TRAGEDIA IN VALSUSA, UOMO MUORE INVESTITO DA UN’AUTO: ADDIO A FULVIO TAPPARO, STORICO ATTIVISTA NO TAV

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Fulvio Tapparo (foto del Presidio No Tav di Venaus)

VENAUS – Tragedia a Venaus. Nella serata di sabato 21 gennaio, intorno alle 20, un uomo è stato investito da un’auto sulla strada provinciale da Venaus a Susa, vicino al presidio No Tav di Venaus. La vittima si chiamava Fulvio Tapparo ed era uno storico attivista del Movimento No Tav. Il presidio No Tav di Venaus era il posto a cui aveva dedicato corpo, cuore e anima, amandolo come fosse la sua casa. Era anche tra i promotori del Festival Alta Felicità. Tapparo aveva 72 anni ed è stato investito accidentalmente da una Lancia Y, lungo il rettilineo della strada. La vettura, guidata da un uomo, proveniva da Venaus in direzione Susa. Tapparo stava attraversando la strada proprio davanti al presidio No Tav: l’auto non ha frenato e il conducente non ha visto Tapparo, l’impatto è stato violento, la vettura aveva il parabrezza sfondato. Sul posto sono intervenute due ambulanze 118 della Croce Rossa di Susa. Purtroppo non c’è stato nulla da fare. I carabinieri di Susa hanno identificato l’uomo alla guida, incensurato e disperato per quanto avvenuto, che si è subito fermato a prestare soccorso: non è risultato positivo all’alcool test. Tapparo era conosciuto per essere tra i principali esponenti del Npa (Nucleo pintoni attivi), che riunisce i componenti più anziani del movimento. “Un altro gravissimo lutto ha colpito il movimento NO TAV – scrivono dal presidio No Tav di Venaus – questa sera, mentre attraversava la strada davanti al Presidio NO TAV Venaus, Fulvio è stato investito da una macchina. A nulla sono serviti i soccorsi . E’ mancato poco dopo. Riposa in pace Fulvio, il Movimento NO TAV ti abbraccia”.

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4 COMMENTI

  1. Mi spiace moltissimo per il signore che non c’è più e i suoi familiari, ma anche per il guidatore… purtroppo non c’è una legislazione chiara che obblighi pedoni, ciclisti, guidatori di monoppatini, corridori eccetera ad indossare il giubbino catarifrangente di notte, quando sono fuori dai centri abitati, e nelle strade quasi sempre buie di questa valle come di altri posti, soprattutto in inverno che viene buio presto e molti camminano o corrono o pedalano vestiti di colori invernali molto scuri, è quasi impossibile vederli se non all’ultimo minuto, e pur rispettando i limiti di velocità, si vive nel terrore di mettere sotto qualcuno che cammina nel mezzo della carreggiata oppure attraversa all’improvviso… visto che lì c’è un presidio da anni, perlomeno avrebbero dovuto provvedere ad un attraversamento pedonale molto ben illuminato e forse si evitava questa brutta tragedia.

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