TRAGEDIA SULLA STATALE: LA VALSUSA PIANGE LA MORTE DI SIMONE CIPRIANI, INCIDENTE CON LA MOTO

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di IVO BLANDINO

SAN GIORIO DI SUSA – Sabato 27 agosto, verso le ore 14.30, c’è stato un incidente mortale sulla Statale 24 nei pressi di San Giorio di Susa, con uno schianto violento che ha coinvolto una moto Ducati e due vetture. Il motociclista è deceduto: la vittima era residente a Susa (posto in cui era nato), si chiamava Simone Cipriani e aveva 42 anni.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, l’ambulanza della Croce Rossa e i vigili del fuoco, oltre all’elisoccorso. Secondo una prima ricostruzione, la vittima avrebbe tamponato con la sua moto una vettura Mitsubishi Asx, che aveva rallentato prima di poter superare una bici con il carrello che procedeva nella stessa direzione: a causa del violento impatto tra la moto e l’auto, la vittima sarebbe sbalzata nella corsia opposta di marcia, dove arrivava una Opel Meriva, che involontariamente l’ha travolto.

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26 COMMENTI

  1. Sentite Condoglianze alla famiglia e un plauso al fenomeno che transita su quella provinciale, dove è vietato il sorpasso, con una graziella allestita da carrozzone circense

    • Ma che commento è ? Sulla strada possono andare tutti. Bisogna rispettare i limiti di velocità e la distanza di sicurezza.

      • È un commento che si riferisce al fatto che la 24 è obsoleta, non a norma ed insicura e basta una bicicletta per creare una situazione di pericolo per tutti gli utenti

        • Basta uno che non rispetta i limiti di velocità e la distanza di sicurezza per creare una situazione di pericolo. Piantiamola di dare alla strada colpe che non ha. La vedi la linea continua? Lì il limite è 50km/h anche se nella foto non si vede. A 50 km/h basano meno di 25m per fermarsi,

  2. Allora, intanto sentite condoglianze, in seguito rispondo al precedente commento, c’è un cartello che vieta la circolazione alle biciclette ed ai ciclisti in generale? Non credo. Secondo, la Asx ha rallentato per attendere di superare, non credo che abbia inchiodato di colpo ma, permettimi, la Ducati a che velocità procedeva, e a che distanza, se non è riuscito ad evitarla? Il resto è triste cronaca. Il punto è che ormai le persone conducono i veicoli come se fosse un gioco. Non si rendono conto che stanno portando un arma potenzialmente pericolosa per loro stessi e per gli altri e che un uso sconsiderato porta a tragedie inevitabili.

    • Esatto. Il fatto che esistano imbecilli che riescono a dare la colpa alla bici ti fa capire quanto questa gente viva distaccata dalla realtà

      • Ha visto la foto di quella bicicletta? Permetterebbe a suo figlio, fratello o nipote di percorrere quella strada attrezzato così? Io in REALTÀ non credo

        • SÌ. Quella bici ha diritto di stare in strada quanto un pedone, un’Ape, una moto o un TIR. Io mi chiedo piuttosto come si faccia a dare la patente a gente che ha idee come le sue. Non l’ha nemmeno aperto una volta in vita sua il Codice della Strada, a scrivere certe scemenze. Come l’ha passato l’esame?

      • Una bici è una bici, lei ha mai visto quelli che transitano su una bici orizzontale, pedalando da sdraiati, con carrettino a velocità praticamente uguale a zero e senza il cartello “trasporti eccezionali” ? Il buon senso deve avere la precedenza sulle sterili polemiche. Comunque esistono dei limiti di dimensione sui “carretti” trainati dalle bici. Sicuramente i rilievi eseguiti dirimeranno ogni sterile e tardiva considerazione.

      • mi sa che sei tu che vivi distaccato dalla realtà.. quando poi ti capita a te di trovare dopo una curva un carrozzone che fa i 15 all’ora e tu arrivi a 70 ( nei limiti) in una strada stretta come quella e devi inchiodare perchè la corsia opposta ci sono macchine poi voglio vedere..svegliati

        • Caro imbecille a cui hanno dato la patente non si sa come, i limiti di velocità esistono perché un veicolo in qualunque condizione deve essere in grado di fermarsi in sicurezza se incontra un ostacolo FERMO anche dietro a una curva cieca. Dietro una curva potresti trovare qualunque cosa, un camion di traverso, un bambino, una mucca o una frana. Se rispetti i limiti, lo spazio di frenata è sempre sufficiente. A gente come te la patente andrebbe fatta a coriandoli.

    • Se cura le indagini sulla dinamica del sinistro bene ci illumini, in caso contrario eviti dietrologie e processi alle intenzioni su ipotesi partorite al bar. Se rilegge l’ultimo periodo della sua affermazione capirà bene che percorrere la 24 a 12/15 km/h a bordo di una Graziella larga un metro e più (come da foto) …potrebbe creare qualche situazione di pericolo.

      • Caro imbecille a cui hanno dato la patente non si sa come, i limiti di velocità esistono perché un veicolo in qualunque condizione deve essere in grado di fermarsi in sicurezza se incontra un ostacolo FERMO anche dietro a una curva cieca. Dietro una curva potresti trovare qualunque cosa, un camion di traverso, un bambino, una mucca, una frana, o anche una bici a 15km/h che ha diritto di stare lì più di te che violi il codice della strada correndo. Se rispetti i limiti, lo spazio di frenata è sempre sufficiente. A gente come te la patente andrebbe fatta a coriandoli.

    • Basta motociclisti che non rispettano la distanza di sicurezza e i limiti. Che poi finché vi auto eliminate da soli va anche bene.

      • Complimenti!! Rispetto per la vita umana ZERO, pari alla tua intelligenza. Nel caso di incidenti, anche mortali, in cui vengono coinvolti dei motociclisti, la causa e quindi la colpa, percentalmente maggiore, è da attribuire alle auto: non rispetto delle precendenze, svolte contromano, specchietti retrovisori come inesistenti, mezzi che non dovrebbero circolare sulle strade (vedi foto della Graziella).
        Se tutti gli idioti si eliminassero da soli, tu saresti uno dei primi.

        • Questa favoletta trita e ritrita sta francamente stancando. Tutte le statistiche degli incidenti in moto indicano chiaramente al primo posto tra le cause l’elevata velocità e la guida pericolosa. Se entri a 200 km/h nella fiancata di un’auto che svolta, la colpa è tua che andavi tre volte il limite, non del poveraccio che svolta. Se prendi uno specchietto di un’auto perché fai un sorpasso azzardato e poi sei costretto a chiudere per non fare un frontale, la colpa è sempre tua. Io in bici faccio velocità al di sotto dei limiti. Se uno mi taglia la strada, mi fermo in sicurezza. Impara a farlo anche tu in moto.

    • Quindi la lettura dell’articolo ti porta a scaricare il motociclista da ogni responsabilità? Se la macchina davanti avesse frenato per qualsiasi altra ragione, un trattore, un animale che attraversava la statale, un problema meccanico o un malore del conducente non sarebbe successa la stessa cosa?

      • Veramente la lettura dell’articolo fa capire che chiaramente la colpa è del motociclista. Chi tempo a ha sempre torto perché no ha rispettato distanze e limiti. Nessun dubbio.

  3. L importante sarebbe anche che, macchine, moto e biciclette si fermassero quando sulle strisce pedonali le persone vorrebbero attraversare, in molti paesi dell alta valle di susa attraversare sulle strisce pedonali e sempre un terno al lotto, ti può andar bene o male, qualche deterrente all entrata dei paesi non starebbe poi male, inveve vediamo sfrecciare auto moto, francamente in maniera allucinante

    • Mio fratello riposa in pace nel cimitero di Caprie.
      La messa di trigesima verrà celebrata il nove di Ottobre nella chiesa di Caprie.

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