TRAGEDIA IN MOTO: SUSA PIANGE LA MORTE DI IONELA LUNGU E GIANMARCO LUZZI

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Ionela Lungu viveva a Susa

SUSA / COLLEGNO – La Valsusa piange la morte di Ionela Lungu (38 anni) e Gianmarco Luzzi (41 anni). Sono loro le due vittime dell’incidente avvenuto oggi pomeriggio sulla strada statale 24 tra Susa e Gravere. Entrambi erano conosciuti in Valsusa e lavoravano in Sitaf. Ionela viveva a Susa e da due anni era stata assunta come addetta ai cantieri autostradali della Ok Gol, società controllata della Sitaf. Gianmarco invece era residente a Collegno si occupava del settore viabilità. Negli anni precedenti Ionela aveva lavorato con la mansione di cameriera alla pizzeria Bella Napoli di Susa. La coppia di amici stava salendo da Susa verso Gravere a bordo della moto Yamaha. Ma dalla direzione opposta è arrivato uno scooter T-Max, guidato da un giovane di Collegno: ha perso il controllo del mezzo e ha invaso la corsia opposta, schiantandosi violentemente contro la moto su cui viaggiavano le due vittime.

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19 COMMENTI

  1. Ma Siamo sempre lì !
    Per risolvere il problema delle morti in strada bisogna mettere il lokdaun Alle moto
    Forse non si registreranno più morti nelle strade.
    Troppi morti troppi.

  2. Per risolvere il problema delle morti in strada bisogna mettere il lokdaun Alle moto
    Forse non si registreranno più morti nelle strade.
    Troppi morti troppi.

  3. Sono addolorato per la morte di queste due persone, ma allo stesso tempo arrabbiato per come si comportano alcuni (non tutti per fortuna) utenti della strada. Dopo questo periodo di lockdown, vissuto forzatamente privandoci delle nostre libertà principali, sembra che tutti siamo impazziti, come se non avessimo mai visto il mondo esterno da anni. Mi ritrovo, e lo dico senza timore di essere criticato perché LO SO che le critiche arriveranno, in giro con la mia automobile ed oltre a fare attenzione agli altri autoveicoli ed ai pedoni, devo sfoderare doti di preveggenza per capire da che parte sciameranno i vari centauri e gli altrettanto vari ciclisti. Davvero, la situazione è diventata insostenibile anche perché, ed il caso specifico lo dimostra, la vita è una ed è preziosa: perderla in questo modo è a dir poco paradossale. Faccio un appello ai ciclisti ed ai motociclisti: NON sentitevi troppo padroni della strada, troppo superiori per lasciare una precedenza o far passare l’automobilista beota della domenica (ci sono purtroppo anche quelli), e godiamoci ciò che abbiamo al meglio. Ogni giorno leggo di incidenti incredibili addirittura su rettilinei che potevano essere tranquillamente evitati, per distrazione, per sprezzo del pericolo giocando alla “C’È L’HO PIÙ GROSSO IO (l’ego ovviamente)”. Quello che abbiamo vissuto dovrebbe farci capire ed apprezzare ogni momento. Grazie a chi accoglierà il mio appello e non si limiterà alla sola e becera polemica sterile.

    • Una persona che guida un veicolo di più di una tonnellata (auto) che può superare i 150 km/h, che mette sullo stesso piano chi guida un veicolo di oltre 200 kg (moto) che può superare i 150 km/h, con una bicicletta che pesa 8 kg e può superare se va bene in salita i 25 km/h (ma solo se c’è Froome a pedalare) farebbe semplicemente ridere, se non fosse per il fatto che chi lo scrive è sicuramente veramente convinto che i tre sia paragonabili ma l’elemento debole tra i tre sia l’automobilista. E all’elenco mancano i pedoni, ma sono sicuro che loro sarebbero ritenuti dallo stesso individuo come la specie peggiore: sporcano i vetri di sangue quando li prende sotto.

      • Eccolo il commentatore ottuso che attendevo. Dimmi, secondo te, come ti trovi in strada con ciclisti che ti sfrecciano da destra, da sinistra ai semafori, che impegnano le rotatorie infischiandosene di dove vai tu perché loro devono fare quello che vogliono e SEI TU che devi stare attento a cosa fanno. Ecco questo intendo. Poi logico che non paragono automobili, motocicli, biciclette e pedoni. Condanno i comportamenti sconsiderati di tutti questi. Ma probabilmente tu sarai uno di quelli che in bici, vestiti come Merckx, mi tagliano la strada nelle rotonde svoltando incuranti di chi hanno dietro.

        • Beh, nelle rotonde chi è dietro, dietro dovrebbe rimanere e non affiancare nè sorpassare.
          Quindi è normale che la bici che è davanti non si preoccupi dell’auto che è dietro e che dietro deve rimanere.
          Il problema è quando in rotonda le bici arrivano da dietro e affiancano da destra l’auto per cui se l’auto esce dalla rotonda prima della bici, l’auto rischia di travolgere la bici.

          • I motociclisti “si ammazzano tra di loro” è un pezzo di ital-menefreghismo di prima classe!!! Come se fossero gladiatori nell’arena romana di Susa… Giù il cappello davanti a tanta saggezza!!!

          • Eh sì! dovrebbe essere così. Nel caso specifico che menziona darkman ha torto il ciclista che attraversa col rosso,imperdonabile e da sequestro bici per me,entrando e percorrendo la rotonda avrebbe dovuto stargli dietro come codice stradale vista anche la poca intelligenza dimostrata al semaforo. L’affiancamento in rotonda è purtroppo un errore di guida molto diffuso che può portare a incidenti. Io,povero nessuno,farei fare dei richiami di codice stradale al rinnovo patenti,come metterei le targhe alle bici.

        • Prima di dare dell’ottuso ad una persona dovrebbe ricontrollare il codice della strada perché la bicicletta,in quanto veicolo circolante,deve attenersi alla segnaletica generica e specifica se c’è,quindi se hai una bici davanti in rotonda devi aspettare che la bicicletta facciata la sua svolta come qualsiasi altro mezzo o anche i camion le tagliano la strada in rotonda? O forse quelli non li affianca in rotonda? Meditare davanti ad uno specchio prima di accusare e puntare il dito sul prossimo…..

          • Allora, specifico perchè vedo che si fa confusione e probabilmente sono stato poco chiaro. Arrivo in auto al semaforo che è rosso da un pezzo rallentando, il ciclista mi affianca sorpassandomi da destra e, piano piano attraversa l’incrocio IN PIANO ROSSO. Nel frattempo viene il verde, lo raggiungo tenendolo sempre a distanza di sicurezza sulla destra, rallento ed impegno la rotonda per svoltare a sinistra, e di tutta risposta il ciclista mi sorpassa, SEMPRE DA DESTRA, svoltando anche lui a sinistra per fortuna, ma se io nella rotonda avessi voluto andare dritto? Insomma tanto lo so che non si arriverà a nulla, ma in ogni caso io sia ciclisti che motociclisti, quando posso, li faccio passare onde evitare problemi.

    • concordo su tutto… la vita non è da buttare via… tanto meno bisogna andare in giro a toglierla agli altri come è successo in questo caso…

  4. inizia il motomondiale valsusino.

    Prima o poi capiranno che devon pattugliare la ss24 e ss25 da susa sino ad oulx/moncenisio.

    Si ammazzano tra di loro i motociclisti un conto, ma spesso sono pericolosi per gli altri utilizzatori della strada

    • Il bello è che chi non sa guidare ammazza gli altri… io non amo le moto perché quasi sempre i motociclisti sono troppo spericolati, ti sorpassano da destra, da sinistra, non danno precedenze, non aspettano ai semafori, fanno il doppio della velocità consentita… però mi spiace molto per queste due persone che sono decedute per colpa di uno scriteriato che evidentemente non era in grado di guidare lo scooter, salvo eventuali malori da dimostrare… E pur amando la bicicletta, concordo che chi la usa non può fare tutto quello che vuole, anche lì non dando la precedenza, superando da destra, da sinistra, non aspettando il proprio turno ai semafori e andando in giro di notte senza fanali… le statali non sono delle piste, nessuno di noi è Valentino Rossi, nessuno di noi è Fabio Aru, quindi o si va in giro responsabilmente o è meglio restare a casa…se il giovane dello scooter fosse rimasto a casa sua, o fosse andato in giro a piedi, ci sarebbero oggi due morti in meno… comunque le autorità dovrebbero decidere: o mettono più pattuglie di sabato e di domenica che fanno multe salate a chi non rispetta il codice della strada, e allora svuotando il portafogli a questa gente si spera che capisca, oppure bisogna chiudere la valle a moto di tutte le cilindrate nei week end… idem per le bici che pensano di essere al Giro d’Italia o per le automobili che pensano di essere a Maranello… la vita è sacra e preziosa, nessuno l’ha compreso che ci vuole poco a morire ? Nessuno ha visto i camion pieni di morti a Bergamo e dintorni e anche la Valle di Susa piange i suoi?? e’ orribile che a pandemia non ancora terminata, tutti già scordino le mascherine a casa alitando in giro anche se il virus circola ancora, e siccome non basta, lo sprezzo per la vita è tale da rischiarla solo per correre ad alta velocità su statali che non lo consentono …. Condoglianze alle famiglie di queste due povere persone…

  5. Ha appena avuto luogo il consueto testa a testa ( a 150 km/h) tra motociclisti , in pieno giorno tratto Gravere- Chiomonte … non ho mai ben capito se esistono controlli della Polizia, probabilmente no o comunque non abbastanza, perché se ci fossero la SS-24 non sarebbe confusa per una pista da chilometro lanciato

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