta antisommossa sul ponte che porta all’area interessata e fuori dalla stazione ferroviaria.

LA COMUNICAZIONE DI TELT

A fine luglio 2019, Telt aveva diffuso questo comunicato stampa, anticipando le varie attività avviate da oggi. Lo riportiamo integralmente.

“In vista dei lavori definitivi per il tunnel di base della Torino-Lione lato Italia, nel comune di Salbertrand è in programma il recupero di un’ampia area ex-industriale per la quale sono state avviate le attività di informazione ai proprietari dei terreni interessati. In base alla Variante di cantierizzazione approvata dal CIPE a Marzo 2018, la delibera fissa per i 14 ettari stretti tra il corso del fiume Dora e il tracciato dell’attuale linea ferrovia, un percorso volto alla messa in servizio dell’impianto industriale per la valorizzazione dei materiali di scavo estratti a La Maddalena di Chiomonte. La fabbrica, con uffici, aree di stoccaggio e depurazione delle acque, avrà lo scopo di produrre i conci di rivestimento del tunnel di base e impiegherà fino a 100 persone.

Per questa attività di recupero dell’area di Salbertrand, oggi in completo stato di abbandono, è stata data comunicazione ai proprietari delle aree interessate, secondo quanto stabilito dal Testo Unico Espropri (Decreto del Presidente della Repubblica 327/2001). La fase iniziale della procedura è volta non solo a informare i proprietari, ma anche ad attivare un’interlocuzione al fine di raggiungere una valutazione il più possibile esatta del valore dei terreni e dei fabbricati che insistono sull’area. 

Come in altri casi legati alla Torino-Lione, questa occupazione delle aree ha una natura temporanea e al termine dei cantieri i terreni saranno restituiti riqualificati ai proprietari, i quali fin da ora possono prendere visione del progetto”.

 

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9 COMMENTI

    • Ma quindi si militarizza anche Salbertrand adesso ?? Non bastava Chiomonte ? Pazzesco il modus operandi dello stato.. Che vergogna! Questo succede solo però quando l’interesse sotto è di soldi, perchè non fanno azioni del genere in virtù di interessi puramente ambientali?!?

  1. esproprio per uso pubblico,già visto,già dato ampiamente con i terreni su cui è stata costruita l’area di servizio della A32 con Sitaf,ora il cantiere di smarino,pagheranno pochi spiccioli ai proprietari (!!) tanto è zona alluvionata ….forse una pizza forse due,promettono posti di lavoro…sicuramente tutti a tempo determinato per pochi anni e per pochi prescelti (se va bene),tutta l’Alta Valle respirera’ lo smarino,la salute di noi tutti chi la ripagherà?il fenomeno che ha svenduto il proprio paese e firmato l’accordo con Telt?

  2. ancora una volta pagano i cittadini. queste macerie dovevano essere rimossa dalla precedente ditta, ma non l’ha fatto.
    anche allora l’area doveva essere RINATURALIZZATA!!

  3. I proprietari dovrebbero rifiutarsi di vendere, ma e’gente che x 1cent. venderebbe loro madre. (Questo cantiere un po alla volta arrivera’ fino sulla punta dello chaberton)

  4. posti di blocco?…………………………..solamente precauzioni per combattere il coronavirus, è tutto sotto controllo……….

  5. Per questi posti di blocco potete ringraziare i NoTav, indomiti oppositori delle grandi opere nonchè intrepidi rivoluzionari a spese degli altri!

  6. La militarizzazione dei cantieri per opere di ingegneria civile penso sia unica al mondo e dobbiamo ringraziare i NO TAV violenti che in questi anni hanno dato il meglio di loro stessi ed ora annusano l’occasione per ricominciare a fare danni.

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