SOLDI OLIMPICI, SCOPPIA LA POLEMICA SULL’AUTO-INCARICO PAGATO AL SINDACO MARIN. IL PD: “È INCREDIBILE, NON PUÒ PIÙ FARE IL PRESIDENTE”

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«È incredibile che Valter Marin, presidente della Fondazione XX marzo, si auto-attribuisca un incarico professionale, retribuito dalla stessa Fondazione che presiede». Così commenta Nino Boeti, Pd, vicepresidente del Consiglio regionale, la notizia dell’attribuzione di un incarico del sindaco di Sestriere – per il coordinamento delle attività relative alla realizzazione dei progetti per la riqualificazione degli impianti olimpici.

Il cda uscente della Fondazione XX Marzo, in fase di rinnovo e fino ad oggi guidato dallo stesso presidente Marin, l’8 aprile ha approvato una delibera in cui individua tre nuove figure professionali  e un coordinatore per gestire la “fase esecutiva” degli interventi e delle opere decise con i soldi del Tesoretto – stanziando in tutto 90mila euro. Ieri ne ha dato notizia il sito torinese “Lo spiffero”, che ha anche pubblicato lo stralcio di delibera, che pubblichiamo qui sopra.

Il coordinatore scelto dalla Fondazione sarà proprio lo stesso presidente Marin, che a fine maggio si appresta ad affrontare anche le elezioni comunali a Sestriere. Secondo la delibera della Fondazione postolimpica presieduta da Marin, “l’arch. Valter Marin […] ha un’approfondita conoscenza dei siti interessati dalla legge 65/2012” e con il suo curriculum sarebbe la persona adatta  “per il coordinamento delle attività e delle risorse”, cioè quelle relative alla realizzazione dei progetti  per la riqualificazione degli impianti olimpici. In delibera è inserito anche l’importo destinato al sindaco di Sestriere: tra i 28 e i 35mila euro lordi annui, con incarico valido fino a tutto il 2015 e prorogabile per altri 2 anni. 

Marin dovrà coordinare altre tre figure di supporto tecnico, sempre scelte dalla Fondazione: 1 segretario part time di aiuto per gestire la burocrazia legata alla legge del Tesoretto (pagato tra i 10 e i 15mila euro annui), 1 professionista per seguire i progetti speciali (pagato tra i 18 e i 22mila euro annui) e 1 professionista che dovrà controllare che i cantieri avviati coi soldi del Tesoretto procedano (anche lui pagato tra i 18 e i 22mila euro).

Ma la cosa non va giù al Pd: «Forse, il presidente della Fondazione, nominato dalla Lega Nord nella passata legislatura, non ha capito che i tempi sono cambiati. Questo modo di fare, emerso anche nel recente scandalo dell’Atc, fa parte di una prassi che non appartiene al nuovo corso inaugurato dalla giunta Chiamparino», aggiunge Boeti.

Quindi, per Boeti, Marin non dovrà essere riconfermato ai vertici della Fondazione XX marzo. «Credo che, a questo punto, una riconferma di Marin alla presidenza della Fondazione post olimpica sia improponibile, e, per quanto mi riguarda, visto che si tratta di una nomina di Consiglio, non lo voterò».

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