TRAGEDIA IN AUTOSTRADA: MARTEDÌ SCIOPERO E PRESIDIO SOTTO LA SITAF

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COMUNICATO DEL SINDACATO

SUSA – La FIT CISL Reti Piemonte dichiara lo stato di agitazione permanente e lo sciopero per l’intera giornata di domani, martedì 6 dicembre, con un presidio dalle 9 alle 18 sotto la sede di Sitaf, in Frazione San Giuliano di Susa. “Non ci stanchiamo di ribadire che in tema di salute e sicurezza non bisogna abbassare la guardia, soprattutto in quei settori dove lavoro nero e grigio e sub appalto sono tra i fenomeni che aggravano la già difficile situazione” dicono dal sindacato.

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7 COMMENTI

  1. sono sempre i soliti, ho lavorato in sitaf anni fa in sub appalto con la diana , accaderono incidenti sul lavoro, un ragazzo cadde dal viadotto, e fu tutto coperto da tutte le parti, un ragazzo di venaus si fece male sul lavoro, anche li tutto taqque, un tir stese un freccione e dei ragazzi nulla di fatto, quando si monta un cantiere , dovrebbero esservi presenti 2 furgoni della viabilità messi a sostegno del montaggio cantiere per coprire i ragazzi al lavoro, invece accade sempre che si sfilano, lasciano montare i cantieri a ditte sub appaltatrici, prive di sicurezza, siano che non scappa il morto, poi rivedrete apparire i furgoni in appoggio al montaggio del cantiere, dopo un po di tempo tutto scema si dimentica e riparte il menefreghismo ed il risparmio sino al prossimo morto, io proporrei di far PAGARE un milione di euro ogni morto sulle autostrade come minimo di base, e non 25 mila euro , perchè conviene non mettere sicurezza risparmiando sulla pelle altrui, tanto se uno muore lo pagano sempre pochissimo, la politica deve finirla di difendere la sitaf come fosse una superpotenza di stato, devono provare il carcere quando uno muore, altro che pagare 2 soldi per la vita di un giovane con una vita ancora da vivere, e pagato male per fare un lavoro cosi altamente rischioso , molti anni fa in lire pattugliare si guadagnavano 4 milioni al mese, con il tempo tutto e sceso, adesso ci sono poveri ragazzi e ragazzini bisognosi di lavoro, a cui danno un furgone con i coni sopra e dicono andate a chiudere la tratta cels discesa 1 al 6 by pas, la galleria più pericolosa da chiudere quella in discesa, fa davvero paura…. i veicoli ti sfrecciano vicini ondeggiando, per correggere il mezzo nel imbocco galleria, in più si aggiunge la discesa, il pericolo si somma, la curva cieca, aumenta ancora il rischio di morte sul lavoro, sicuramente non avevano i furgoni a protezione mentre installavano il cantiere…. altrimenti il freccione non sarebbe distrutto, ma la macchina avrebbe colpito il furgone a difesa dei lavoratori, e nessuno sarebbe morto come è accaduto oggi, deve finire questo scempio sulla pelle dei poveri..! Musio Maurizio.

    • Chi guida dovrebbe rispettare limiti e segnaletica, non metto in discussione la sicurezza per quella si può solo migliorare.pa

      • Pippo nelle foto e palese che i coni sono perterra vicino al freccione e non stesi lungo la galleria aa segnalare. La sicurezza sulla xarta c’è ma sulla strada mancavano i 2 furgoni con i pattugliatori a 200 metri che segnalavano la presenza di stesura del cantiere. Altrimenti la macchina avrebbe sbattuto sul furgone del pattugliatore e non sup freccione uccidendo i ragazzi al lavoro , prima di dire che era tutto a posto accendere il cercello per cortesia.. chi ignora le leggi di cantiere autostradale e meglio che taccia, qui ce schiavismo e lucro, ecco perche scappa il morto…

    • La sotaf paga le fatture e sanno che lavorano in 2 al posto che in 4 e la cels discesa sarebbe da obbligare la stesura cantiere per legge in 4 con cabtiere mobile a difesa. Se era un tir nessuno era vivo…

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