TERREMOTO, IL VESCOVO DI NORCIA E’ IL VALSUSINO RENATO BOCCARDO: “QUI LA SITUAZIONE E’ DISASTROSA”

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SANT’AMBROGIO DI TORINO – In queste ore, c’è un valsusino che sta vivendo in prima persona, insieme alla popolazione ed in mezzo alla gente, il dramma del terremoto di Norcia. Si tratta dell’arcivescovo Renato Boccardo. 

Nato a Sant’Ambrogio nel 1952, e ordinato sacerdote nel 1977 dal vescovo Garneri nella parrocchia di San Vincenzo, Boccardo ha ricoperto e svolge ancora incarichi importanti in Vaticano. Dal 2009 è arcivescovo di Spoleto e Norcia.

Per la seconda volta in poco tempo (la prima scossa era stata in agosto) a Norcia la terra ha tremato in modo fortissimo, con una magnitudo maggiore rispetto anche al terremoto dell’Aquila. L’immagine simbolo, che sta facendo il giro del mondo, è proprio quella della Basilica di San Benedetto, crollata completamente.

“Alle 7.40, quando la terra ha tremato, io ero in casa…e in quei momenti sperimenti l’impotenza totale dell’uomo – ha spiegato oggi Boccardo, in un’intervista a Tv2000 – non sai cosa fare, senti davvero la terra tremare sotto i piedi, e dici speriamo che passi, speriamo che non mi cada nulla in testa…si sperimenta la fragilità. E’ un momento di grande riflessione per tutti. L’uomo pretende di essere padrone della vita e del mondo, e nel momento in cui pensi di prevedere e organizzare tutto, bisogna ridimensionarsi, e capire che siamo una piccola parte dell’universo”.

Monsignor Boccardo ha rimarcato più volte, nelle varie interviste di oggi, il dramma della popolazione di Norcia: “C’è una situazione di tensione psicologica, la gente quando mi vede scoppia a piangere…bisogna pensare alla popolazione, che è stressata da questo susseguirsi di scosse. Bisogna unire le forze, le persone sono terrorizzate da questa insicurezza continua, occorre guardare avanti e trovare soluzioni immediate e stabili che garantiscano la sicurezza necessaria” ha aggiunto, intervistato da Umbria24.

“La situazione è disastrosa – ha aggiunto Boccardo – la gente è fuori casa, per la paura e i danni delle case. Le chiese sono distrutte completamente. La cattedrale di Santa Maria è crollata per 3/4, la Basilica di San Benedetto è crollata completamente…macerie a livello umano, con la gente stressata, che vive nel terrore, e un disastro a livello materiale…la cosa peggiore è soprattutto la gente che sta in strada”.

Proprio pochi giorni fa, Boccardo aveva ricevuto la visita del Papa a Norcia: “Dopo mesi di angoscia, finalmente stavamo ripartendo, si stava tirando un sospiro di sollievo, e invece bisogna ricominciare tutto daccapo – ha aggiunto a Tv2000 – adesso bisogna ricominciare, unire le forze. La gente ha bisogno di case e di speranza, siamo alla porte dell’inverno, e qui si fa sentire”.

Proprio per questo, bisogna agire: “L’emergenza più forte adesso è dare un riparo agli sfollati – ha dichiarato a Famiglia Cristiana – sono 28mila in totale, tremila solo a Norcia. Con l’inverno alle porte non possono stare sotto le tende, bisogna trovare una soluzione sicura”. Infine, un appello: “Diventa importante la sinergia tra le istituzioni chiamate a fare interventi chiari e concreti, senza intoppi burocratici che oggi sarebbero inammissibili. La gente chiede le casette di legno”.

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