TAV, LA NUOVA TALPA CHE SCAVA IL TUNNEL DEL MONCENISIO IN FRANCIA

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SAINT MARTIN LA PORTE – Si chiama Viviana la prima delle sette frese che scaveranno il tunnel di base della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Questa potente macchina realizzerà i 9 km di galleria tra Saint-Martin-La-Porte e La Praz, in Francia. Seguendo la tradizione per i lavori in sotterraneo, la fresa è stata battezzata con un nome femminile: Viviana, in onore della moglie di Mario Virano, primo direttore generale di TELT scomparso nel giugno 2023, figura chiave e appassionato sostenitore del dialogo italo-francese sul progetto Torino-Lione. La cerimonia di battesimo, organizzata da TELT (committente e promotore pubblico bi-nazionale della sezione transfrontaliera della linea ferroviaria), ha visto la partecipazione del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e del Ministro dei Trasporti francese, Philippe Tabarot, i quali svelandone il nome hanno simbolicamente firmato la testa della fresa. Presenti anche Daniel Bursaux e Maurizio Bufalini, rispettivamente presidente e direttore generale di TELT.
L’evento si è svolto alla presenza della famiglia di Mario Virano e dei prefetti della Savoia e di Torino, François Ravier e Donato Cafagna, dei rappresentanti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, dei presidenti delle delegazioni francese e italiana della CIG, Josiane Beaud e Paolo Foietta, degli alti rappresentanti del raggruppamento di aziende italo-francese CO 6/7composto da VINCI Construction Grands Projets (mandataria), Webuild, Dodin Campenon Bernard e Campenon Bernard Centre Est, nonché dei responsabili del raggruppamento della direzione lavori SETEC / Systra / Italferr e PINI Group/ARX.
Viviana, una fresa «made in Europe» progettata appositamente per la Torino-Lione.
Viviana, la fresa all’avanguardia impiegata nel cantiere della futura linea ferroviaria Torino-Lione, rappresenta l’eccellenza tecnologica del settore. Progettata, costruita e assemblata nello stabilimento Herrenknecht di Schwanau (Baden-Württemberg), ultima fabbrica di TBM (Tunnel Boring Machine ndr) ancora attiva in Europa, la nuova talpa è il risultato di una collaborazione internazionale che coinvolge numerose aziende europee, una decina delle quali italiane e francesi.
Con i suoi 180 metri di lunghezza, un diametro di 10,4 metri e un peso di 2.300 tonnellate, questa macchina è studiata ed equipaggiata per affrontare le sfide di questa grande opera. La testa di scavo è dotata di 61 cutter che, avanzando nella montagna, frantumano la roccia. Dopo il suo passaggio, Viviana posa direttamente i conci di cemento armato (8 segmenti) per garantire la stabilità della galleria dove passeranno i treni tra Italia e Francia. Si tratta di una vera e propria fabbrica viaggiante, composta da 10 rimorchi, che trasporta in superficie la roccia, tramite un sistema di nastri trasportatori integrati, ottimizzando il processo di scavo e di riutilizzo dei materiali estratti. Grazie alla sua potenza di 8.100 kW, Viviana avanzerà a una velocità che va dai 300 ai 450 metri al mese.
Il cantiere è attivo 24 ore su 24: una quindicina di professionisti a bordo della fresa ne assicurano il funzionamento e supervisionano le operazioni necessarie alla realizzazione del tunnel.
Il cantiere operativo 6/7: nel cuore del tunnel di base del Moncenisio
La realizzazione della sezione internazionale della linea ferroviaria Torino-Lione procede con undici cantieri attivi su entrambi i versanti delle Alpi, impegnati in lavori sia in superficie che in sotterraneo. Uno dei maggiori è il Cantiere Operativo 6/7 che prevede lo scavo di un totale di 36 km di tunnel di base tra Saint-Martin-la-Porte e Modane, da realizzare con il metodo tradizionale e con tre TBM: Viviana scaverà 9 km di tunnel, in parallelo alla galleria già realizzata nel 2019 dalla fresa Federica (nell’ambito di lavori preliminari); le altre due talpe saranno successivamente impiegate per lo scavo del tunnel bitubo nel tratto tra La Praz e Modane.
Questo cantiere, operativo da due principali punti di accesso, Saint-Martin-la-Porte e La Praz, prevede oltre allo scavo dei due tubi del tunnel di base, anche la costruzione di gallerie di servizio e la realizzazione delle infrastrutture di sicurezza necessarie, per un totale di 46 km di gallerie da scavare.
Un quarto della sezione transfrontaliera della Torino-Lione già scavato
A oggi, sono stati completati oltre 41 km di scavo sui 164 km totali previsti per la nuova linea ferroviaria (pari al 25% dell’opera). Di questi, quasi 17 km riguardano il tunnel di base. L’intero progetto è attualmente in fase di realizzazione con 11 cantieri operativi tra Italia e Francia, che impiegano 2.800 persone. Nei prossimi anni, al culmine dei lavori, si prevede l’impiego di 4.000 persone e l’attività simultanea di sette frese. Di queste una fresa è in cantiere, quattro sono state consegnate in fabbrica e la prima delle due TBM destinate allo scavo del tratto del tunnel in territorio italiano è stata ordinata.
Hanno detto:
Daniel Bursaux e Maurizio Bufalini, presidente e direttore generale di TELT: «Questo battesimo segna una tappa determinante per TELT e il progetto della Torino-Lione. Nei prossimi tre anni, sette frese saranno progressivamente impiegate per scavare simultaneamente il tunnel, accelerando così in modo significativo i lavori. Siamo orgogliosi di partecipare a un’iniziativa che permetterà, domani, di connettere meglio gli europei tramite il treno”. Viviana rappresenta non solo un’avanguardia tecnica ma anche un omaggio a Mario Virano, che ha svolto un ruolo cruciale nel nostro progetto».

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17 COMMENTI

  1. Vergogna salvini capitan fracassa.

    Vai a lavorare seriamente, in galleria così togli lavoro agli immigrati e ne dai agli italiani!!!

  2. Quasi quasi ci sarebbe da restarne commossi.
    Comunque, fino a che questa talpa scaverà il Moncenisio “in Francia”, sul versante italiano potremo ancora stare tranquilli, godendoci il profluvio di convegni e chiacchiere che Telt è bravissima ad organizzare e raccontare.

  3. Ci sono tesi redatte da non laureati ma chiacchieroni politici secondo le quali queste grandi infrastrutture generano per
    l’ indotto moltissimo lavoro ,purtroppo ciò avveniva quando l’ Italia si doto` delle infrastrutture necessarie alle comunicazioni e la movimentazioni di merci e persone ,la spina dorsale autostradale eseguita in tempi record , l’ elettrificazione di gran parte della rete ferroviaria ,e vi era un’ Azienda che produceva di tutto ed era la Fiat , i mezzi movimento terra ,le gru ,camion ,betoniere e competenza ingegneristica ,poi è vero c’era già allora la mafia , adesso sono un po’ nauseato leggendo le prodezze dei Tedeschi che costruiscono queste Talpe e hanno istruito là in oriente i Cinesi , anche i Francesi con il controllo delle aziende partecipate dallo Stato in concessione producono treni ad alta velocità ,e noi Italiani? ……per entrare in Europa abbiamo venduto tutto , per fare pochi soldi e aumentare questo incolmabile debito pubblico ,non è certo colpa dell’ attuale Governo che comunque non sa fare di meglio .

  4. Venisse poi mai a mancare acqua dalle sorgenti, già stanno pronti metri cubi di bottiglie in plastica, pronte per essere vendute. Quasi c’è da sperare crolli ancora qualche pezzo di montagna.

    • Hanno già scavato decine di km di tunnel tra Chiomonte e La Praz e Saint Martin la Porte, e di acqua non ne è mancata nemmeno un litro. Sarebbe ora di aggiornare il repertorio delle balle da raccontare per giustificare una protesta senza capo né coda.

        • In Valsusa si racconta questa barzelletta da 2 decenni, così come quella sull’Uranio. Peccato che a Chiomonte si sia scavata una discenderia di quasi 7km senza che una singola sorgente di acqua sia stata modificata, e senza che un metro cubo di terra radioattivo sia stato estratto. Cazzate su cazzate NoTav in libertà.

          • Non hai ascoltato il mio consiglio e continui a scrivere fesserie.
            Non Ti ricordi le suggestioni di Telt per la Clarea, tipo stabilimento termale e allevamenti di storioni?

          • Ma piantala lì con le cazzate che i cantieri me li sono girati tutti. Poi è bellissimo che io parlo di Chiomonte, Italia e tu rispondi Villarodin, Francia, o altre minchiate come l’ultima che hai scritto sugli storioni. A Chiomonte si scava da 10 anni, e non è stato tirato fuori né Uranio, né Amianto, né sono state prosciugate sorgenti. Questi sono fatti, non chiacchiere da circo NoTav.

  5. Ahahahah chiamare le cose è come quello che si taglia gli zebedei per fare un dispetto alla moglie. Tiè. Ahahahah.

    • le falde sono tutte lì che aspettano, in val Cenischia molti hanno l’acqua nelle cantine ,,,,, almeno risolvono un problema ,,,,

  6. mah dai!!! ogni sei mesi escono proclami su di una nuova TALPA! sono passate Giovanna, luisa, patrizia, samantha ora viviana, ci sono più talpe nella maurienne che nel mio orto ,,,,,

    • Forse per il Suo orto sarà la volta buona.
      Questa Viviana è tedesca, proprio tedesca di Germania, mica robetta cinese o coreana.
      La prossima la chiameranno Chimera (in senso figurativo, non il mostro mitologico che comunque a queste talpe assomiglia parecchio).

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